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[Ritratto]

Mazzaracchio, Nicola

(Castellaneta TA 5 marzo 1907 – Roma 21 marzo 1979)

Laureato in lettere all'Università di Bologna nel novembre 1927, con una tesi sulle Grazie del Foscolo, e terminato il servizio militare da ufficiale di complemento (1930-1931), entrò per concorso il 1º agosto 1931, come vicesegretario, nel Ministero dell'educazione nazionale.
Nell'agosto 1936 venne promosso segretario, in settembre primo segretario e nel dicembre 1939 consigliere, essendosi classificato primo nell'esame di idoneità. Lavorò sempre alla Direzione generale dell'istruzione superiore e nel marzo 1942 venne promosso caposezione, dirigendo l'ufficio responsabile delle libere docenze.
Dopo l'8 settembre 1943 fu tra i promotori di un comitato di liberazione clandestino all'interno del Ministero e dopo la liberazione di Roma (giugno 1944) venne chiamato a svolgere la funzione di capo di gabinetto dal ministro Guido De Ruggiero, occupandosi dei provvedimenti di riforma più urgenti per la scuola e l'università. Quando Arangio Ruiz subentrò a De Ruggiero, alla fine del 1944, tornò alla Direzione generale per l'istruzione superiore, incaricato della reggenza di una divisione.
Nel settembre 1945 venne promosso capodivisione e passò alla Direzione generale delle accademie e biblioteche, dove si occupò del settore delle biblioteche governative. Nel febbraio 1954 divenne ispettore generale amministrativo ed ebbe anche l'incarico di vicedirettore generale. Rappresentò inoltre il Ministero della pubblica istruzione nel Consiglio direttivo del Centro nazionale per il catalogo unico.

Nel maggio 1960, a seguito della successione di Frajese ad Arcamone alla Direzione generale delle accademie e biblioteche, passò, come vicedirettore generale, alla Direzione generale dell'istruzione universitaria. Nel febbraio 1962 fu scelto dal ministro Gui come proprio capo di gabinetto.
Nominato il 16 aprile dello stesso anno direttore generale e preposto all'Istruzione classica, scientifica e magistrale, passò per suo desiderio il 4 settembre 1963, essendo molto legato all'ambiente delle biblioteche, a capo della Direzione generale delle accademie e biblioteche e per la diffusione della cultura.
Nel periodo della sua direzione, apprezzata per concretezza d'impegno, profonda conoscenza del settore, rispetto delle competenze tecniche e mancanza di faziosità politica, venne completata la revisione del Regolamento organico delle biblioteche pubbliche statali, pubblicato nel 1967, e approvato quello per i concorsi e le carriere del personale, con nuove assunzioni e un notevole incremento dei finanziamenti per le biblioteche. Furono inoltre realizzati vari interventi edilizi, compresa la riapertura al pubblico della Biblioteca Casanatense e l'inizio dei lavori di costruzione della nuova Biblioteca nazionale di Roma (1964), e la Direzione generale sostenne la diffusione a tutti i Comuni dei primi standard italiani per le biblioteche pubbliche (La biblioteca pubblica in Italia: compiti istituzionali e principi generali di ordinamento e di funzionamento), elaborati da una Commissione dell'AIB.
Nell'autunno 1966 chiese di essere collocato anticipatamente a riposo, per motivi di salute, dal 1º dicembre 1966. Poche settimane prima Firenze venne colpita dall'alluvione e lunedì 7 novembre accorse alla Biblioteca nazionale, insieme a Francesco Barberi, per rendersi conto della situazione e portare anche personalmente la sua solidarietà al direttore Casamassima (che doveva in gran parte a lui la sua nomina, essendo osteggiato per motivi politici nel Ministero) e al personale.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche probabilmente dal 1951, partecipò a tutti i suoi congressi nazionali negli anni Cinquanta. Nel 1954 presiedette due commissioni dell'AIB, incaricate di elaborare proposte rispettivamente per la revisione del Regolamento delle biblioteche governative e per il settore delle biblioteche universitarie, e su questo secondo tema tenne una relazione al IX Congresso nazionale, svoltosi a Cesena. Nel XII Congresso, tenuto ad Ancona nel 1959, presentò un'importante relazione su La situazione economica delle biblioteche pubbliche governative. Dal 1957 al 1960, inoltre, fece parte del Comitato regionale della Sezione Lazio. Come direttore generale intervenne al XV Congresso nazionale, tenuto a Spoleto nel maggio 1964, e al XVI, tenuto a Bolzano e Merano nell'ottobre 1965. Al Congresso di Fiuggi del 1967 l'AIB gli offrì una medaglia d'oro per l'attività svolta a favore delle biblioteche e nello stesso anno venne insignito anche della medaglia d'oro della Presidenza della Repubblica per i benemeriti della cultura. Nelle brevi parole di ringraziamento a Fiuggi concluse: «Io ho sempre pensato che i bibliotecari siano una grande forza del nostro paese e mi auguro che questo sia compreso da chi forse ancora non lo ha capito».
Il fratello Sebastiano, nato nel 1910, era funzionario dell'Università di Bologna; partigiano durante la Resistenza in una formazione di "Giustizia e Libertà", venne nominato direttore amministrativo dell'ateneo alla Liberazione, dall'aprile 1945 al marzo 1948, e poi nuovamente dal novembre 1949 al giugno 1973.

Alberto Petrucciani

Lui, chi è?  Torino: Editrice torinese, [1969], vol. 2, p. 166-167; 2ª ed., ivi, [1971?], vol. 2, p. 296.

Francesco Barberi. Schede di un bibliotecario (1933-1975). Roma: Associazione italiana biblioteche, 1984, p. 198, 202, 206-207, 212.

Alberto Petrucciani. Nicola Mazzaracchio. In: Dizionario biografico dei direttori generali, Direzione generale accademie e biblioteche, Direzione generale antichità e belle arti (1904-1974). Bologna: Bononia University Press, 2011, p. 116-123, con elenco degli scritti e ulteriori riferimenti bibliografici.


Copyright AIB 2004-02-08, ultimo aggiornamento 2013-01-27, a cura di Alberto Petrucciani
URL: https://www.aib.it/aib/stor/bio/mazzaracchio.htm

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