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"17. Seminario Angela Vinay"
bibliotECONOMIA
conservare il futuro

Venezia
Palazzo Querini Stampalia
S. Maria Formosa
6-7 ottobre 2006
Castello 5252 - 30122 Venezia

per informazioni:
tel. 041/2711411 - fax 041/2711445
e-mail: crabitti@querinistampalia.org
http://www.querinistampalia.it

Regione del Veneto. Giunta Regionale
Provincia di Venezia. Assessorato alle Attività Culturali, Spettacolo, Sistema Bibliotecario Provinciale, Patrimonio culturale museale
Comune di Venezia. Assessorato alla Cultura. Sistema Bibliotecario ed Archivistico
Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Direzione generale per l'innovazione tecnologica e la promozione. Osservatorio Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali. Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Veneto. Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche
Università Ca' Foscari di Venezia. Facoltà di lettere e filosofia. Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali
Fondazione di Venezia
Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Fondazione La Biennale di Venezia
Associazione Italiana Biblioteche. Sezione Veneto
Fondazione Querini Stampalia onlus

presiede il seminario Marco Paoli, Direttore dell'Istituto centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche
Testo dell'intervento


Venerdì 6 ottobre, ore 9.30

presenta il seminario Chiara Rabitti, Direttore della Fondazione Querini Stampalia
Testo dell'intervento

interventi di apertura

Marino Cortese, Presidente della Fondazione Querini Stampalia
Testo dell'intervento
Antonia Pasqua Recchia, Direttore generale per l'innovazione tecnologica e la promozione MiBAC
Testo dell'intervento
Pasquale Malara, Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto MiBAC
Testo dell'intervento
Fausta Bressani, Dirigente della Direzione Beni Culturali della Regione del Veneto
Testo dell'intervento
Nicola Funari, Assessore alle Attività Culturali, Spettacolo, Sistema Bibliotecario Provinciale, Patrimonio culturale museale della Provincia di Venezia
Testo dell'intervento
Luana Zanella, Assessore alla Cultura del Comune di Venezia
Testo dell'intervento
Filippo Maria Carinci, Presidente della Biblioteca di Area Umanistica dell'Università Ca' Foscari di Venezia
Testo dell'intervento
Mario Beltrame, Consigliere Generale della Fondazione di Venezia
Testo dell'intervento
Davide Croff, Presidente della Fondazione La Biennale di Venezia
Testo dell'intervento
Lidia Pattaro, Vice Presidente della Sezione Veneto dell'Associazione Italiana Biblioteche
Testo dell'intervento

Venerdì 6 ottobre, ore 14.30

Lavorare oggi per conservare il futuro: scenari, strumenti, risorse, problemi

introduce Rossella Caffo, Coordinatore del Progetto MINERVA, Direttore della Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Testo dell'intervento

[Chiara Rabitti presenta il Portale della Cultura Italiana nel Veneto]
Testo dell'intervento
Luca Baldin, Segretario di ICOM Italia
Testo dell'intervento
Luigi Contegiacomo, Presidente della Sezione Veneto dell'Associazione Nazionale Archivistica Italiana
Testo dell'intervento
Francesca Ghersetti, Presidente della Sezione Veneto dell'Associazione Italiana Biblioteche
Testo dell'intervento
Fabio Severino, Rappresentante dell'Associazione Istituti Culturali Italiani
Testo dell'intervento
Massimo Canella, Dirigente del Servizio Editoria, Beni librari, archivistici e Musei della Regione del Veneto
Testo dell'intervento
Giovanna Pasini, Assistente presso l'ASAC della Fondazione La Biennale di Venezia
Testo dell'intervento
Maurizio Vedaldi, Biblioteca Interdipartimentale di Psicologia dell'Università degli studi di Padova
Testo dell'intervento

Sabato 7 ottobre, ore 9.30

Tavola rotonda
Consumare il presente o conservare il futuro?

introduce e coordina la tavola rotonda: Mauro Guerrini, Presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche
Testo dell'intervento

partecipano, con i relatori delle sessioni precedenti:

Jean-Jacques Aillagon, Direttore di Palazzo Grassi
Testo dell'intervento
Gianni Bernardi, Presidente dello Studium Generale Marcianum
Testo dell'intervento
Gerardo Bianco, Presidente dell'Associazione Istituti Culturali Italiani
Testo dell'intervento
Giorgio Busetto, Direttore dell' ASAC della Fondazione La Biennale di Venezia
Testo dell'intervento
Pier Francesco Ghetti, Rettore dell'Università Ca' Foscari di Venezia
Testo dell'intervento
Andrea Granelli, Consigliere del Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Testo dell'intervento
[Per] Adriano La Regina, Docente presso l'Università La Sapienza di Roma
[interviene Anna Maria Mandillo, Vice Presidente dell'Associazione Bianchi Bandinelli]
Testo dell'intervento
Roberto Papetti, Direttore de Il Gazzettino [non presente]
[Per] Paolo Possamai, Direttore de La Nuova di Venezia e Mestre
[interviene Paolo Coltro, Capo redattore del Mattino di Padova]
Testo dell'intervento
Laura Tallandini, Delegato del Rettore al Sistema Bibliotecario di Ateneo dell''Università degli studi di Padova
Testo dell'intervento

