Chiedo scusa se parlo di soldi. Il fatto è che nel corso di questo autunno si è molto parlato di costi, e di chi deve pagarli. Intanto i costi delle biblioteche: abbiamo fatto un convegno apposta per approfondire il problema se la biblioteca debba essere gratuita oppure no, e devo dire che il dibattito è stato di ottimo livello.
Certo che sarebbe più facile riflettere se sulle biblioteche vi fosse stata quell'attenzione che altri paesi hanno dimostrato di avere: in Toscana solo ora riparte un minimo di investimento regionale collegato alla nuova legge 35.
Non è molto, ma è un inizio che speriamo spinga province e comuni a fare la loro parte, anche se i segnali in questo senso sono ancora deboli.
Mi domando anche se ha senso dibattere su scopo del servizio, costi, imprenditoria e managerialità e poi spendere poco più di 400 lire per abitante per acquisto libri, come capita (dati freschi freschi della Regione) in un grande comune della Toscana.
Di soldi - ahinoi - si torna a parlare anche in casa nostra: la tessera AIB passa da settanta a novantamila lire. Tanto? Poco? Non so. Certo mi sarei aspettato un corrispondente aumento di servizi. Credo che tutti noi fedelissimi siamo disposti a qualche sacrificio per la beneamata Associazione, ma forse non è chiedere troppo avere un quadro preciso delle difficoltà che portano a decisioni del genere. Una maggiore chiarezza nell'illustrare i problemi di gestione potrebbe essere di conforto al momento di mettere mano al portafogli.
Comunque l'anno si chiude per noi con un bilancio sostanzialmente positivo: abbiamo sfiorato quota quattrocento iscritti e ho la netta sensazione che la visibilità e l'autorevolezza della Sezione siano cresciute. Speriamo insomma con le prossime elezioni, di poter dire che lasciamo l'AIB Toscana un pochino migliore di come l'abbiamo trovata.