Bilancio Consuntivo 2011

Sommario

Bilancio di verifica (apre un file PDF)

L’esercizio 2011 si è chiuso con una perdita pari a EUR 28.861,25. A tale risultato ha contribuito in maniera sostanziale il risultato del Nazionale, che accusa un passivo pari a EUR 50.573,26, solo parzialmente compensato dalle Sezioni Regionali, in attivo per EUR 21.712,01.

Ai fini fiscali e per ottenere un equilibrio patrimoniale nel bilancio dell’Associazione è quindi necessario utilizzare una parte della voce “33030 -Avanzo di gestione” del Fondo Comune, che viene diminuita della cifra relativa alla perdita (EUR 28.861,25).

Dal punto di vista dei conteggi interni e degli equilibri dei centri di costo del Nazionale e delle Sezioni, il passivo del Nazionale (EUR 50.573,26) sarà collocato a carico del medesimo fino alla concorrenza dell’ammontare residuo dell’Avanzo di gestione del Nazionale (EUR 17.478,22) e per la restante parte (EUR 33.095,04) a carico delle Sezioni, secondo un criterio di ripartizione che sarà oggetto di definizione con il CNPR e che dovrà tenere conto sia della necessità di individuare un principio di equità per ottenere che il passivo gravi in maniera uniforme su tutte le Sezioni, sia dell’esigenza di non aggravare ulteriormente l’esposizione debitoria di alcune Sezioni. A tale proposito sarà valutata l’opportunità di dare vita a interventi di natura sussidiaria fra le Sezioni, individuando i meccanismi più opportuni, anche per sostanziare l’idea dell’unità e unicità dell’associazione, che soprattutto nei passaggi difficili è un valore a cui richiamare tutta l’Associazione.

Il passivo registrato nel 2011, ampiamente prevedibile per via della diminuzione dell’attività che sempre caratterizza l’anno del ricambio degli organi associativi ma anche in virtù della situazione di crisi che attanaglia il comparto bibliotecario, è stato contenuto con alcuni interventi in corso d’opera (ad esempio, la mancata realizzazione dell’Agenda del bibliotecario) resi possibili grazie al monitoraggio periodico messo in opera dalla Segreteria nazionale e risulta inferiore rispetto a quello dell’esercizio precedente soprattutto perché il passivo del Nazionale si è più che dimezzato rispetto all’anno precedente; parallelamente, tuttavia, si registra rispetto al 2010 un calo sensibile dell’attivo prodotto dalle Sezioni che dovrà essere attentamente monitorato negli anni a venire (vedi Tabella 1).

confronto risultati di esercizio 2010-2011

2010

2011

Nazionale –          € 133.401,39 –      € 50.573,26
Sezioni +     €  85.855,13 +    € 21.712,01
Perdita d’esercizio –            € 47.546,26 –      € 28.861,25

L’analisi delle cause di questa situazione di difficoltà economica è già stata oggetto di una riflessione avviata in sede di approvazione del Bilancio consuntivo 2010 da parte del CEN e ha già portato all’individuazione di alcune strategie di risanamento che dovranno essere ulteriormente rafforzate e perseguite con decisione, soprattutto incidendo sugli elementi di criticità strutturale.

La relazione di accompagnamento al Bilancio consuntivo 2010 indicava fra le strategie possibili di riequilibrio la ridefinizione dei criteri di ripartizione dei costi fra Nazionale e Sezioni regionali, attraverso un’analisi tesa a individuare ambiti di razionalizzazione delle spese sostenute e attività e servizi che la Segreteria nazionale può effettuare a beneficio delle Sezioni regionali. Gli esiti di questa analisi, illustrati più avanti (vedi il paragrafo AZIONI CORRETTIVE), dà atto della sostanziale unità d’intenti che contraddistingue l’azione e la visione del CEN e del CNPR e segna un ulteriore passo sul cammino del risanamento, che è stato intrapreso con decisione.

