Adesione alla campagna “The right to e-read”

e-read_ITIl comitato esecutivo nazionale dell’AIB ha deciso di aderire alla campagna internazionale di EBLIDA “The right to e-read” (http://www.eblida.org/about-eblida/the-right-to-read-task-force-on-e-books.html). L’annuncio è stato dato in occasione dell’Assemblea generale degli associati tenuta a Roma il 29 novembre scorso, durante il 58° Congresso nazionale dell’Associazione.

La campagna, avviata ufficialmente durante il congresso IFLA di Singapore, ma già presentata in anteprima durante la conferenza annuale di Eblida che si è tenuta a Milano il 15 maggio, mira a sollecitare un adeguamento della normativa comunitaria tale da garantire alle biblioteche l’acquisizione e il prestito degli ebook con le stesse modalità e condizioni già previste per i libri cartacei grazie ad apposite eccezioni e limitazioni al diritto d’autore contenute nelle direttive europee in vigore e variamente recepite nelle legislazioni nazionali.

Eblida ha preparato sul tema degli ebook in biblioteca due importanti documenti di riferimento: il primo, EBLIDA Key Principles on the acquisition of and access to E-books by libraries (2012), fissa alcuni principi irrinunciabili che dovrebbero sempre essere tenuti in considerazione per la stipula di accordi e la sottoscrizione di licenze d’uso per l’accesso a contenuti digitali in formato ebook; il secondo, The right to e-read – An e-book policy for libraries in Europe (2013), enuncia i fondamenti e gli obiettivi della campagna internazionale e sposta l’attenzione sulla necessità di modificare la normativa comunitaria in senso più favorevole alle biblioteche.

L’Associazione Italiana Biblioteche avvierà nel 2014 un’azione informativa e di sensibilizzazione rivolta ai membri del Governo e del Parlamento, per creare le condizioni affinché le biblioteche possano esercitare la loro funzione di servizio pubblico anche attraverso un’offerta di contenuti digitali libera da vincoli irragionevoli, e per sollecitare una presa di posizione del Governo italiano nei confronti della Commissione europea a favore di una modifica della normativa comunitaria sul diritto d’autore in senso più favorevole alle biblioteche.