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"11. Seminario Angela Vinay"
BibliotECONOMIA
L'economia della cooperazione bibliotecaria

Gestione delle raccolte nelle biblioteche in rete:
un'esperienza in crescita


di Fausto Rosa

direttore del Consorzio bibliotecario di Abano Terme

Nel contesto di questo 11° Seminario Vinay, sono stato chiamato a relazionare su un'esperienza che ventisette biblioteche comunali, raccolte nel Consorzio bibliotecario di Abano Terme, hanno attivato intorno alla gestione, in rete, delle raccolte librarie e documentarie.
L'esperienza, lo dico subito, è limitata e partita da poco, ma credo che possa assumere nel Veneto un particolare significato, stanti le note difficoltà che in questa regione si palesano da sempre sul fronte della gestione associata dei servizi bibliotecari da parte dei comuni.
Il mio intervento non vuole ovviamente essere limitato alla semplice descrizione dei meccanismi organizzativi messi in atto nella nostra specifica esperienza, ma vuole anche tentare un allargamento a riflessioni e tematiche più generali sul fronte della gestione delle raccolte, nella convinzione che sia sempre più necessario attivare da parte dei bibliotecari, interventi di ottimizzazione e di razionalizzazione dei servizi anche in questo settore, che risulta un po' trascurato.


UN NUOVO PUNTO DI ATTENZIONE DELLA LETTERATURA PROFESSIONALE

Finalmente anche in Italia sta emergendo, nella letteratura professionale, l'importanza delle varie fasi della gestione delle raccolte. Per anni abbiamo assistito alla centralità biblioteconomica del momento riferito al trattamento catalografico di libri e documenti, e i corsi di formazione o di aggiornamento ne sono, in parte, una precisa testimonianza. Il segnale di questa inversione di tendenza è prodotto dal moltiplicarsi, in questi ultimi tempi, di studi, pubblicazioni e interventi che puntano dritti alle questioni della gestione delle raccolte nelle biblioteche.
Prima di elencare le recenti pubblicazioni appena arrivate sugli scaffali della letteratura professionale, non posso certo omettere di richiamare quanto invece è già stato prodotto nel periodo precedente, tra gli anni settanta e novanta. L'elenco è subito esaurito citando i seguenti tre lavori: - Rinaldo Lunati, La scelta del libro per la formazione e lo sviluppo delle biblioteche, Firenze, Olschki, 1972; - Carlo Carotti, Gli acquisti in biblioteca. Formazione e accrescimento del patrimonio documentario, Milano, Bibliografica, 1989; e infine, - Madel Crasta, La costruzione delle raccolte, in Lineamenti di biblioteconomia, a cura di P. Geretto, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1991.
Ma ora i bibliotecari stanno affrontando con più attenzione i problemi e le questioni della selezione e gestione degli acquisti librari, preoccupati a mettere a fuoco uno dei momenti fondamentali che dà qualità ed efficienza ai servizi informativi e documentativi delle biblioteche.
> Inizia, nel 1997, Giovanni Solimine, collocando nella rubrica "Il management in biblioteca" due successivi interventi, con il titolo Dalla politica degli acquisti alla gestione delle raccolte, "Biblioteche oggi", XV (1997), 2, pp. 50-56; XV (1997), 3, pp. 34-40.
> Sempre Giovanni Solimine, ritorna sull'argomento con un altro articolo Riflessioni sull'esigenza di un canone biblioteconomico per la gestione delle collezioni, "Accademie e Biblioteche d'Italia", LXVII (1999), pp. 5-17.
