Facciamo il punto su: “le biblioteche in carcere” con Lorenzo Sabbatini

giovedì 23 alle ore 17.00

incontro online promosso da AIB Marche rivolto a tutti i bibliotecari e a chi ne vuole sapere di più del progetto del Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale Marche


Parleremo di come è nato il progetto e della sua storia con qualche approfondimento sul protocollo operativo. Approfondiremo poi alcuni punti chiave delle varie azioni:

– il libro nel contesto dell’educazione della persona

– il concetto di familiarità attraverso il libro (i casi di Camerino e Pesaro)

– racconti e aneddoti dalla pratica

Il progetto Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale Marche- SBCR, avviato nel 2012, sostenuto dalla legge Regionale L.R. 28/08, è attivo, all’interno di tutti gli Istituti della Regione Marche: Istituti Penitenziari di Ancona, Casa Circondariale di Pesaro, Casa Circondariale di Camerino, Casa Circondariale di Ascoli, Casa Reclusione di Fermo e della Casa di Reclusione di Fossombrone, i rispettivi operatori, attraverso il coinvolgimento coinvolti dei rispettivi Ambiti Territoriali Sociali ed il costante confronto con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Emilia Romagna-Marche

Soggetto esecutore ne è la Cooperaiva Coop Culture che garantisce la realizzazione del progetto grazie a un coordinatore e a degli operatori bibliotecari dedicati, mentre la responsabilità scientifica è affidata all’Associazione Italiana Biblioteche sezione Marche.

Il servizio SBCR è promotore non solo della riqualificazione delle biblioteche carcerarie, ma anche di progetti rivolti alle persone detenute, secondo i principi costituzionali del rispetto della dignità e della funzione rieducativa della pena attraverso:

– 37.000 volumi

– 5.000 prestiti annui

– lotta alla povertà educativa

– miglioramento condizione di vita

– formazione professionalizzante

– sostegno alla familiarità

– promozione della lettura

– educazione interculturale

In un contesto in cui la persona, suo malgrado, si trasforma in individuo, in un processo di spersonalizzazione intrinseco nella detenzione stessa, la biblioteca con il suo servizio, attraverso il libro come strumento di “evasione”, la narrazione, la lettura ad alta voce come “veicolo di familiarità”, si trasforma in “luogo” non solo di conservazione ma di scambio e d’incontro. 

Le biblioteche degli istituti penitenziari possono acquisire il ruolo di sostegno alla quotidianità della persona detenuta.

“La cultura è tra le mura di un carcere, come la balena di Melville, capace di tirare fuori da una quotidianità fatta di vuoto e atemporalità i detenuti che vengono trascinati in esplorazioni relazionali e di scoperta di sé”

Vi invitiamo a vedere questo breve video che racconta l’importanza del libri in ambiente detentivo dalla voce degli stessi detenuti.
Ecco il link per il meeting di domani pomeriggio.

lorenzo sabbatini

Lorenzo Sabbatini
Laureato in Conservazione dei Beni Culturali nel febbraio del 2002, nello stesso anno ha iniziato a lavorare in alcune delle più moderne biblioteche della Regione Marche dove ha sviluppato una grande passione per la letteratura per l’infanzia. L’8 marzo 2004 il suo primo ingresso in carcere come operatore bibliotecario esterno, presso Case Circondariali e Case di Reclusione. Dal 2012 é coordinatore del progetto Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale delle Marche.

23/04/2020 00:00