STATO PATRIMONIALE

Passività

La situazione patrimoniale dell’Associazione, pur indebolita dal passivo accumulato per il secondo anno consecutivo, è ancora lungi dal destare preoccupazioni, sebbene si imponga la necessità di invertire velocemente un trend che rischia, a lungo andare, di compromettere la stabilità complessiva dell’Associazione. Il Fondo comune (voce 275 dello Stato Patrimoniale – Passività) è sufficientemente capiente per far fronte agli impegni verso terzi e al mantenimento della personalità giuridica, garantita dal Fondo di Dotazione (voce 33001) nella misura di EUR 120.000, il minimo richiesto dalla Prefettura e dal MiBAC per gli enti riconosciuti. La voce “33005 – Fondo di ripianamento” rappresenta l’accantonamento utilizzato per far fronte al debito residuo verso l’erario, che ammonta a EUR 123.778,18: la differenza fra il suo ammontare, pari a EUR 76.468,31, e il debito è stata determinata dalla decisione di porre a carico del Nazionale, nei conteggi interni, una parte del passivo d’esercizio 2010. Il Fondo, come approvato dall’Assemblea, dovrà essere ricostituito dal Nazionale secondo il piano di accantonamento deliberato in sede di approvazione del Bilancio 2010.

Avanzo di gestione

Al 31.12.2011 €  150.764,92
Dopo l’applicazione del passivo 2011 €  121.903,67

Il patrimonio netto dell’associazione ammonta a EUR 353.320,48. I debiti verso fornitori per fatture da ricevere ammontano a EUR 108.472,90. Le fatture da ricevere relative agli anni 2006-2009 si riferiscono agli affitti per la sede dovuti alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

Attività

Le immobilizzazioni materiali dell’AIB ammontano a EUR 252.100 e sono rappresentate dal valore, stimato attraverso una perizia giurata, della Biblioteca. Il Nazionale vanta crediti nei confronti delle Sezioni per EUR 64.384,28 (al netto dei debiti che il Nazionale ha con alcune Sezioni). Il livello debitorio delle Sezioni nei confronti del Nazionale è molto alto e crea problemi di liquidità. Le ragioni di questa situazione sono diverse, in qualche caso si riferiscono a situazioni pregresse – quindi ereditate dai CER attuali – in altri sono l’esito di mancati versamenti (anche reiterati) delle quote parte per le iscrizioni. La questione è già stata posta all’attenzione del CNPR, per fare in modo che il debito possa rapidamente rientrare entro limiti di fisiologicità. Il totale dei crediti vantati dall’AIB ammonta a EUR 220.156,76 (Crediti v/Sezioni 64.384,28 + Clienti 96.132,08 + Crediti per fatture da emettere 59.640,80). Si tratta di crediti interamente esigibili (fatture emesse non incassate al 31/12/11, crediti per fatture da emettere, crediti per libri forniti e non ancora pagati). Le disponibilità liquide al 31.12 ammontavano a EUR 173.059,14, la maggior parte delle quali (per EUR 113.305,73) depositate nei conti correnti bancari delle Sezioni. L’attivo circolante ammonta a EUR 425.994,44.

CONTO ECONOMICO

Ricavi

L’ammontare totale dei ricavi nel 2011 è stato di EUR 635.360,98, a fronte di una previsione di entrata di EUR 708.904,16.

Valori della produzione

Valori della produzione

Le quote sociali e la formazione rappresentano il 60,53% delle entrate associative. Le attività editoriali incidono per il 6,84% dei ricavi totali, una percentuale decisamente modesta e da incrementare.

Costi

L’ammontare totale dei costi nel 2011 è stato di EUR 664.222,23, a fronte di una previsione di uscita di EUR 699.083,76. Il confronto fra previsioni di entrate e uscite evidenzia quindi un problema nelle prime, che sono risultate sensibilmente inferiori alle attese.