Mi par giusto evidenziare, nel contesto di lavoro dell'odierno Seminario Vinay, come negli interventi di G. Solimine appena citati, egli affronti i temi della politica degli acquisti e di gestione delle collezioni, utilizzando termini e parole presenti normalmente in ambito economico ed aziendalistico, quali "management" o "ciclo di produzione" per indicare le procedure di intervento di costruzione delle raccolte. Facile richiamare questo modello di approccio di Solimine al felice binomio "bibliotECONOMIA", che è stato posto a piattaforma ispiratrice delle tematiche che vengono affrontate intorno alle questioni dell' economia della cooperazione bibliotecaria.
> Da segnalare poi un altro intervento, comparso proprio in questi giorni sul n. 1/2000 di "Biblioteche oggi", a firma di Carlo Carotti, Cooperazione e sviluppo delle raccolte: Il caso dei sistemi bibliotecari di pubblica lettura, pp. 16-23. L'autore, già noto in questo tipo di tematiche, descrive e relaziona su esperienze esemplari realizzate, o in corso di realizzazione in Lombardia, sulla formazione e lo sviluppo delle raccolte nelle biblioteche pubbliche. Queste esperienze, certamente significative, stanno ad indicare la necessità di un percorso nuovo che deve essere intrapreso dalle biblioteche, così come stanno appunto facendo i bibliotecari dell'area di cooperazione della Val Seriana, del Sistema bibliotecario di Olgiate Comasco e le Biblioteche rionali della città di Milano.
Per concludere questa breve rassegna bibliografica, proprio in queste ultime settimane sono comparsi due splendidi lavori sulla gestione delle raccolte, che indicano il segno di un deciso spostamento di asse nell'attenzione ai nuovi temi professionali da parte dei bibliotecari:
> Giovanni Solimine, Le raccolte delle biblioteche, Milano, Editrice Bibliografica, 1999. L'impegnativo lavoro affronta i temi della progettazione, sviluppo e gestione delle raccolte nelle biblioteche, seguendo i volumi per tutta la durata del loro ciclo di vita: dall'acquisto allo scarto.
> Freschissimo di stampa è infine il volumetto edito dall'AIB-Sezione Lombardia. Gruppo di lavoro Biblioteche per ragazzi. A cura di Giovanna Malgaroli, Biblioteche per bambini e ragazzi: costruzione, gestione e promozione delle raccolte, Roma, AIB, 2000. Il lavoro a più mani, è partito, come precisa Loredana Vaccani nella prefazione "dalla consapevolezza di una a volte eccessiva enfatizzazione dell'attività di animazione e promozione della lettura nell'ambito dei servizi bibliotecari per il pubblico giovanile. Si è quindi deciso di mettere al centro della riflessione e dell'approfondimento, tutti gli aspetti relativi alla costruzione e alla gestione delle risorse informative e documentarie per bambini e ragazzi..."
Ma se il ricorso alla letteratura professionale, per l'apprendimento ottimale delle tecniche di gestione delle raccolte, è un passaggio necessario, non si può certo dire che sia risolutivo ed "economico" per l'efficace gestione dei servizi nelle biblioteche pubbliche (e non solo).
Deve entrare in gioco un secondo elemento, riassumibile nello slogan: "Piccolo è bello, ma insieme è meglio!". Significa cioè che, anche sul fronte della gestione delle raccolte, è oggi impossibile lavorare da soli. Bisogna far ricorso alle metodologie del coordinamento e realizzare, attraverso l'economia della cooperazione bibliotecaria, l'auspicata efficienza dei servizi.


