[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (1999)
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La legge quadro traccia in 11 articoli la politica della Regione Toscana in materia di biblioteche e archivi di Enti locali e d'interesse locale

GUARDANDO AL FUTURO

di Simonetta Pecini
Presidente della Quinta Commissione "Attività culturali e turismo" del Consiglio regionale

Dal 1 luglio 1999 la Toscana ha una nuova legge in materia di biblioteche di enti locali e d'interesse locale e di archivi di enti locali.
Sono trascorsi 2 anni e mezzo dalla presentazione della proposta della Giunta regionale, due anni e mezzo di lavoro di tessitura di rapporti per cercare di fare una legge condivisa, accolta nei principi, sperimentata nelle sue linee guida. In questi anni abbiamo cercato di ricostruire un dialogo con e fra gli istituti e i soggetti interessati ed abbiamo così dato forma a questa nuova disciplina.
La legge che siamo andati a sostituire, la L.R. 33/76, pur appartenendo alle leggi regionali di I^ generazione ha svolto grandi compiti e costituito un punto di riferimento anche per la legislazione di altre Regioni molto avanzate. Ne sono elementi distintivi e ancor oggi validi, una forte assunzione di responsabilità da parte della Regione per la promozione del servizio bibliotecario come servizio al cittadino: una biblioteca in ogni comune ma anche un ruolo forte per la conservazione e la tutela, due linee di azione non antitetiche.
L'accantonamento di questa legge non significa certamente oggi l'accantonamento dei principi che l'hanno caratterizzata, significa invece un loro rinnovamento nel contesto operativo ed istituzionale attuale, significa un rilancio forte di una politica amministrativa delle biblioteche.
La Toscana alla fine del secondo millennio si misura con un'economia globale e fatica a mantenere viva la propria struttura produttiva, che nel frattempo si è fortemente modificata e i propri livelli occupazionali, punta strategicamente sulla formazione così da poter governare e dare risposta ai veloci cambiamenti degli apparati produttivi e dell'intero assetto sociale. La scuola non è più che un segmento - seppure fondamentale - in una formazione che dura tutto l'arco della vita "long life learning" e la biblioteca, le biblioteche oggi sono chiamate a dare risposta a queste esigenze di informazione/formazione costituendo un cardine fondamentale in una nuova concezione di welfare.
Questi obiettivi si pone la nuova legge regionale, il servizio bibliotecario come parte integrante del nuovo welfare: le biblioteche, che in un momento in cui è forte l'investimento sulle risorse umane, danno garanzie a tutti i cittadini di accesso alle risorse informative e sviluppano un ruolo forte di intermediazione per l'accesso all'informazione. Concetti questi già presenti nel Manifesto dell'UNESCO dove il compito delle biblioteche è favorire l'esercizio delle libertà intellettuali e l'esercizio dei propri diritti da parte dei cittadini.
Schema della legge regionale La realizzazione di questi obiettivi è affidata alla cooperazione fra i vari istituti documentari, così da rendere effettivo il diritto di cittadinanza indipendentemente da vincoli territoriali. La rete è l'ordinaria modalità di attuazione della cooperazione, per gestire attività e servizi in maniera integrata. Alla rete costituita dagli enti locali (comuni, province, comunità montane, senza posizioni sovraordinate) possono aderire biblioteche, archivi, istituti documentari pubblici e privati e questo consente forti sinergie e politiche inclusive.
La rete non è, come si temeva all'inizio del percorso della legge, solo rete telematica o servizi immediatamente da essa estraibili ma l'insieme delle attività che consentono l'erogazione dei servizi che stanno in rete e come tale è finanziata dalla Regione. Il ruolo della Regione ha riacquisito spessore, non solo compiti d'indirizzo e di controllo ma un ruolo forte di "tutor" rispetto all'insieme della rete regionale, a cui offre appunto anche supporto tecnico e di cui è parte integrante.
Del resto le competenze di Sovrintendenza ricevute con il DPR 3/1972, non delegabili, prefigurano per la Regione compiti forti, che in questo testo di legge abbiamo cercato di riassumere.
Dalla legge alle politiche, che ne saranno il banco di prova, fino dal prossimo anno la legge dovrà trovare applicazione sia negli atti della Regione, che in quelli degli enti locali.


Copyright AIB 1999-09-19, ultimo aggiornamento 1999-09-23 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/9902/b9902h.htm

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