Costi della produzione

Costi della produzione

ISCRIZIONI

L’andamento delle iscrizioni nel 2011 ha fatto registrare una sensibile diminuzione rispetto all’anno precedente (- 9,92%). Si tratta del calo più marcato degli ultimi 7 anni, superato soltanto dal crollo registrato fra 2004 e 2005 (- 14,53%), periodo caratterizzato da una delle crisi più difficili attraversate dalla nostra Associazione negli ultimi anni, dopo le dimissioni del CEN. L’andamento delle iscrizioni fra 2004 e 2011 indica un trend preoccupante, costantemente negativo, solo momentaneamente interrotto nel 2009 (anno di IFLA a Milano), con una perdita complessiva di iscritti pari a 1.268 unità (- 28,24%). Limitatamente al periodo 2007-2011, invece, il calo registrato è pari al 15,66%.

Andamento delle iscrizioni totali (2004 – 2011)

Andamento delle iscrizioni

Confronto associati ordinari 2004 – 2011

Confronto degli associati

Il calo più sensibile in percentuale è quello degli Studenti (28 persone, – 21,71%) seguito dagli Enti (91 biblioteche, – 12,05%) e dagli associati Ordinari (265 persone, – 9,85%); crescono invece gli associati Amici (+ 16), che però rappresentano in valore assoluto una fattispecie non significativa.

Confronto associati ente 2004 – 2011

Confronto associati ente 2004 – 2011

Il calo degli associati è stato analizzato congiuntamente da CEN e CNPR ed è stato oggetto di una specifica indagine realizzata dal Segretario generale (Indagine sugli associati persona ordinari e studenti 2008-2010) per evidenziare il livello di fidelizzazione e le cause di disaffezione dei bibliotecari nei confronti dell’AIB. È emerso che il 45% degli associati ha pagato la quota associativa tutti e tre gli anni (2008-2010) mentre il 30% degli associati nel corso del triennio ha scelto di pagare solo per un anno; il 18% è risultato associato in due dei tre anni considerati e un ulteriore 7% di soci ha pagato la quota 2011 ma non aveva mai rinnovato nel corso del triennio precedente. L’analisi su base geografica ha evidenziato come i soci più fedeli siano quelli del Nord (tra cui spiccano Friuli, Lombardia, Trentino) mentre al Sud c’è maggiore ricambio (in particolare in Sicilia, dove solo il 29% dei soci ha pagato tutti e tre gli anni).

L’analisi per fasce d’età dei soci che hanno pagato almeno una quota nel periodo considerato, realizzata con alcune limitazioni dovute all’incompletezza dei dati presenti della banca dati degli associati*, ha evidenziato la situazione seguente:

Analisi dei soci per fasce d'età

* Sono esclusi dal conteggio i soci esteri (6), circa 800 soci di cui non è presente in banca dati la data di nascita (o è chiaramente errata). Inoltre non sono stati considerati i soci che hanno pagato il 2011 ma nessuna quota nel triennio precedente (il totale dei soci considerati è quindi pari a 3198).

Dal dettaglio per Sezione emerge che alcune regioni del Sud che presentano un turn over alto e una fidelizzazione più bassa sono le stesse con una percentuale più alta di soci giovani. Incrociando i dati delle quote pagate nel triennio 2008-2010 con le classi d’età e quindi con la provenienza geografica, possiamo dividere gli associati in:

  • fedeli (hanno pagato tutti e tre gli anni)
  • indecisi (hanno pagato solo due anni, consecutivi o meno)
  • “delusi” (hanno pagato solo un anno)

Emerge chiaramente come la fedeltà aumenti con l’età: i più giovani sono i più indecisi e “delusi”.

Analisi dei comportamenti degli associati "giovani"

Fra i fedeli, oltre il 50% di chi ha pagato tutti e tre gli anni ha un’età compresa tra 46 e 60 anni e il 42% è residente al Nord. Fra gli indecisi (due anni pagati) il 32% ha un’età inferiore ai 35 anni e fra i delusi  (1 solo anno pagato) la concentrazione sale al 36% degli under 35, in massima parte residenti al Centro-Sud.