IL BACINO BIBLIOGRAFICO DEL SISTEMA DI ABANO TERME
Nella seconda parte della mia relazione presento ora, sinteticamente, quanto è stato fatto e quanto è in programma di fare, relativamente alla gestione delle raccolte, nell'ambito delle ventisette biblioteche comunali della rete bibliotecaria del Sistema di Abano Terme, "bacino bibliografico" nel padovano, che serve circa 250.000 abitanti.
Quasi scherzando i bibliotecari di questo bacino si sono detti che la gestione delle raccolte nelle proprie biblioteche deve avere in sè qualcosa di equiparabile alle operazioni che vengono attivate per la produzione della grappa: si butta via la testa; si butta via la coda; rimane il cuore: ecco la grappa migliore! Fuor di metafora, si può dire che la logica selettiva appena accennata deve trovare una sua applicabilità circa le raccolte delle biblioteche pubbliche; per consentire ai numerosi e diversificati utenti di queste strutture la miglior "degustazione" in lettura e consultazione del materiale librario, bisogna operare, in stretta cooperazione, nel seguente modo:


CONDIZIONAMENTI E RETAGGI
Nonostante queste ventisette biblioteche abbiano ormai acquisito, da oltre vent'anni, una consolidata esperienza di cooperazione bibliotecaria, questo è avvenuto più facilmente in settori organizzativi in qualche modo più scontati, quali: l'automazione, la catalogazione centralizzata, il catalogo collettivo, il prestito interbibliotecario. Mentre invece l'attività organizzativa della scelta, dell'acquisto e della gestione dei libri e delle raccolte, ha dovuto attendere a lungo, e solo da poco i comuni associati hanno iniziato a valutare positivamente il passaggio anche di questo settore al modello cooperativistico. Si potrebbe dire insomma che le biblioteche abbiano voluto tenere gelosamente per sè questo fondamentale momento organizzativo, in forza di un principio di "possessività" dei libri che a lungo è stato retaggio anche per le nostre biblioteche in sistema.
Non bisogna certo dimenticare i vincoli e i vecchi meccanismi che ancora oggi condizionano l'organizzazione bibliotecaria in Italia, o almeno nel Veneto, storicamente consolidati e tuttora presenti e che certo hanno causato i ritardi appena accennati:

  1. Ogni biblioteca rimane sostanzialmente nel proprio isolamento, abituata a gestire da sola tutta l'organizzazione dei servizi; una particolare gelosia viene inoltre manifestata nei confronti della gestione degli acquisti librari: la biblioteca è misurata sulla quantità del posseduto; l'assessore vanta di aver più libri del comune accanto...;
  2. Sono ancora vive le esperienze dei "Comitati di gestione" (previsti dalla legge regionale n. 50/84, tuttora in vigore), che, per molto tempo, hanno privato i bibliotecari della responsabilità gestionale, esautorandoli pertanto anche da un intervento eminentemente di loro competenza, qual è quello della scelta e gestione delle raccolte;
  3. Nel settore dei servizi bibliotecari non ha ancora inciso significativamente la riforma della pubblica amministrazione, con riferimento al principio della separazione tra il ruolo di "indirizzo politico" e quello di "gestione e responsabilità amministrativa": è ancora diffusa la convinzione dei rappresentanti politici che sia loro compito fissare il tipo e la qualità del materiale librario da mettere a disposizione dei cittadini in biblioteca.

1. LO SCARTO LIBRARIO IN COOPERAZIONE
Grazie ad un Gruppo di lavoro appositamente costituito nell'ambito delle biblioteche del Sistema, nel 1995 fu finalmente iniziato ad affrontare il problema della gestione delle raccolte, definendo preliminarmente i criteri delle scarto librario. Furono in definitiva concordate e fissate procedure e modalità comuni, da adottarsi da parte di tutte le biblioteche associate sul fronte delle operazioni di scarto e svecchiamento delle raccolte. Rimando al riguardo alla documentazione prodotta e messa a disposizione sull'Web dell'Associazione Italiana Biblioteche, al seguente indirizzo: www.aib.it/aib/commiss/doc/scarti/htm.

Vengono di seguito richiamati i punti principali di questo lavoro, discusso e approvato dall'Assemblea dei bibliotecari:

- Premessa: Lo scarto librario può essere considerato, rispetto agli acquisti e all'accettazione delle donazioni, l'altra faccia di una stessa medaglia. Nell'ambito del nostro Sistema Bibliotecario, ma probabilmente nel più vasto ambito delle biblioteche pubbliche del Veneto, il problema dello scarto si è posto solamente negli ultimi tempi, una volta conclusa una fase ascendente delle biblioteche che è passata attraverso l'istituzione di una biblioteca in quasi tutti i comuni e l'esigenza che le stesse avevano di possedere il maggior numero di libri possibile, senza curare talvolta la qualità dell'offerta libraria. Come l' acquisto librario, anche lo scarto deve essere generalmente considerato un'attività di natura tecnica affidata al bibliotecario, oltre che un'attività normale e da effettuarsi con cadenza periodica.
- I criteri dello scarto librario per un protocollo comune di comportamento:


2. L'ACQUISTO LIBRARIO COORDINATO E CENTRALIZZATO NEL CONSORZIO

Il progetto di "Acquisto librario coordinato e centralizzato" è partito invece, nella sua elaborazione e definizione, nel 1998 e ha avuto la sua prima concreta attuazione nel 1999. Elaborato dagli stessi bibliotecari, il progetto ha visto la partecipazione di una dozzina di biblioteche, che hanno fatto il "salto", cosa non da poco, di versare direttamente al Consorzio le proprie risorse finanziarie destinate agli acquisti librari e accettando di procedere, unitamente ai colleghi costituenti la "Commissione centralizzata di acquisto", a selezionare e a compilare le liste dei nuovi titoli come se questi libri fossero di pertinenza di una "biblioteca diffusa".
Principi ispiratori
Il Documento, elaborato ed approvato prima dall'Assemblea dei Bibliotecari e poi fatto proprio dall'Assemblea degli amministratori del Consorzio, si è mosso su queste linee-guida:

