Bozza “Manifesto delle biblioteche trentine”

Premessa
Il testo che segue, redatto da Marcello Liboni (Biblioteca di Dimaro) e Elena Corradini (Biblioteca di Ala e Presidente AIB TAA 2011-2014) ha avuto una prima diffusione all’interno del Gruppo di lavoro costituito dalla Provincia autonoma di Trento, nell’incontro del 9 agosto 2013.
Si tratta di un testo che necessita di modifiche e integrazioni, ma che vuol offrire materiale per la discussione di temi che andranno affrontati seriamente da tutti i soci e bibliotecari trentini nei prossimi mesi, anche in vista delle elezioni provinciali.
Tutti coloro che ritengono di poter contribuire con osservazioni al testo che segue, sono invitati a farlo scrivendo una mail con oggetto: “Manifesto biblioteche trentine” all’indirizzo taa@taa.aib.it

Grazie per la collaborazione.

Elena Corradini
Presidente AIB TAA

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Preambolo

….Biblioteche di Pubblica Lettura, …Punti di Lettura, .. Biblioteche specialistiche (Scolastiche, di Ateneo, di Istituti di ricerca e di Enti privati), 141.070 utenti attivi, 1.505.336 prestiti, 2 milioni di documenti catalogati per un totale di oltre 4 milioni di copie fisiche, un indice di impatto – ovvero il rapporto tra popolazione ed iscritti alle Biblioteche – del 26,88%, ben superiore alla media nazionale (che si attesta sull’11,7%) così come agli obiettivi posti dall’AIB (Associazione Italiana Bibliotecari).

[NB: Tutti i dati sopra indicati sono da verificare con fonti appropriate].

Questi in estrema sintesi i dati del Sistema Bibliotecario Trentino. Una realtà di eccellenza – come evidenziava il 1° rapporto sullo stato della Cultura in Trentino (2010) – efficace per la presenza capillare sul territorio e per la qualità del Servizio offerto.
Essenziale ed innegabile il ruolo giocato dalle Biblioteche nei decenni scorsi nel garantiere a tutti la possibilità di accedere all’informazione e alla cultura scritta e multimediale, canali privilegiati sui quali si è costruito il terreno dell’ innovazione e della modernizzazione del Trentino.

Oggi, la progressiva e generale globalizzazione dei processi sociali, lo sviluppo (in varie forme, espressioni e dimensioni) della cultura, il prepotente avanzare delle innovazioni tecnologiche – nella difficile congiuntura economica attuale – impongono, anche a livello locale, politiche mirate e selettive, scelte precise di allocazione delle risorse pubbliche disponibili.
Da ciò, dalla consapevolezza che anche per il Trentino così come per il Paese intero è in gioco la tenuta di un intero Sistema Culturale nelle sue diverse articolazioni, oggi appare più che mai necessario un momento di confronto per fare il punto sullo stato del Sistema delle Biblioteche Trentine e per ridare slancio ad un Servizio bibliotecario che, cresciuto sulla spinta di forti necessità di coordinamento avvertite dalla base, appare oggi più di ieri indispensabile, proprio ora che il nostro sguardo deve essere rivolto al futuro. Un futuro che ci si presenta incerto se non contraddittorio, alla luce del recente riordino dell’assetto amministrativo, nel quale i ruoli e le competenze in materia di biblioteche della provincia, delle comunità di valle e dei comuni (senza tralasciare le gestioni associate), sono tuttora in via di definizione.

Gli estremi della riflessione che segue sono contenuti nel titolo che Ignazio Visco – attuale governatore della Banca d’Italia – diede al suo saggio pubblicato nel 2009, a pochi mesi dai primi sintomi di quella che in breve sarebbe divenuta una crisi economica mondiale: “Investire in conoscenza: per la crescita economica”.