A seguito dell’analisi è stato somministrato un questionario al gruppo dei “delusi” che ha evidenziato le seguenti principali cause di disaffezione:

  • motivi economici, collegati alla percezione che la quota associativa sia troppo alta;
  • mancato supporto dell’Associazione nei problemi affrontati quotidianamente in biblioteca, collegato alla richiesta di riconoscimento professionale
  • mancata corrispondenza dei corsi con gli interessi professionali
  • cambio di attività professionale

La contrazione degli associati nel 2011 ha determinato una riduzione dei ricavi rispetto alle previsioni formulate a inizio anno pari a EUR 14.691,40. Anche quest’anno, quindi, risulta confermato il trend dei ricavi da quote associative già rilevato a fine 2010:

2008

2009

2010

2011

Diff. 2008-2011

259.162,08

253.252,75

247.851,21

232258,62

-10,38%

 

Questi elementi sono alla base dello sforzo che il CEN e le Sezioni regionali, con l’indispensabile supporto della Segreteria nazionale, hanno avviato per invertire il trend negativo delle iscrizioni, pur considerando che la situazione è complicata dalla crisi economica generale.

La Campagna iscrizioni 2012 ha recepito alcune di queste indicazioni, con l’istituzione della “quota young” (giovani professionisti under 35) ridotta a 40 euro e alcune promozioni e agevolazioni (https://www.aib.it/iscriversi/); l’Osservatorio Formazione sta rimodulando l’offerta formativa AIB (https://www.aib.it/attivita/formazione/) mentre il CEN ha concentrato la propria attività politica sul tema della professione, attraverso un’azione tesa a portare la voce dei bibliotecari a tutti i tavoli in cui si discute e si decide del destino delle biblioteche.

COSTI DI STRUTTURA

Il Bilancio 2011 conferma che esiste un rilevante problema generale di bilanciamento tra entrate e uscite che si può riassumere in una sola osservazione: tutte le entrate derivanti dalle iscrizioni non hanno coperto i costi generali di funzionamento dell’Associazione.

La tabella seguente, che pone a confronto i costi relativi alle attività istituzionali e alle prestazioni che vengono offerte agli associati (AIB notizie, Bollettino AIB) e i ricavi da quote associative, abbonamenti e contributi istituzionali mette in evidenza come le entrate nel 2011 non abbiano coperto questi costi. La conseguenza è che le spese di funzionamento delle Sezioni devono trovare copertura da altri introiti (corsi, progetti locali, ecc). 

Confronto costi – ricavi 2011

Confronto costi-ricavi 2011

Questa situazione è alla base delle azioni di risanamento già avviate dal CEN e recepite nel bilancio di previsione 2012. L’analisi condotta nei primi mesi del 2012 da un apposito gruppo di lavoro composto da membri del CEN, del CNPR e della Segreteria nazionale, che ha raccolto ed esaminato dati relativi ai costi del Nazionale anche nella prospettiva del suo ruolo di “centro servizi” per le Sezioni, con lo scopo di formulare proposte articolate per erodere il passivo del “Nazionale”. La relazione finale ha evidenziato come tutte le operazioni possibili sono state recepite in sede di bilancio preventivo 2012 e/o già realizzate (cambio di gestore telefonico, riduzione dei compensi di professionisti). La riduzione dell’organico della Segreteria nazionale di una unità a partire da gennaio 2012 ha ridotto in parte il costo del personale ma ha determinato un aumento complessivo dei carichi di lavoro dello staff e l’esigenza di aggiustamenti organizzativi che non sono ancora stati pienamente metabolizzati e sconsigliano di proseguire in questa direzione.

Costi della segreteria nazionale

Le spese di funzionamento della Segreteria nazionale sono diminuite considerevolmente fra 2007 e 2011 e anche se si prendono in considerazione tutte le spese del Nazionale passiamo da EUR 429.416,30 del 2006 a EUR 482.773,44 del 2010: nonostante lo sviluppo delle attività e il peso del debito con l’erario, l’aumento dei costi complessivi è stato poco meno dell’aumento ISTAT (dal 2006 al 2011 è del 12,79%).

L’analisi mostra come il margine di azione sul contenimento dei costi sia stato sostanzialmente eroso e come invece sia necessario adottare tutti i provvedimenti utili per incrementare le entrate.