Progetto attuativo e modalità di intervento
Di seguito vengono riportate alcune indicazioni, di natura sia amministrativa che bibliografica, adottate nella fase sperimentale effettuata lo scorso anno e che ha visto coinvolte una decina di biblioteche, con un conferimento finanziario versato al Consorzio di circa 50 milioni. Il progetto operativo è stato messo in atto, con una condizione-base richiesta dai Comuni partecipanti: che i libri acquistati dal Consorzio, attraverso le forme e i modi concordati, dovevano poi, a tutti gli effetti, diventare di proprietà di ciascuna biblioteca, in proporzione al conferimento economico di partecipazione.
I punti salienti del progetto sottoscritto per l'anno 1999 dai comuni sono stati i seguenti:

a) I Comuni soci del Consorzio, interessati ad aderire al progetto, dovranno approvare con un proprio atto amministrativo l'adesione al progetto, precisando quali saranno, uniformemente con gli altri partecipanti, gli impegni economici ed organizzativi a proprio carico, e quali saranno gli impegni economici ed organizzativi che saranno invece a carico del Consorzio, che è impegnato alla gestione della parte attuativa del presente progetto.
b) Viene concordato che i Comuni partecipanti al progetto sono impegnati a conferire al Consorzio l'incarico di essere "fornitore libraio" per loro conto, per un importo finanziario pari ad almeno un terzo della spesa sostenuta per gli acquisti librari nel corso del 1997 a favore della propria biblioteca.
c) Il versamento al Consorzio dell'importo di cui sopra dovrà avvenire entro il mese di aprile.
d) Il Consorzio, che disporrà nel proprio Bilancio della quota così conferita, dovrà vincolare la destinazione di tali fondi al solo acquisto librario, senza possibilità di altra utilizzazione.
e) Qualora il Consorzio non avesse avviato, almeno entro il mese di maggio, le procedure di acquisto coordinato dei libri a favore e per conto dei comuni partecipanti, sarà tenuto all'obbligo della restituzione degli importi finanziari conferiti dai Comuni entro i sessanta giorni successivi.
f) L'importo finanziario destinato agli acquisti librari coordinati sarà speso per la fornitura di materiale librario che la Commissione d'acquisto, composta dai bibliotecari dei Comuni aderenti al progetto, avrà specificatamente indicato in apposite liste di titoli, sulla base di criteri selettivi bibliografici che saranno predeterminati dai bibliotecari stessi, con riferimento alle esigenze sia dell'utenza propria che del bacino del Sistema bibliotecario. . E' compito del Consorzio la convocazione della Commissione.
g) I Comuni partecipanti all'acquisto librario coordinato sono impegnati a dare effettivo mandato al proprio responsabile di biblioteca di gestire sotto il profilo tecnico e bibliografico, le varie fasi necessarie alla realizzazione del presente progetto, ivi comprese le periodiche riunioni che si renderanno necessarie presso la sede del Consorzio.
h) Il Consorzio si farà carico dell'acquisto del materiale librario sulla base degli elenchi predisposti dalla Commissione e adotterà le forme amministrative e finanziarie previste dalle normative vigenti, garantendo economicità, ottimizzazione ed efficienza nell'individuazione del fornitore più conveniente e capace a rispondere alle esigenze bibliografiche di cui al presente progetto.
i) Il materiale librario acquistato e catalogato dal Consorzio, senza altri oneri a carico delle biblioteche, non potrà essere considerato bene patrimoniale consortile, bensì delle biblioteche partecipanti al progetto e a loro sarà conferito, come cessione di "servizio bibliografico", in proporzioni pari al livello di partecipazione finanziaria decisa da ciascun comune con riferimento al presente progetto.
j) I tempi di esecuzione delle varie fasi attuative: compilazione elenchi, acquisto libri, catalogazione e infine consegna del materiale librario alle biblioteche, saranno annualmente definiti e concordati tra il Consorzio e la Commissione d'acquisto.
k) La Commissione di acquisto avrà cura di predisporre un proprio Documento di lavoro che definirà le modalità tecnico-bibliografiche e i criteri selettivi più pertinenti da adottarsi per la compilazione degli elenchi librari.