Che la conoscenza sia un volano per la crescita di una comunità non è che una scoperta recente di chi non lavora nel settore culturale e nel settore bibliotecario in particolare. E’ del 1994 infatti il Manifesto IFLA/UNESCO che sancisce principi, linee di gestione e standard qualitativi delle Biblioteche pubbliche. In esso sono racchiusi tutti gli elementi che attribuiscono alla biblioteca un ruolo primario nello sviluppo della società (o, meglio, di una comunità), così come dei singoli individui.
Leggiamo dal preambolo:
“La libertà, il benessere e lo sviluppo della società e degli individui sono valori umani fondamentali. Essi potranno essere raggiunti solo attraverso la capacità di cittadini ben informati di esercitare i loro diritti democratici e di giocare un ruolo attivo nella società. La partecipazione costruttiva e lo sviluppo della democrazia dipendono da un’istruzione soddisfacente, così come da un accesso libero e senza limitazioni alla conoscenza al pensiero, alla cultura e all’informazione.
La biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza, costituisce una condizione essenziale per l’apprendimento permanente, l’indipendenza nelle decisioni, lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali.” [inserire citazione].

Su queste linee, con visione e impegno, possiamo senz’altro affermare si sia sviluppato negli ultimi decenni il Servizio Bibliotecario Provinciale. Lo sviluppo sociale, culturale e certamente anche economico del Trentino sono dipesi – ovviamente, non solo – dal ruolo giocato dalle Biblioteche nella misura in cui, con la loro presenza sul territorio, hanno garantito un contributo di conoscenza per tutti all’insegna delle pari opportunità.

Non di meno, ed è ancora un manifesto IFLA, quello sulle “Biblioteche Multiculturali”, a servire come riferimento teorico, le Biblioteche della provincia sono state luoghi determinanti nei processi di accoglienza, inclusione ed integrazione delle nuove presenze divenute, dai primi anni ’90 in poi, decisamente rilevanti anche e solo sotto il profilo quantitativo.

E possiamo negare, sottolineando ancora una volta il dispiegarsi molteplice del Servizio di Biblioteca, il contributo offerto in ordine alla prevenzione giovanile? Non è solo la partecipazione a progetti nazionali quali “Nati per Leggere” – progetti di indiscutibile qualità e di rete con altre realtà professionali del territorio – o le innumerevoli occasioni promosse di confronto e dibattito su tematiche connesse al disagio che dicono del ruolo giocato dalle Biblioteche: ma si pensi soprattutto a queste strutture come, di fatto, sostitutive di altre (ad ex oratori) venute meno nei paesi lasciando un vuoto profondo nell’organizzazione delle comunità. Nella loro natura di spazi aperti, inclusivi, rispettosi delle diverse sensibilità religiose e politiche, le Biblioteche sono spesso divenute il riferimento primo ed unico, imprescindibile per trovarsi, ascoltarsi, confrontarsi, informarsi…

Sarebbe ingiusto non riconoscere tutto ciò. Ma è senz’altro giunto il momento di affrontare, in maniera serena, responsabile e pienamente cosciente, il tema delle Biblioteche come fattore di sviluppo “anche economico” del territorio e su questo aprire un confronto per condividere le buone ragioni che giustificano oggi più di ieri l’investimento nel Servizio bibliotecario al di là degli irrinunciabili motivi di principio di cui sopra.

In Trentino, nonostante i dati enunciati in apertura, esistono attualmente delle criticità evidenti e delle storture che stridono con l’idea che i Trentini, gli italiani e gli stranieri hanno del nostro territorio come di un territorio con una elevata vocazione all’innovazione e all’investimento in ricerca e cultura.

[inserire un riferimento all’incontro avuto dall’AIB con il presidente della Provincia autonoma di Trento il 03.06.2013].

Alla luce di queste criticità, pensiamo che le amministrazioni e i bibliotecari debbano prendere posizione e, se credono nei valori espressi dal Manifesto IFLA/UNESCO sulle biblioteche pubbliche e le biblioteche multiculturali, fare in modo di difendere per quanto possibile la gratuità dei servizi al pubblico, per favorire quanto più possibile l’accesso alla conoscenza in tutte le sue forme.

Vorremmo pertanto far presenti ai decisori politici alcuni punti, che secondo i bibliotecari trentini sono imprescindibili per garantire quanto prevede il manifesto IFLA/UNESCO in particolare sul tema dell’accesso alla conoscenza, e che vorremmo fossero riconosciuti e assunti dalle biblioteche trentine, attraverso le loro amministrazioni, come punti di forza da mantenere per garantire che la storia, la tradizione del nostro Sistema bibliotecario non decada e non si interrompa. Lo sviluppo di questi punti costituirà un “Manifesto delle biblioteche trentine”, che, se approvato – come auspichiamo – dal Consiglio delle Autonomie, potrà essere motivo di grande orgoglio per tutte le comunità aderenti.

