Presentazione del libro – Il bibliotecario carcerario: una nuova professione?

Lunedì 2 dicembre, Fermo

Biblioteca Civica “Romolo Spezioli” – Sala di lettura ore 17,00

Associazione Italiana Biblioteche – Sezione Marche in collaborazione con il Comune di Fermo, la Provincia di Fermo e il Sistema bibliotecario Interprovinciale Piceno.

Il bibliotecario carcerario: una nuova professione?” a cura di Amelia Brambilla, Emanuela Costanzo e Cinzia Rossi

Coordina

  • Marco Nocchi (Regione Marche – Servizio Politiche Sociali)

Intervengono:

  • Laura Capozucca (Regione Marche – Servizio Cultura)
  • Fabio De Grossi (Biblioteche di Roma – Settore Biblioteche in carcere)
  • Angelo Ferracuti (Scrittore)
  • Tommaso Paiano (Presidente AIB Marche)
  • Stefano Parise (Presidente nazionale AIB )
  • Valeria Patregnani (Responsabile per AIB Marche del progetto biblioteche carcerarie)
  • Cinzia Rossi (Curatrice del volume)
  • Lorenzo Sabbatini (Coordinatore Progetto sperimentale Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale)

L’incontro a cura della sezione Marche dell’Associazione Italiana Biblioteche, in collaborazione con il Comune di Fermo, chiude il programma delle iniziative per la X edizione del Premio Letterario Nazionale “Paolo Volponi”, un punto di riferimento sulla scena nazionale della letteratura e dell’impegno civile che, ricordando il noto intellettuale marchigiano, vede protagonisti le città di Fermo, Porto San Giorgio, Monte Vidon Corrado, Urbino, Ancona, Altidona, Monte Urano, Porto Sant’Elpidio e Capodarco.

La presentazione, inoltre, si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dalla Biblioteca Civica “Romolo Spezioli” finalizzate a favorire un’offerta ampia di servizi sempre più inclusivi, nel solco già tracciato con l’attivazione della postazione “Dislessia” per la lettura facilitata, con la messa a disposizione di un significativo catalogo di audiolibri e con attività a tema.

Con questo libro si vuole approfondire la conoscenza di un argomento di grande attualità: le biblioteche in carcere e le sue professioni. Negli ultimi anni, infatti, si sono sviluppate in Italia numerose esperienze di biblioteche carcerarie, più o meno strutturate e integrate con le istituzioni presenti nel territorio di riferimento. Tra queste troviamo, a livello regionale, il progetto “Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale delle Marche“.

Un progetto sperimentale della Regione Marche, finanziato dall’Assessorato alle Politiche Sociali, attraverso l’attuazione della L.R. 28/08 e sostenuto anche dall’Assessorato alla Cultura. Il progetto “Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale” vede coinvolti:

gli Ambiti Territoriali Sociali di Camerino, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Fossombrone, Montefeltro e Pesaro, i Direttori degli Istituti Penitenziari della Casa di Reclusione Ancona Barcaglione, della Casa Circondariale di Ancona Monteacuto, della Casa Mandamentale di Macerata Feltria, della Casa Circondariale di Pesaro, della Casa Circondariale di Ascoli Piceno, della Casa Circondariale di Camerino, della Casa di Reclusione di Fermo e della Casa di Reclusione di Fossombrone, i rispettivi operatori, il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Marche (P.R.A.P.), l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Marche, l’Associazione Italiana Biblioteche Sezione Marche e Cooperativa CoopCulture.

Scopo del progetto è “far vivere” le biblioteche penitenziarie e gli stessi detenuti, per i quali spesso i libri e la lettura diventano una possibilità non soltanto di svago ma di contatto con il mondo esterno. Un lavoro complesso, strutturato in varie fasi, rivolto alla rieducazione del recluso, alla promozione della lettura, alla tutela della genitorialità e all’educazione all’intercultura.

L’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) ha proposto al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), in collaborazione con il Ministero della Giustizia e i rappresentanti degli Enti locali, la stesura di un documento con lo scopo di creare un punto di riferimento univoco. L’immediata e positiva risposta del DAP ha permesso la costituzione di un gruppo di lavoro che ha elaborato un modello di protocollo d’intesa per definire le relazioni tra le carceri e le biblioteche di pubblica lettura. Questo lavoro sulle biblioteche carcerarie ha fatto emergere sempre più la consapevolezza che occorre delineare in modo specifico la figura professionale del bibliotecario carcerario definendone competenze, ruoli, funzioni e proponendo modelli organizzativi finalizzati a introdurre questa nuova professione nel complesso sistema delle carceri italiane, affinché un numero sempre maggiore di istituti penitenziari abbia biblioteche inserite a pieno titolo nel panorama istituzionale mondiale, come prescritto dalle “Linee guida per i servizi bibliotecari ai detenuti” dell’International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA), il principale organismo di raccordo delle associazioni bibliotecarie internazionali.

A Fermo, lunedì 2 dicembre, la presentazione del libro “Il bibliotecario carcerario: una nuova professione?” a cura di Amelia Brambilla, Emanuela Costanzo e Cinzia Rossi servirà per approfondire tali argomenti, definire il profilo curriculare per il bibliotecario operante negli istituti penitenziari, promuovere lo sviluppo dei servizi bibliotecari ai detenuti e proporre alcune linee guida per le biblioteche carcerarie. L’incontro è aperto a bibliotecari, operatori sociali e culturali, ed a chiunque voglia conoscere meglio il panorama delle biblioteche in carcere.

 

02/12/2013 00:00