Vetrina dei candidati sezione Marche. Elezioni 2020

18/05/2020

Claudia Mosciatti

Claudia Mosciatti


Mi sono laureata in Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo archivistico librario, nel 2003 a Ravenna. Ho iniziato a lavorare a Bologna, presso le biblioteche degli Istituti culturali cittadini Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Istituto Storico della Resistenza Parri, per poi continuare la formazione dalle universitarie alle comunali, tra cui l’Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna, la Biblioteca comunale per ragazzi Magica di Forlì.
Sono stati gli anni in cui ho consolidato la mia formazione universitaria e ho rivolto i miei interessi biblioteconomici verso gli aspetti del ruolo “sociale” della biblioteca. In particolare sono state due le esperienze che hanno determinato questa mia consapevolezza: quella presso la biblioteca Trisi di Lugo dove ho avuto l’opportunità di avvicinarmi al progetto nazionale Nati per Leggere coordinato da Nives Benati e il viaggio di studio a Londra nel 2010 per visitare gli Idea Store londinesi guidati dall’A.d. Sergio Dogliani. Nel 2008 sono stata assunta in maniera stabile dall’Università degli Studi di Bologna per approdare nel 2011 al Comune di Ancona, in particolare dal 2016 presso la biblioteca ragazzi Novelli, all’interno della biblioteca comunale Benincasa. Dal 2014 coordino il gruppo dei Volontari Nati per Leggere della biblioteca comunale. Questa esperienza mi ha consentito in questi anni di sviluppare nuove competenze legate al mondo della letteratura per l’infanzia e di organizzare le attività di promozione della lettura ad alta voce nella fascia 0-6 anni attivate dal Progetto NpL, diffondendo un modello di biblioteca capace di sviluppare buone pratiche sin da piccoli con ricadute significative di benessere collettivo.

 

 

Sara Paoloni

Sara Paoloni


Dal 2012 sono bibliotecaria presso la Biblioteca musicale del   Conservatorio Rossini di Pesaro (AFAM), dove ho la fortuna di   potermi misurare con la riorganizzazione di una biblioteca   specialistica ricca di collezioni storiche, affrontando le complessità   che comporta dover bilanciare esigenze conservative, necessità   didattiche e servizi all’utenza.
In questi anni mi sono perfezionata   nel trattamento delle risorse musicali facendo formazione con i   professionisti che si sono occupati della base dati musica in SBN   presso l’ICCU. Ho studiato il problema della gestione dei   documenti musicali in biblioteca e i temi della proprietà   intellettuale – in generale e relativamente alle fonti musicali cartacee e digitali – argomenti oggetto di un contributo pubblicato su AIB Studi e che sto continuando ad approfondire. Provengo da un percorso di formazione storico-artistica che ha sempre incluso una relazione privilegiata con il mondo delle biblioteche, con le quali ho collaborato in varie forme (tirocinio, borsa lavoro, assegno di ricerca), mentre conseguivo la laurea magistrale in Beni culturali all’Università di Siena e il diploma in Storia dell’Arte alla scuola di Specializzazione di Pisa. Considero il mio approdo ‘non lineare’ alla professione un valore, e coltivo il desiderio di  promuovere un progetto di censimento e valorizzazione dei tanti documenti grafici custoditi nelle biblioteche della nostra regione. Oggi lavoro in un contesto molto specialistico e vorrei che questa condizione non fosse ragione di isolamento ma, al contrario, potesse costituire una ricchezza all’interno di un sistema diversificato e dialogante. Sono consapevole, a questo proposito, di avere tanto da ascoltare e tanto da capire per poter raccogliere le istanze di mondi che non ho frequentato professionalmente come quello, a me molto caro, della biblioteca di pubblica lettura. Ritengo la formazione continua vitale per la nostra professione, che oggi ci chiede più che mai di essere attenti e responsabili mediatori di conoscenza. Credo che il riconoscimento del “diritto alla formazione” sia inscindibile da quello del riconoscimento professionale del bibliotecario, che penso debba continuare ad essere uno dei pilastri condivisi nell’azione dell’AIB marchigiana e nazionale.