ATTIVITÀ EDITORIALI

L’andamento delle attività editoriali nel 2011 ha registrato, rispetto all’anno precedente (già caratterizzato da una marcata stasi) un arretramento ulteriore, come si evince dalla tabella seguente:

Attività editoriali

Nel 2011 i ricavi delle pubblicazioni sono diminuiti di EUR 8.417,21 rispetto al 2010, il disavanzo del Bollettino AIB è rimasto stabile mentre il passaggio al formato digitale di AIB Notizie ha consentito un risparmio consistente, superiore a 16 mila euro. Nel complesso questo comparto di attività resta in perdita, anche se più contenuta rispetto al 2010.

Nel corso del 2011 sono state pubblicate soltanto due monografie:

  • Leggere Ranganathan. A cura di Mauro Guerrini. 110 p., [8] c. di tav. : ill.
  • Conservare il Novecento: i manifesti. Convegno, Ferrara, Salone internazionale dell’arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali, 26 marzo 2010. Atti a cura di Giuliana Zagra. Roma: AIB, 2011. 69 p., [10] c. di tav. : ill.

La scarsa redditività del comparto conferma la sostanziale mancanza di forza propulsiva delle attività editoriali. Il nuovo CEN ha proceduto a una riorganizzazione dell’editoria monografica nel senso di un rinnovamento complessivo del piano editoriale che guardi alla necessità di fornire strumenti di lavoro ai bibliotecari italiani e riporti l’Associazione a un ruolo da protagonista in campo scientifico. A fine giugno il CEN ha nominato Piero Cavaleri direttore dell’editoria professionale, confermando Alberto Petrucciani a responsabile dell’editoria istituzionale. Confermata alla direzione della collana ET Anna Galluzzi.

Per quanto riguarda le pubblicazioni periodiche dell’AIB, nel 2011 AIB Notizie è diventata esclusivamente digitale per favorire un contenimento dei costi. Per quanto riguarda il Bollettino AIB, il CEN nella sua riunione di insediamento ha preso atto delle dimissioni di Giovanni Solimine e ha nominato nuovo direttore Giovanni Di Domenico e vicedirettore è Gabriele Mazzitelli. È stato avviato il gruppo di lavoro incaricato di elaborare uno studio di fattibilità per la trasformazione in rivista elettronica.

FORMAZIONE

La formazione, tradizionalmente un pilastro del bilancio associativo, ha risentito in maniera significativa dell’anno elettorale.

Spese legate alla formazione

La redditività dei corsi organizzati dal Nazionale e dalle Sezioni si è ridotta nel 2011 di circa 35.000 euro rispetto all’anno precedente, passando da EUR 68.289,09 a EUR 33.044,60.

Il nuovo CEN ha istituito un apposito “Osservatorio Formazione” per rivedere le modalità e i contenuti dell’offerta formativa, anche in vista di una ridefinizione dei rapporti in ambito formativo fra Nazionale e Sezioni, propedeutica al rilancio delle attività formative in termini qualitativi e quantitativi.

A causa del ritardi nell’approvazione del decreto interministeriale che dovrebbe riconoscere l’AIB fra le associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni non organizzata in ordini e collegi, non si è proceduto all’approvazione del Regolamento Iscrizioni e alla nomina della Commissione di certificazione introdotta dalla riforma statutaria del 2010. La riforma, come è noto, ha abolito l’Albo e le relative entrate (spese di segreteria per iscrizioni e rinnovi). La nuova configurazione di associazione professionale e l’istituzione della Commissione di certificazione renderanno obbligatorio l’aggiornamento permanente degli associati.

CONGRESSO NAZIONALE

Il 57. Congresso Nazionale dell’AIB si è svolto a Roma dal 17 al 18 novembre presso il complesso monumentale di San Michele a Ripa. Il tema congressuale, “Il futuro in biblioteca, la biblioteca in futuro”, ha consentito di fare il punto sulla situazione attuale attraverso una riflessione che ha toccato i punti salienti di questo scenario di trasformazione e innovazione tecnologica ma anche di crisi. L’edizione 2011 si è caratterizzata per una maggiore sostenibilità per gli organizzatori e per i partecipanti. Ciò ha consentito di non ripetere la performance economica dell’edizione precedente, quando si era registrato un disavanzo a consuntivo di € 12.601 e di chiudere con un leggero ma significativo attivo. I partecipanti sono stati 400.

