[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (1999)

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IL SISTEMA PERMANENTE DI MONITORAGGIO DELLE BIBLIOTECHE DI ENTE LOCALE DELLA TOSCANA

di Anna Galluzzi

Il comma 8 della Legge Regionale n. 35 del 1999 (Disciplina in materia di biblioteche di enti locali e di interesse locale e di archivi di enti locali) recita:
«Le reti locali sono tenute a comunicare i dati per la statistica. L'avvenuta comunicazione dei dati è condizione per l'accesso ai finanziamenti regionali».
La nuova legge regionale contempla, dunque, tra le condizioni essenziali per l'accesso ai finanziamenti regionali non solo la costituzione delle reti come modalità ordinaria di gestione delle attività e dei servizi documentari integrati ma anche la comunicazione dei dati per la statistica. In vista della promulgazione della legge regionale succitata, la Regione Toscana aveva previsto tra le proprie attività l'avvio del monitoraggio sistematico delle prestazioni delle biblioteche di ente locale e la progettazione di un sistema informativo finalizzato al monitoraggio dei livelli di efficienza ed efficacia dei servizi bibliotecari, nell'ambito di un progetto denominato Strumenti di integrazione e comunicazione delle reti bibliotecarie toscane.
A questo scopo, all'inizio del 1999 è stato inviato alle biblioteche toscane di ente locale, individuate sulla base del confronto tra un indirizzario preesistente e la pubblicazione contenente i risultati dell'indagine realizzata dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico, con la collaborazione dell'Ufficio Beni Librari della Regione negli anni 1994-95, un questionario per la rilevazione dei dati 1998. Il modulo per la raccolta dei dati inviato alle biblioteche si presenta articolato per sezioni contenenti voci omogenee per tipologia: dati anagrafici, sede, orari, personale, patrimonio documentario, automazione e cooperazione, utenza, servizi, bilancio. Il questionario si presenta perciò ricco e piuttosto articolato, e prevede una serie di note esplicative per renderne più agevole la compilazione. Contemporaneamente all'invio del questionario, è stato predisposto un corrispondente questionario elettronico con il software Access, che è diventato lo strumento di immissione dei dati e vorrebbe essere riproposto per future rilevazioni come modulo di immissione anche da parte delle biblioteche partecipanti all'indagine. Dopo l'estate 1999, sono stati avviati dieci corsi di formazione per bibliotecari, uno per ciascuna provincia, sui temi della Misurazione e valutazione dell'efficacia dei servizi, in occasione dei quali è stata, tra l'altro distribuita una guida contenente definizioni, note esplicative e suggerimenti per la raccolta e l'elaborazione dei dati. Un questionario simile a quello somministrato quest'anno dovrebbe diventare lo strumento di una rilevazione quadriennale o quinquennale; annualmente verrà invece distribuito un modulo semplificato contenente solo voci per la raccolta dei dati di flusso e di servizio, che consentano di mantenere le serie storiche. Nello scorso mese di ottobre è stata avviata e in questi giorni si sta portando a compimento l'elaborazione dei dati e il calcolo degli indicatori; contemporaneamente, si stanno studiando le modalità mediante le quali gli indicatori possano diventare strumenti di programmazione, non solo a livello regionale.
Allo scopo di sfuggire ad una abitudine diffusa di tempi lunghissimi di elaborazione e di mancata pubblicizzazione dei risultati delle rilevazioni, in attesa della produzione di un rapporto esteso e commentato, si coglie l'occasione per una prima, anche se minima, divulgazione degli esiti dell'indagine. I grafici che seguono riepilogano la situazione regionale in riferimento a due degli indicatori più significativi tra quelli elaborati, l'indice di incremento e l'indice di prestito. Il primo quantifica l'impegno della biblioteca a tradurre le risorse a disposizione nell'acquisto di materiale documentario; il secondo utilizza uno dei servizi più tipici delle biblioteche di base, il prestito, per verificare in che misura l'impiego delle risorse si trasforma in servizio reso. In entrambi i casi le medie regionali si attestano su valori piuttosto bassi, mentre i valori medi provinciali mettono in evidenza una realtà piuttosto variegata e disomogenea.



Tab. 1
Indice di incremento (acquisti ogni 1000 abitanti)
Riepilogo dei valori medi delle Province e della Regione (esclusi i capoluoghi)
Provincia di Arezzo 40,7 Grafico acquisti
Provincia di Firenze 58,4
Provincia di Grosseto 52,4
Provincia di Livorno 33,2
Provincia di Lucca 21,3
Provincia di Massa-Carrara 12,4
Provincia di Pisa 36,5
Provincia di Pistoia 29,4
Provincia di Prato 122,5
Provincia di Siena 53,4
Totale Regione
(Senza capoluoghi)
47,1
Tab. 2
Indice di prestito (prestiti per abitante)
Riepilogo dei valori medi delle Province e della Regione (esclusi i capoluoghi)
Provincia di Arezzo 0,25 Grafico acquisti
Provincia di Firenze 0,57
Provincia di Grosseto 0,32
Provincia di Livorno 0,18
Provincia di Lucca 0,23
Provincia di Massa-Carrara 0,50
Provincia di Pisa 0,18
Provincia di Pistoia 0,33
Provincia di Prato 0,38
Provincia di Siena 0,17
Totale Regione
(Senza capoluoghi)
0,35

Copyright AIB2000-01-28, ultimo aggiornamento 2000-02-25 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/b9903f.htm


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