[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (1999)
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Pregi e difetti visti "dalla parte degli utenti", con valutazione finale
GAMBERO ROSSO DELLE BIBLIOTECHE TOSCANE

a cura di Visitor

Biblioteche come ristoranti? E' possibile "provare" la qualità di un servizio bibliotecario (o almeno farsene un'idea), applicando uno schema simile a quello usato da certe guide gastronomiche? E' ciò che si propone di fare - un po' sul serio e un po' per gioco - questa rubrica, che non ha la pretesa di dare giudizi inappellabili, ma solo di segnalare gli aspetti più o meno positivi che le biblioteche toscane presentano agli occhi di un "cliente" accorto.


Biblioteca statale di Lucca

La scheda

Biblioteca Statale - Via S. Maria Corteorlandini, 12 (ex "Convento di Santa Maria Nera", sec. XVII) - 55100 Lucca - Tel. 0583/491271 - Fax 0583/46770 - E-mail: nessuna - Indirizzo Internet: nessuno. Ente di appartenenza: Ministero per i beni e le attività culturali. Direttore : Dott. Emilio Michelucci. Aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19,15 ; sabato dalle 9 alle 13,30. Accesso: libero; prestito (locale e interbibliotecario) riservato ai residenti in Toscana.
Fondata nel 1780 con un nucleo di ca. 5.000 volumi annesso al Pio Istituto per i pubblici studi della Congregazione di San Frediano, divenne "Biblioteca Pubblica" nel 1794, acquisendo già da questi anni il diritto di stampa per la provincia. Devastata nel 1822 da un incendio che distrusse 10.000 volumi, nel 1866 ne acquisì circa 90.000 provenienti dai conventi soppressi, continuando poi ad arricchirsi con acquisti e doni di manoscritti e opere a stampa (molti quelli appartenuti a privati come Busdrago, Carrara, Ridolfi, Sardini, e altri).
Il patrimonio è oggi di oltre 420.000 volumi (di cui 800 incunaboli e 10.000 cinquecentine), 2.000 periodici e quasi 20.000 lettere (intorno al carteggio tra G.Pascoli e il musicista A. Casella, si è formato nel tempo un "Fondo Pascoliano" a stampa, con catalogo proprio). La "Rassegna periodica delle nuove accessioni", pubblicazione in veste povera uscita a partire dal 1988, sembra essersi interrotta da qualche anno. La Biblioteca organizza esposizioni dei suoi fondi.

L'offerta

Biblioteca di tipo generale - seppure a carattere prevalentemente letterario e storico locale - la Statale di Lucca è l'unica realtà di un certo rilievo, in una provincia che offre poche biblioteche e non tutte funzionanti. La Sala di Lettura (frequentata da molti studenti anche con libri propri, per la solita fame di spazio) mette a disposizione repertori e opere di consultazione a scaffale aperto classificati con la CDD; self service anche per i quotidiani del giorno (5 o 6, tra regionali e nazionali). Nella Sala Riservata - che ha un proprio apparato bibliografico - si consultano i manoscritti, i rari (importanti le collezioni "Giornali lucchesi" e "Almanacchi") e la sezione di storia locale, cui è dedicato uno specifico catalogo a soggetti, anche con spogli.
Ambienti e arredi non sono né molto belli né bruttissimi, forse soltanto bisognosi di un po' d'aria nuova. Bagni non nuovi, ma molto puliti e decorosi. Telefono pubblico. Distributore automatico di bevande.

Il valore aggiunto

In una struttura che potrebbe fare qualcosa di più per attrarre, incuriosire ed accogliere un pubblico più vasto e variegato (tra le funzioni che è deputata a svolgere ci sarebbero anche quelle di "biblioteca pubblica" e di "universitaria") ma che, al contrario, sembra vivere in una polverosa routine, possiamo solo spezzare una lancia in favore della gentilezza del personale. Qui tutti si prendono cura di voi, dalla sorridente e sollecita custode all'ingresso, al signore dall'aria risorgimentale che nella Sala Riservata vi consegna affabilmente il libro di storia lucchese, dopo averne appuntato gli estremi in un casalingo registro dalle colonne rigate a penna biro. Ogni spazio al pubblico è sorvegliato (nessun segno distintivo vi fa capire, però, se siete in presenza di bibliotecari o di custodi).

La critica

Inutile navigare in Internet alla ricerca di notizie: ciò che colpisce non è tanto che la biblioteca non abbia ancora una propria pagina web, quanto che sulla "Rete civica lucchese" non sia mai, neppure per sbaglio nominata. Questo, unito al fatto che non esiste in città un cartello che la segnala e che molte delle persone interpellate per strada ne hanno un'idea - nel migliore dei casi - molto vaga, è quantomeno un indice di scarsa autopromozione e di mancanza di visibilità. All'interno, la sensazione è quella di un "ritorno dal futuro": qui l'automazione non è proprio arrivata, i cataloghi sono unicamente e rigorosamente cartacei e non si vede l'ombra di un computer (la Statale dovrebbe far parte del Polo SBN di Pisa, ma non risulta sia ancora attiva).
Su tutto incombe una ordinata quanto algida atmosfera ministeriale (il tipico arredo in metallo grigio e formica marrone della Sala Cataloghi, affidata alle cure dell'addetto alle fotocopie e alla distribuzione). La mancanza di un reference desk - ormai presente anche nelle biblioteche più piccole - non incoraggia gli utenti a porre domande (a richiesta, viene chiamata una persona - peraltro gentile e disponibile - dagli uffici interni, per dare informazioni e aiuto alla ricerca) e impedisce di valutare l'efficacia del servizio nel suo complesso.
A conclusione della visita, fa riflettere il fatto che la Guida per il lettore - pubblicata nel lontano 1986 - si dimostri tutto sommato non obsoleta.

Visitata nel mese di marzo 1999

Legenda: 1=scarso ; 2=discreto ; 3=buono
Raccolte Servizi Cataloghi Personale Ambiente Valutazione
2 non classificato 1 1 1 5/15 = SCARSO

Copyright AIB 1999-07-28, ultimo aggiornamento 1999-07-28 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/b9901n.htm

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