AZIONI CORRETTIVE

 I risultati dell’esercizio 2011 confermano che lo sbilancio fra costi e ricavi ha natura strutturale e dipende dal sottofinanziamento del Nazionale, che è un concentratore di costi fissi finalizzati a garantire operatività a tutta l’Associazione, soprattutto per mezzo della Segreteria nazionale.

L’AIB ha bisogno di una Segreteria nazionale ben strutturata, che possa agire a supporto delle attività istituzionali degli organi, sostenerli adeguatamente nella loro attività politica e fornire un punto di riferimento qualificato per le Sezioni regionali e per tutti gli associati. I costi di questa attività, fondamentale e irrinunciabile, dovrebbero essere sostenuti in primo luogo con le quote di iscrizione, il cui calo mette severamente alla prova ogni tentativo di risanamento e di rilancio.

Per queste ragioni l’aumento degli associati deve essere considerato una delle priorità di questo mandato, da perseguire con ogni mezzo disponibile, ma deve essere accompagnata da un’attenzione costante al contenimento dei costi degli organi centrali dell’Associazione.

Il CEN nella seconda metà del 2011 ha ridotto drasticamente le riunioni, sostituendole con una modalità di riunione a distanza (conferenza via Skype) che si è rivelata praticabile e proficua e che sarà adottata in maniera estensiva anche negli anni a venire, limitando le riunioni in presenza allo stretto necessario.

Sul fronte del contenimento e della razionalizzazione delle spese fisse alcune azioni correttive sono già state individuate e realizzate e altre saranno ulteriormente perseguite, avendo tuttavia presente il rischio che una politica di tagli indiscriminati ci metterebbe nell’impossibilità di perseguire con efficacia lo scopo associativo.

Sarà necessario valutare, in previsione della stesura del prossimo bilancio di previsione (2013), una modifica del riparto delle quote a favore del Nazionale (che significa, facendo base sul numero di associati 2011, una maggiore disponibilità di EUR 10.835,05 per ogni aumento del 5%) e la possibilità di rimodulare l’entità delle quote associative, ferme da molti anni (dal 2006 per gli Associati persona ordinari e dal 2008 per gli Enti). Un aumento della quota per i soci ordinari persona di EUR 5,00 porterebbe a una maggiore entrata di EUR 10.300, dei quali – a riparto invariato – EUR 6.180 di appannaggio del Nazionale.

Per quanto riguarda le Sezioni regionali che presentano una situazione di passivo consolidato e/o una situazione debitoria di cassa nei confronti del Nazionale, il CNPR ha deliberato che dovrà essere definito un piano di rientro individuale per riportare – possibilmente entro la fine del presente mandato – la situazione in equilibrio. È necessario focalizzare il concetto che, se il Nazionale concentrerà sempre più tutti i costi generali di funzionamento, rendendo ancora più evidente il suo ruolo di centro di costo, le Sezioni devono necessariamente essere i soggetti che generano attivo.

Tutte le componenti dell’Associazione sono chiamate con responsabilità e proattività a fare la loro parte per contribuire all’obiettivo del riequilibrio delle entrate rispetto ai costi generali, rilanciando con forza sul territorio l’attività politica e l’interlocuzione con le istituzioni, per dare ai bibliotecari il senso di un’associazione presente sui temi che riguardano le biblioteche, la professione e i problemi quotidiani incontrati dai bibliotecari, e le attività formative, che costituiscono una delle voci di ricavo più consistente. Il CEN si impegna a sostenere e dare impulso a questo processo indispensabile e vitale per il futuro dell’AIB.

RAPPORTO ATTIVITÀ 2011

Per il Rapporto sulle attività dell’Associazione nel corso del’anno 2011 si veda il testo completo alla pagina https://www.aib.it/attivita/2012/23191-rapporto-attivita-2011/

Creata da Artemisia Gentileschi il 28/05/2012. Ultima modifica 22/10/2023 di Sistema AIB
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