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"9. Seminario Angela Vinay"
L'AUTOMAZIONE DELLE BIBLIOTECHE NEL VENETO:
l'irruzione della multimedialità

Angelo Tabaro
dirigente della Direzione Cultura , Informazione e Flussi migratori della Regione del Veneto

Mi è gradito portare il saluto della Regione Veneto ai partecipanti, alla Fondazione Querini Stampalia, al Presidente, al Direttore, ai collaboratori e a quanti hanno lavorato per la riuscita dell’incontro, unitamente all’augurio che questo Seminario continui ad essere un punto di riferimento ed una costante nella valorizzazione del patrimonio culturale per quanto riguarda in particolare i beni librari della nostra regione.
Vale la pena di ricordare che la stretta e sempre impegnata collaborazione di questo rilevante Istituto con la Regione Veneto nell’ambito degli argomenti bibliotecari, ma anche di quelli museali,  risale a tempi che hanno consentito di consolidare un rapporto definibile ormai come tradizionale. Direi anzi che istituzioni come la Querini Stampalia possono arrivare a costituire, in questo settore, delle vere e proprie “braccia operative” delle politiche regionali.
Desidero rivolgere anche un saluto al pubblico dei bibliotecari, cui questo Seminario è particolarmente rivolto, e a quanti partecipano, consci delle stimolanti novità che l’argomento comporta. Il problema del rapporto tra il nuovo strumento multimediale e la materia prima del lavoro del bibliotecario - il libro - ci pone interrogativi che sono di un impegno incalzante: posto che il libro non può diventare uno strumento completamente virtuale, posto che esso è un documento che va anche conservato, per la sua valenza non solo storica ma anche fisica (il lettore ricerca il rapporto anche tattile con l’oggetto libro).
Il mezzo informatico ha nei confronti del libro - mi pare di poter dire - un rapporto di servizio, un rapporto che non deve assorbire totalmente l’attenzione di chi lavora in biblioteca, ma ha una funzione di tipo informativo e strumentale. Credo, in altre parole, che nei bibliotecari sia necessario resti una passione quasi fisica per il libro. Oggi il libro deve essere accessibile a tutti, e le potenzialità di ciascuna delle biblioteche del Veneto devono essere alla portata di tutti i cittadini.
E’ per questo che si guarda con attenzione ai Seminari Vinay. Queste giornate di studio che fin dalla loro istituzione si occupano dell’automazione nelle biblioteche, hanno avuto – e continuano ad avere - il merito registrare di anno in anno tutte le novità che consentono di migliorare i metodi di ricerca e, in definitiva, di favorire e di sostenere lo sviluppo delle conoscenze.
L’utilizzazione dei nuovi strumenti informatici (SBN, Internet...) deve far sì che anche chi non può muoversi dalla periferia verso le grandi biblioteche abbia l’opportunità di accedere all’informazione. Il cittadino deve poter conoscere la disponibilità del patrimonio. Così può risparmiare tempo ed utilizzare meglio e con economicità le risorse documentarie disponibili. C’è poi la soluzione dell’organizzazione coordinata delle biblioteche. In questo caso si può stabilire di procedere ad acquisti coordinati, in modo da eliminare doppioni, e successivamente alla immissione dei dati relativi ai libri acquistati in banche dati comuni. Tutto questo è un aspetto che non va sottovalutato in un momento in cui le disponibilità finanziarie nel settore della cultura sono molto meno ampie di quanto ciascuno di noi vorrebbe.

Vorrei anche sottolineare che la partecipazione della Regione Veneto in questi ultimi tempi si è fatta più attiva nel mondo delle biblioteche e ha manifestato una rinnovata sensibilità, basata su una più attenta e approfondita osservazione dei nuovi fenomeni che coinvolgono la cultura trasmessa attraverso il libro.
Particolarmente importante è il collegamento che si è voluto stabilire, anche logisticamente, tra il Seminario sulle biblioteche e il Salone dei beni culturali: pare la miglior scelta possibile, visto che anche i libri custoditi nelle biblioteche sono beni culturali, tanto nei loro contenuti che nella loro stessa fisicità ed oggettività.
Perciò vorrei ribadire l’attenzione particolare che intendiamo riservare al libro, veicolo di conoscenza allo stato puro, nel quale il sapere nasce, si perpetua e si conclude.
La multimedialità è ormai una realtà dalla quale non si può più prescindere. Per questo la Regione Veneto ha deciso di essere presente nell’area dei beni culturali, e soprattutto nel settore dei beni librari, con proprie realizzazioni di grandissima portata innovativa.

Ed infine, tornando all’attenzione che la Regione riserva alla Fondazione Querini Stampalia, vorrei ricordare un altro fronte di impegno comune: la formazione. Questa non è solo una delle grandi biblioteche del Veneto, non è solo uno dei musei importanti del Veneto. Essa è uno degli Istituti più attivi ed importanti, privilegiato per la professionalità dei suoi esperti, per la capacità di catalizzare le potenzialità operative nel settore bibliotecario. Per questo vorremmo arrivare ad istituire nel suo ambito una sezione specializzata in biblioteconomia. La Regione, per volontà del legislatore, ha raccolto una cospicua quantità di testi di interesse professionale, che nella situazione attuale possono essere utilizzati solo dai nostri funzionari; riteniamo invece che quel patrimonio librario specialistico debba essere messo a disposizione di tutti gli operatori e crediamo che la Querini Stampalia possa essere lo strumento per realizzare questo progetto.

 Il tema che si tratta quest’anno è particolarmente stimolante. Il mio augurio è che lo scambio di idee che qui avverrà sia interessante per tutti e che consenta a ciascuno di trarne i migliori insegnamenti. Buon lavoro.

 
 


Copyright AIB 1998-05-06, ultimo aggiornamento 1998-12-30 a cura di Antonella De Robbio e Marcello Busato
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/tabaro.htm

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