Dibattito

Il Seminario rientra nella programmazione 2006 dell'Assessorato alla Cultura della Regione del Veneto e la partecipazione a entrambe le giornate verrà riconosciuta con un attestato di frequenza regionale.
L'iscrizione avverrà direttamente al tavolo della segreteria del Seminario.

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Presentazione del seminario

Conservare il futuro è il nome di un progetto che la Fondazione Querini Stampalia sta sviluppando in questi anni nel settore dell'arte contemporanea. Ma conservare il futuro è da sempre la vocazione di archivi, biblioteche, musei, istituti culturali. Ciò significa non solo raccogliere e mantenere le testimonianze della cultura passata aventi valore di civiltà, ma anche e soprattutto interpretare e rendere disponibile la grammatica generativa di quella cultura e di quella civiltà: non tanto dunque contemplare passivamente i giganti che ci hanno preceduto, quanto dare ai nani di oggi la forza ed il sostegno per arrampicarsi attivamente sulle loro spalle, dialogare con loro e guardare più lontano.

Attività e passività culturali sono state oggetto del seminario del 2005. Ma quali dovranno essere i modi di un intervento veramente attivo, capace di conservare il futuro di una cultura vitale? Tra il rischio dell'elitario isolamento accademico e la tentazione dello sfruttamento turistico di massa, quali percorsi potranno garantire uno sviluppo sostenibile alla cultura nel nostro Paese?
Scriveva Salvatore Settis su "La Repubblica" dello scorso 28 aprile, a proposito della possibile nuova collocazione del Ministero dei Beni Culturali nel quadro del Governo allora costituendo: Assai più appropriato e costruttivo sarebbe congiungere i Beni Culturali con Università e Ricerca, riprendendo una vecchia proposta di Giulio Carlo Argan e Giuseppe Chiarante. Si darebbe in tal modo un gran segno: che la ricerca conoscitiva è l'asse portante, la vera e sostanziale 'attività' che dev'essere il cuore della tutela e della gestione del patrimonio culturale. L'intersezione fra campi del sapere, fra strutture della tutela e università potrebbe diventare la spina dorsale di un progetto vincente, lo stesso che dovrebbe informare l'organizzazione della ricerca in generale.

Al di là dell'ipotesi di ridisegno ministeriale, l'idea è quella di riscoprire e rafforzare il vincolo che lega cultura e ricerca per favorirne le interazioni, armonizzarne le istanze, allinearne gli sviluppi, facendone convergere le risorse (non solo finanziarie) e inserendo il mondo dei Beni Culturali in una prospettiva di innovazione continua, a servizio e con il sostegno della ricerca e del progresso tecnico e scientifico.
Innovazione non significa soltanto tecnologia: la tecnologia infatti ne è forse lo strumento più evidente, ma i migliori hardware e software da soli non bastano certo a produrre una reale innovazione, che richiede una legislazione adeguata, una programmazione competente, una politica di finanziamento intelligente, una attenzione consapevole e disponibile alla ricerca. E la ricerca non si fa solo nelle aule e nei laboratori, ma anche negli archivi, nei musei e nelle biblioteche, che sono allo stesso tempo oggetti e strumenti di conoscenza.

Con queste premesse una reale innovazione potrà portare il Portale della Cultura Italiana se saprà promuovere l'ampia diffusione e l'armonica applicazione di tecnologie di qualità; così come d'altra parte una reale innovazione potrà portare la nuova legge sul deposito legale se saremo finalmente in grado di costruire sulle sue basi, e con il supporto di tecnologie appropriate, una efficace rete di conservazione.
E' attraverso la ricerca, l'innovazione e il conseguente sviluppo che gli istituti cui è affidato il patrimonio culturale interagiscono sostanzialmente, e non marginalmente, con l'economia e la società tutta. Senza dimenticare, citando ancora Settis, che la vera redditività di quel patrimonio "non è negli introiti diretti e nemmeno nel turismo e nell'indotto che esso genera, bensì nel profondo senso di identificazione, di appartenenza, di cittadinanza che stimola la creatività delle generazioni presenti e future con la presenza e la memoria del passato".


Copyright AIB 2006-09, ultimo aggiornamento 2007-10-02 a cura di Marcello Busato e Giovanna Frigimelica
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay17.htm


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