 

Claudia Pierangeli

Claudia Pierangeli


Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università di Macerata, con un Master di primo livello in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Letterario Documentario e Vocale. Dal 2000 lavoro come bibliotecaria presso UniMc, ho iniziato occupandomi della sezione di lingue slave, in particolare di lingua russa (in cui sono laureata), presso l’Istituto di Glottologia e Linguistica Generale e in seguito presso il Dipartimento di Ricerca Linguistica, Letteraria e Filologica. Dal 2007 sono referente e coordinatrice del Polo bibliotecario del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni culturali e del Turismo, di cui fa parte la Biblioteca del Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia (CESCO). Da oltre 10 anni tengo seminari formativi relativi alla ricerca bibliografica rivolti sia alla comunità accademica sia a soggetti esterni . Dal 2017 sono referente per il progetto “Inclusione 3.0”, pensato per l’inclusione universitaria di studenti con disabilità o con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e in tale ambito ho contribuito in qualità di co-autrice alla scrittura di un contributo in volume edito da F. Angeli nel 2018 sul tema della biblioteca inclusiva.
Socia AIB dal 2007 ho partecipato a progetti, eventi e attività formative organizzate negli anni dalla Sezione Marche. Desidero oggi dare un mio contributo all’Associazione e ai colleghi, condividendo la mia esperienza di lavoro per la promozione e la divulgazione delle tematiche legate all’information literacy, all’uso consapevole delle fonti bibliografiche e alla valorizzazione delle raccolte. Credo infine che sia fondamentale incentivare la “cultura open”, non solo in ambito accademico, accompagnando gli utenti  all’utilizzo degli ambienti digitali collaborativi, anche al fine di rendere le biblioteche un luogo sempre più aperto, attuale ed accessibile.

 

Stefania Romagnoli

Stefania Romagnoli

 

Mi sono laureata in Lettere moderne nel 1993, poi ho proseguito gli  studi prendendo una Qualifica professionale di “Tecnico-catalogazione e classificazione dei beni culturali”, un diploma di perfezionamento post-laurea di “Informatica per le scienze umane – indirizzo archivi e biblioteche” presso L’Università di Bologna  e uno di “Didattica generale e museale” presso l’Università Roma 3. Dal 1994 ho lavorato nella biblioteca comunale di Moie di Maiolati Spontini, dal 1998, per circa 5 anni, ho svolto l’incarico di Direttore del Sistema Bibliotecario della Comunità Montana Esino Frasassi di Fabriano, dove ho coordinato  le attività biblioteconomiche, archiviste e gli eventi culturali di 10 Comuni. Nel 2001 sono stata assunta al Comune di Maiolati Spontini dove ho seguito, passo dopo passo, tutte le fasi  progettuali che hanno dato vita al polo culturale eFFEmme23, all’interno del quale è collocata la Biblioteca La Fornace.

Sto concludendo il mio primo mandato nel CER AIB Marche, dove mi sono occupata soprattutto del MAB quando, come tutti, ho dovuto reagire e riorganizzare il mio lavoro a causa dell’emergenza sanitaria. In sintonia con i colleghi ho cercato di fare rete e di trovare nuove strade per non perdere il contatto con l’utenza: letture per bambini e adulti, apertura delle biblioteche digitali anche ai non iscritti, mostre e bibliografie tematiche, digitalizzazione di testi, podcast…

Di sicuro ci siamo resi conto che abbiamo investito pochissimo, non soltanto in termini di soldi, ma anche e soprattutto in termini di idee e strategie, sulla biblioteca digitale e sui servizi a distanza. E ora ci  interroghiamo  su quali dovranno essere gli elementi qualificanti della «biblioteca del futuro» in termini di servizi erogati, di  governance e di sostenibilità economica soprattutto in un contesto di scarsità delle risorse pubbliche. Non ci sono ricette ma c’è da lavorare: censire i bibliotecari marchigiani per sapere dove lavorano, con che professionalità, quali sono le loro esigenze formative, anche per raggiungere coloro che hanno una voce più debole perché precari, garantire un’offerta formativa che ci traghetti verso nuovi traguardi, potenziare l’AIB e lo scambio di competenze e buone pratiche tra colleghi e costruire alleanze con  i cittadini, il privato sociale e culturale e le aziende, all’azione pubblica.

