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[Ritratto]

Tursi, Angiolo

(Taranto 15 settembre 1885 – Venezia 31 gennaio 1977)

Dopo gli studi al Liceo Archita di Taranto e all'Università di Roma, dove conseguì la laurea in giurisprudenza, rivolse i suoi interessi soprattutto alla ricerca storica e letteraria. Partecipò alla prima guerra mondiale come tenente di artiglieria ed ebbe occasione di soggiornare a Venezia, dove si trasferì nel dopoguerra sposando nel 1924 Alba Barozzi, figlia di un patrizio veneziano. Si legò di amicizia col senatore e storico Pompeo Molmenti e, per suo tramite, con Benedetto Croce. I suoi studi, oltre che verso la storia veneziana, si indirizzarono soprattutto sul tema dei viaggiatori stranieri in Italia, sul quale fino almeno dagli anni Trenta iniziò a formare una vasta e ricca collezione di libri, stampe e documenti, che doveva servire di base a una grande bibliografia ragionata a cui lavorò per tutto il corso della sua vita, senza portarla a conclusione.
Durante il fascismo rimase appartato e avverso al regime, coerentemente con le sue rigorose posizioni politiche liberali (era stato anche segretario della Sezione veneziana del Partito liberale dal 1923 alla soppressione di tutti i partiti nel 1926), e oltre a coltivare le sue ricerche curò la redazione della «Nuova rivista storica» e mantenne relazioni di amicizia con gli ambienti antifascisti e liberali di Venezia e del resto d'Italia.

Alla caduta di Mussolini, nel luglio 1943, si impegnò attivamente nella ricostruzione del Partito liberale e nella Resistenza clandestina, rappresentando il Partito nel Comitato regionale veneto del CLN. Dal gennaio 1945, dopo l'arresto o la fuga dei dirigenti padovani, il Comitato veneto si ricostituì a Venezia, riunendosi anche nella sua casa. Le riunioni clandestine e lo scambio o la distribuzione di messaggi avvenivano spesso, come in altre città italiane, in qualche biblioteca, e in particolare nella Marciana, con la complicità del direttore Luigi Ferrari e di Pietro Zorzanello. Il 14 febbraio venne arrestato dalla Gestapo ma riuscì a farsi rilasciare. Il 2 marzo, poco dopo la perdita del figlio, venne nuovamente arrestato e torturato dalla banda Carità perché sospettato di attività clandestine, riportando la frattura di un polso, la perdita dell'udito da un orecchio e altre gravi lesioni. Avendo però mantenuto il silenzio, nonostante le torture subite, sul suo coinvolgimento nella Resistenza, riuscì a far ritorno a casa, pagando un forte riscatto e piantonato da un militare tedesco, e quindi a fuggire, nascondendosi in case amiche tra le quali quella della moglie del poeta Giacomo Noventa.
Dopo il 25 aprile venne confermato come rappresentante del Partito liberale nel Comitato regionale di liberazione, con l'incarico di responsabile per le banche e la finanza, e nominato presidente della prima libera Amministrazione provinciale di Venezia, carica che mantenne dal 1945 al 1949, dedicandosi intensamente all'attività politica e alle difficili questioni soprattutto finanziarie della ricostruzione. Nello stesso periodo fondò e diresse, per breve tempo, il settimanale «Veneto liberale».
Sciolta nel 1949 dal prefetto la Deputazione provinciale di Venezia, lasciò la politica attiva dedicandosi esclusivamente ai suoi studi e alla sua raccolta, che metteva abitualmente a disposizione di studiosi e studenti e che destinò in dono nel dicembre 1956 alla Biblioteca Marciana di Venezia, secondo un proposito maturato da tempo e di cui già nel marzo 1945 aveva informato il Ferrari. Nel maggio 1960 avvenne la simbolica consegna della raccolta insieme al conferimento al Tursi della medaglia d'oro per i benemeriti della cultura; alla cerimonia intervenne fra gli altri Gino Luzzatto e vi parteciparono numerosi bibliotecari e studiosi. Il trasferimento graduale della raccolta dalla sua abitazione alla Biblioteca e il suo ordinamento definitivo, secondo un complesso schema da lui elaborato, vennero portati avanti dallo stesso Tursi insieme al personale della Marciana a partire dal 1963, terminato l'allestimento dei locali. Nel 1968 venne apposta la lapide che ricorda la donazione della collezione, dedicata dal Tursi alla moglie Alba e al figlio Francesco.
Amico delle biblioteche e dei bibliotecari veneti fin dagli anni Venti (pubblicò nell'«Ateneo veneto», fra l'altro, i ricordi di Ferrari e di Zorzanello), risulta coinvolto nelle attività dell'Associazione italiana biblioteche a partire dal Congresso del 1959, tenuto proprio a Venezia. Impossibilitato a partecipare all'Assemblea di Chianciano del 1960, alla quale si era iscritto, venne eletto l'anno seguente del Consiglio direttivo, in rappresentanza della categoria dei soci aggregati (non bibliotecari), e negli stessi anni (1961-1964) entrò anche nel comitato di redazione del «Bollettino d'informazioni». Non confermato in cariche nazionali nelle elezioni del 1964, venne chiamato ad affiancare il Comitato regionale della Sezione del Veneto orientale (1964-1967) come delegato provinciale di Venezia. Nel maggio 1969 venne nominato socio onorario dell'Associazione, su proposta di Nereo Vianello, presidente della Sezione veneziana.
Fu anche socio della Deputazione di storia patria per le Venezie (corrispondente dal 1960, effettivo dal 1967), ricoprendo la carica di revisore dei conti dal 1971 al 1976, e membro, dal 1953 alla morte, del Consiglio direttivo dell'Istituto italiano per gli studi storici fondato da Benedetto Croce.
Tra le sue pubblicazioni si possono ricordare il volume Un palazzo veneziano del Quattrocento (Bergamo: Istituto italiano d'arti grafiche, 1923), sul palazzo Soranzo-Van Axel a S. Maria dei Miracoli, la bibliografia degli scritti dell'amico Gino Luzzatto, storico dell'economia (1965), e saggi sulla Scuola di San Rocco (1927), sull'artista Ippolito Caffi (1933), su Sismondi (1950) e su Frederick Rolfe, "Baron Corvo" (1969), oltre alla relazione Di una bibliografia dei viaggiatori stranieri in Italia presentata al primo Congresso dell’Associazione internazionale di letteratura comparata, tenuto a Venezia nel 1955, e pubblicata nella «Nuova rivista storica» (1956) e poi negli atti (Venezia e le letterature moderne, Venezia-Roma: Istituto per la collaborazione culturale, 1961).
La redazione e la pubblicazione del Catalogo del Fondo Tursi della Biblioteca Marciana e la revisione e integrazione dei suoi ricchissimi schedari sono curate dal Centro interuniversitario di ricerche sul viaggio in Italia, con sede a Moncalieri.
La Biblioteca Marciana di Venezia conserva anche le sue carte e la sua vasta corrispondenza (p.es. con Croce, Molmenti, Ojetti, Dazzi, Diego Valeri, Antonio Barolini, Luigi Ferrari, Pietro Zorzanello, Tammaro De Marinis).