Alcuni criteri sperimentali di selezione del materiale librario:
Fondamentalmente due sono stati finora i criteri adottati per la compilazione degli elenchi comuni di acquist

  1. Percorsi bibliografici predefiniti: i bibliotecari, in apposite riunioni presso il Consorzio, si sono suddivisi il compito di individuare i settori tematici su cui avviare l'acquisto librario, da verificarsi sia nell'esperienza di servizio quotidiano che nell'analisi del catalogo collettivo; hanno poi proceduto, in gruppi di lavoro, alla compilazione di specifiche bibliografie, con l'ausilio di cataloghi editoriali e di riviste bibliografiche specializzate; conclusa la redazione delle bibliografie hanno poi provveduto a scegliere, ognuno sulla base delle proprie disponibilità finanziarie, i titoli dei libri da attribuire come acquisto alla singola biblioteca, procedendo in tale operazione con l'adozione dei principi dell'integrazione e della condivisione delle risorse, facendosi carico anche dell'eventualità che i libri così acquisiti, magari non di diretto interesse di quella singola biblioteca, rispondevano però al modello organizzativo della "biblioteca diffusa sul territorio".
  2. Analisi e selezione condivisa delle "novità librarie": è la metodologia che affiancherà, per l'anno 2000, quella appena sopra descritta. Alle biblioteche coinvolte, che si prevede saranno in numero maggiore e con una significativa disponibilità finanziaria, sta per essere predisposto dal Consorzio un servizio di visione dei libri-novità. Infatti è stato richiesto al fornitore unico di garantire la messa a disposizione, secondo criteri in fase di perfezionamento, le novità editoriali di interesse delle biblioteche pubbliche, che ogni anno vengono pubblicate in Italia. Ogni settimana il fornitore conferirà al Consorzio almeno 150 opere appena edite; questo materiale stazionerà per la durata di un mese a disposizione dei bibliotecari. I circa 600 titoli mensili garantiti in esposizione, proverranno sia dal settore generale che del comparto libri per bambini-ragazzi, e saranno ovviamente riferiti agli utenti e ai lettori di base delle biblioteche comunali, libri normalmente ritenuti di interesse e di pertinenza delle biblioteche pubbliche. Anche la compilazione dei titoli per l'acquisto delle novità, avverrà in forma coordinata e, ogni biblioteca, si attribuirà il compito, secondo modalità di integrazione, di avere collocato sui propri scaffali i libri proporzionatamente alle risorse disponibili. L'obbiettivo finale ricercato dovrà di riuscire, insieme, a dare maggior rispondenza alle richieste di lettura degli utenti dell'intera "rete bibliotecaria", realizzando maggior efficienza del servizio a parità di risorse utilizzate.

Conclusioni e prospettive
E' presto per tirare conclusioni, l'esperienza è troppo recente, ma questa è la direzione necessaria.
Le esperienze viste e conosciute nelle aree di cooperazione della provincia di Bergamo hanno valori e standard di riferimento per noi irraggiungibili, ma lì l'attenzione e la disponibilità di risorse finanziarie destinate oculatamente anche al settore dell'incremento delle raccolte librarie è proprio un'altra storia!
Non ci rimane che sperare che i nostri amministratori, e qui mi riferisco ai ventisette comuni del Consorzio bibliotecario di Abano Terme, definiscano un piano di intervento sul fronte dell'acquisizione e gestione delle raccolte, che, entro il prossimo triennio, consenta ai bibliotecari di spendere, in forma totalmente coordinata e centralizzata nel Consorzio, quei circa 400 milioni che, nell'insieme, sono ogni anno destinati all'incremento del patrimonio.
Si riuscirà in tal modo ad attivare in concreto quel modello di "economia della cooperazione" (di cui stiamo trattando in questo 11° appuntamento del Seminario "A.Vinay"), che possa consentire, almeno a parità di risorse, una maggior efficienza all'attività di servizio delle nostre ventisette biblioteche in rete.


Copyright AIB, 2000-02-03, ultimo aggiornamento 2000-03-20 a cura di Antonella De Robbio e Marcello Busato
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay11/rosa00.htm

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