 

 

 

Jennyfer Pierini

Jennyfer Pierini


Mi sono laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, nel 2003. Ho lavorato presso il Sistema Bibliotecario dell’Università di Urbino e collaborato con altre biblioteche come quella del Liceo Scientifico Marconi di Pesaro e il Museo Civico-Biblioteca Comunale di Urbania. Dal 2011 lavoro presso la Biblioteca dell’ISIA di Urbino (AFAM), un Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di livello universitario che si occupa di Progettazione Grafica e Comunicazione Visiva, Illustrazione e Fotografia. Una “One Person  Library” di cui apprezzo la possibilità di occuparmi di  aspetti differenti a fronte di una innegabile complessità di gestione. Sto terminando il mio primo mandato nel CER AIB Marche, in questi anni mi sono occupata sopratutto di Comunicazione e di Formazione. Mi propongo di mettere a disposizione le competenze e le conoscenze già acquisite e mi piacerebbe portare avanti progetti che possano intercettare quelle esigenze che in questo periodo credo di aver individuato nei soci della nostra regione che chiedono attenzione alle condizioni del nostro lavoro nel territorio e alle sue mille sfaccettature e problematiche e che si auspicano un rapporto sempre più partecipato all’interno dell’associazione.

 

 

 

 

 

 

Silvia Seracini

Silvia Seracini


Sono nata il 14 Giugno 1971 ad Ancona, dove lavoro dal 1998 presso la Biblioteca Economico-Giuridica-Sociologica dell’Università Politecnica delle Marche. Dopo la laurea in Economia e Commercio, nel 2001 ho conseguito un master in Scrittura Cinematografica e Televisiva presso l’Istituto Superiore di Comunicazione di Roma, nel 2002 un master in Gestione dei Documenti e degli Archivi Contemporanei organizzato dall’Università di Milano e nel 2020 un master universitario di primo livello in Indicizzazione di Documenti Cartacei, Multimediali ed Elettronici in Ambiente Digitale presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Nel 2006 ho fondato RaccontidiCittà, un’associazione che si occupa dell’organizzazione di corsi di scrittura e di progetti letterari miranti alla valorizzazione delle aree cittadine.

Dal 2012 coordino per il MAB (Musei, Archivi e Biblioteche) Storie da musei, archivi e biblioteche, concorso rivolto a tutti gli appassionati di lettura, scrittura e fotografia che si svolge nelle istituzioni culturali marchigiane. Perché raccontare fa la differenza.

 

 

 

Michele Tagliabracci

Michele Tagliabracci


Dopo la laurea in Lettere Moderne indirizzo Filologico presso l’Università degli Studi di Bologna, ho proseguito il mio percorso di studi conseguendo il Diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Modena e il diploma di Master di primo livello in “Progettazione e gestione dei servizi documentari avanzati” organizzato dall’Università degli Studi di Urbino. Dal 2004 ho iniziato a lavorare nelle biblioteche della Provincia di Pesaro e Urbino, occupandomi prevalentemente di recupero / promozione del patrimonio antico (Biblioteca Federiciana di Fano, Biblioteca Comunale di Urbania) e catalogazione / comunicazione / servizi informatici (Biblioteca San Giovanni di Pesaro). Nel 2018 ho prestato servizio come bibliotecario dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, dal 2019 sono dipendente del Comune di Fano presso il Sistema Bibliotecario di Fano come Funzionario specialista in Beni e Attività culturali. Alcuni miei contributi relativi al patrimonio antico documentario e alla storia della stampa sono stati pubblicati per QuattroVenti, Vecchiarelli, Treccani e su periodici (Nuovi Studi Fanesi, Studia Oliveriana, Suhayl). Dal 2005 collaboro con la Regione Marche in progetti inerenti le biblioteche storiche, l’ultimo dei quali, “La biblioteca di Francesco Maria II Della Rovere”, ideato da Alfredo Serrai, presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2017. Ho svolto anche attività didattiche (corsi di formazione e laboratori con studenti) e divulgative, curando esposizioni e cicli di incontri. Candidandomi intendo portare come contributo la conoscenza delle problematiche professionali riscontrate nel mio percorso e l’attenzione per le biblioteche di conservazione e il patrimonio antico.

Creata da Jennyfer Pierini il 29/04/2020. Ultima modifica 05/11/2023 di Andrea Marchitelli
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