I punti in discussione sono:

1. Le biblioteche si ispirano ai principi guida del Manifesto IFLA/UNESCO del 1994, secondo il quale i servizi di biblioteca sono aperti a tutti indistintamente, e sono gratuiti.

2. Il Sistema bibliotecario trentino è la rete di biblioteche che offre servizi di qualità nei centri maggiori come nelle periferie e che ha avuto, ha e deve continuare ad avere un ruolo forte nel garantire l’accesso alla conoscenza alla popolazione residente o soggiornante in Trentino.

3. Per continuare ad esistere, il Sistema bibliotecario trentino deve poter contare su alcuni servizi coordinati dall’Ufficio provinciale, che a tal fine deve essere provvisto di adeguate risorse finanziarie, umane e strumentali: la catalogazione partecipata, il prestito interbibliotecario, i servizi di biblioteca digitale.

4. La formazione e l’aggiornamento professionale e la certificazione delle competenze degli operatori delle biblioteche trentine sono imprescindibili per garantire servizi di qualità.

5. Le risorse bibliografiche e documentarie sono offerte su diversi supporti, a seconda della disponibilità nel Sistema e delle esigenze del pubblico.

6. Le biblioteche sono il luogo a disposizione del pubblico per accompagnare lo sviluppo delle competenze informative lungo l’arco della vita (information literacy).

7. Le biblioteche trentine di qualsiasi tipologia adottano per la misurazione dell’efficacia dei servizi i principi espressi dall’IFLA e dall’AIB, che possono essere integrati in un documento stilato sotto forma di bilancio sociale, attraverso il quale quantificare i benefici derivanti alla popolazione dalla presenza delle biblioteche sul territorio.

8. …

Questi punti possono essere tradotti in un:

MANIFESTO DELLE BIBLIOTECHE TRENTINE

1. Le biblioteche trentine, di qualsiasi tipologia, riconoscono e adottano nella loro gestione i principi internazionali IFLA/UNESCO, i principi nazionali AIB e tutte le disposizioni di legge e i regolamenti in vigore, salvo contrasti palesi con la Costituzione della Repubblica Italiana.

2. Le biblioteche trentine, di qualsiasi tipologia, si riconoscono come facenti parte del Sistema bibliotecario trentino e delle sue eventuali articolazioni in sistemi di valle o gestioni associate: da ciò discende la piena collaborazione nello scambio delle risorse bibliografiche e documentarie necessarie al soddisfacimento delle esigenze di tutti i lettori interessati alle medesime, nel rispetto di regole stabilite.

3. Le biblioteche trentine di qualsiasi tipologia offrono ai propri lettori la migliore selezione di risorse bibliografiche e documentarie, disponibili sul mercato o fuori commercio, con l’intento di garantire la maggior copertura bibliografica possibile, secondo le risorse finanziarie a disposizione e tenendo conto delle richieste dei lettori.

4. Le biblioteche trentine di qualsiasi tipologia garantiscono la qualità dei propri servizi a tutti indistintamente, attraverso personale motivato, adeguatamente formato e aggiornato sui più recenti sviluppi delle materie biblioteconomiche.

5. Le biblioteche trentine di qualsiasi tipologia forniscono l’accesso alla rete Internet e a risorse digitali o virtuali, secondo le proprie disponibilità di bilancio, ma sempre indirizzando l’utenza verso le risorse migliori, non necessariamente possedute dalla singola biblioteca.

6. Le biblioteche trentine di qualsiasi tipologia si mettono a disposizione del pubblico per accompagnare lo sviluppo delle competenze informative lungo l’arco della vita (information literacy).

7. Le biblioteche trentine di qualsiasi tipologia adottano per la misurazione dell’efficacia dei servizi i principi espressi dall’IFLA e dall’AIB, che possono essere integrati in un documento stilato sotto forma di bilancio sociale, attraverso il quale quantificare i benefici derivanti alla popolazione dalla presenza delle biblioteche sul territorio.

8. …

Creata da Elena Corradini il 11/09/2013. Ultima modifica 22/10/2023 di Cristina Bambini
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