[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (1999)
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ALLA RICERCA DI AUDIENCE

di Orson Welles

Sapevo che l'età e l'esperienza donano saggezza, ma non immaginavo che donassero addirittura preveggenza. In mancanza di una frequentazione assidua e credulona di globi di cristallo, fondi di caffè e viscere di uccelli, il vostro novello aruspice non aveva però mancato di cogliere nella prima collaborazione il flop a cui erano destinati la volgare trasmissione di Roversi sui Rai 3 e il suo supermarket del libro. Ed è sintomatico che se qualche sottolineata volgarità e qualche centimetro di pelle esposta al di fuori delle regole di autocensura e del radicato moralismo di mamma Rai ha creato una polemica giornalistica che ha coinvolto tutti, dai critici al presidente della Rai Tv, condannando a morte senza appello la trasmissione di varietà "Crociera" di Boncompagni con Nancy Brilli e privando i telespettatori di qualche ora di innocente disimpegno, il reiterato massacro di Roversi alla cultura e al libro continua a passare inosservato e marginale, come il conflitto nel Kossovo. Le leggi della morale e dell'audience non sono evidentemente uguali per tutti i generi.
Questo ci deve far riflettere più in generale sul posto affidato al libro e alla sua promozione dalla Rai e dai suoi sagaci programmisti: la spia di un atteggiamento che pur ha visto moltiplicarsi in questi ultimi tempi le trasmissioni dedicate ai successi editoriali più recenti. Al di là dei siparietti televisivi dedicati alle spesso inutili pubblicazioni di questo o di quel personaggio, soprattutto la radio continua a dedicare largo spazio del palinsesto al virtuale rogo: l'imperativo sembra quello di bruciare gli spazi di servizio (che giustificano il pagamento del canone annuo), non di promuovere le naturali e storiche sinergie fra editoria e sistema audiovisivo nel quadro del più ampio e complesso sistema dei mezzi di comunicazione di massa. Ad esempio, da qualche mese ogni giovedì alle 17.40 l'abile e sperimentata Elena Doni dirige sui RadioTre i cinquanta minuti di "Sua Maestà il libro" con il concorso di esperti di grande valore, ma in cui il dibattito si perde nella scansione dei tempi affidati ad ognuno degli intervenuti in un'ottica dominata dal politically correct.
Assai più produttiva e genuina l'azione sporadica della sindachessa Barbara Palombelli in Rutelli dai microfoni di "Se telefonando", che in occasione delle Feste ha affiancato la mattina alle 10.30 su RadioDue ai soliti soffietti del suo salottino romano le telefonate del pubblico: sono riemersi dal silenzio dei media i titoli e le opere veramente lette e preferite dagli ascoltatori, invitati ad indicare le migliori letture di sempre. Meglio di qualsiasi relazione ufficiale, abbiamo potuto così godere del quadro di un'Italia dimenticata e spesso offesa, non muffita, non furba, ma intelligente e colta, amante della lettura e capace di volta in volta di giustificare con semplicità e immediatezza il valore e l'insostituibile presenza di questi preziosi compagni della nostra vita. E' stato il più bel dono di Natale, un dono che ci ha riconciliati pur nell'atmosfera consumistica con la certezza di vivere in un paese, che continua a progredire e nasconde ancora tesori immensi di energia e di intelligenza.


Copyright AIB 1999-05-15, ultimo aggiornamento 1999-05-15 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/b9901j.htm

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