Alberto Petrucciani

Giorgio E. Ferrari. La raccolta Tursi dei viaggiatori stranieri alla Biblioteca Marciana. «Almanacco dei bibliotecari italiani», 1958, p. 181-187.

Medaglia d'oro ad Angiolo Tursi. «Accademie e biblioteche d'Italia», 28 (1960), n. 1/2/3, p. 114.

Nereo Vianello. Le raccolte di Angiolo Tursi donate alla Marciana. «Accademie e biblioteche d'Italia», 33 (1965), n. 3, p. 158-176.

A. P. [Alfredo Parente]. Una lettera ad Angiolo Tursi. «Rivista di studi crociani», 4 (1967), n. 2, p. 226-229 (con edizione di una lettera di Benedetto Croce a Tursi del 23 settembre 1945).

Vianello, Nereo. La raccolta di Angiolo Tursi nella Biblioteca Marciana. Venezia: Stamperia di Venezia, 1968. 22 p.

Sergio Camerani. La raccolta di Angiolo Tursi nella Biblioteca Marciana. «Archivio storico italiano», 127 (1969), p. 223-224.

1943-1945, Venezia nella Resistenza: testimonianze, a cura di Giuseppe Turcato e Agostino Zanon Dal Bo. Venezia: Comune di Venezia, 1976, all'indice.

Pasquale Sorrenti. Repertorio bibliografico degli scrittori pugliesi contemporanei. 2ª ed. Bari: Savarese, 1976, p. 611.

Angiolo Tursi e le sue patrie: quaderno-guida dell'esposizione organizzata dalla Amministrazione comunale di Taranto e realizzata dal Centro interuniversitario di ricerche sul "Viaggio in Italia". Moncalieri (Torino): CIRVI, [1980]. LXVIII, 145 p.: ill. (con scritti di Neri Pozza, Gian Albino Ravalli Modoni, Giuseppe Turcato, Marino Zorzi e altri).

Annalisa Bottacin. Un ricordo di Angiolo Tursi. «Bollettino del C.I.R.V.I.», 20 (1999), n. 1/2 (= n. 39/40), p. 157-159.


Copyright AIB 2009-07-02, ultimo aggiornamento 2014-07-09, a cura di Alberto Petrucciani
URL: https://www.aib.it/aib/stor/bio/tursi.htm

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