Laureato in filosofia all'Università di Palermo e perfezionatosi in Germania, inizialmente insegnò filosofia e pedagogia nelle scuole medie.
Libero docente e professore di filosofia del diritto nell'Università di Camerino dal 1913 (di ruolo dal 1919), passò poi a quelle di Messina (dal 1927), di Perugia (dal 1932) e infine di Palermo, dal 1936 al 1952. Della Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Palermo fu anche preside dal 1950 al 1957, anno in cui lasciò l'insegnamento per limiti d'età, venendo nominato professore emerito.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dal 1933, forse per amicizia con Leicht, aveva già preso parte al suo primo Congresso, nel 1931, intervenendo a nome dell'Università di Palermo.
Dal 1948 fece parte, per nomina ministeriale, del Consiglio superiore delle accademie e biblioteche, venendo riconfermato nel 1951, e fu anche membro del Consiglio superiore degli archivi.
Collaborò ad «Accademie e biblioteche d'Italia» e all'«Almanacco dei bibliotecari italiani» con vari articoli sulla cultura e l'editoria siciliana dal Seicento all'Ottocento.
Fu inoltre membro della Consulta regionale che elaborò lo Statuto della Regione siciliana, presidente dell'Accademia di scienze, lettere e arti di Palermo e del comitato palermitano dell'Istituto per la storia del risorgimento, direttore del Circolo giuridico, socio della Società siciliana per la storia patria e membro del Consiglio di amministrazione dell'Istituto Luigi Sturzo di Roma.

Alberto Petrucciani