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TITOLO: Partire dall’Information Literacy per reimmaginare formazione e informazione nelle biblioteche accademiche e di ricerca
COORDINATORI: Alina Renditiso, Stefania Puccini, Laura Testoni
SALA: Sala degli Atti nella Biblioteca del Senato
CONTENUTI E OBIETTIVI
Nel corso del workshop saranno posti in rassegna i cambiamenti che attraversano le biblioteche accademiche / di ricerca e che impattano nelle pratiche di Information literacy.
* Ripensare la biblioteca accademica
In ambito accademico assistiamo al moltiplicarsi delle fonti documentali, che escono dai “silos” informativi chiusi e vengono intercettate dai motori di ricerca (in primis Google scholar); in quest’ottica è più che mai necessario che gli studenti che si affacciano al mondo della ricerca siano consapevoli della complessità e della varietà dell’ecosistema informativo.
La didattica e la struttura dei curricula richiede agli studenti del triennio la redazione di un elaborato scritto a conclusione del ciclo: è quindi importante che gli studenti siano consapevoli di quanto comporta essere a loro volta creatori di contenuti autorevoli e non meramente fruitori passivi di database e altri tool.
* Ripensare la Information literacy
Per le biblioteche accademiche si tratta quindi di “passare da un mondo statico, basato sui documenti, ad un ambiente informativo dinamico di strumenti e servizi per la creazione, la curation e il consumo di contenuti” (1). Il nuovo Framework per l’Information literacy pubblicato da ACRL e tradotto da AIB nel 2016 offre numerosi spunti per ripensare le pratiche di IL superando approcci addestrativi o meramente didascalici bibliotecario-utente.
Sono numerose le forme in cui può articolarsi l’intervento del bibliotecario: seminari brevi, corsi curriculari o non curriculari con o senza CFU (a secondo di quanto definito dalle singole strutture dipartimentali)
Obiettivo del workshop è affrontare i nodi ancora irrisolti nelle pratiche di information literacy nelle università italiane cercando di individuare i punti di forza, le principali debolezze, le cause di queste ultime e le possibili soluzioni, prefigurando una strategia condivisa di azioni per il futuro.
Attività laboratoriale
Sarà attivato un focus group in cui saranno coinvolti tutt* i/le partecipant* in modo informale e conversazionale.
Temi proposti:
1) Information literacy: cosa si fa e come viene fatto, metodo usato e principali contenuti
A. Attività: corsi organizzati dalla biblioteca fuori dall’offerta curriculare, seminari agganciati a un insegnamento, interventi all’interno di una lezione, ecc;
B. Modalità: laboratorio, lezione frontale con esercitazioni, modulo elearning, altro
C. Contenuti: vengono illustrati fonti e strumenti? si parte da casi concreti di percorsi di ricerca e si lavora su questi? viene svolta una parte sulla formulazione della domanda e sul processo di ricerca? Altro?
2) Cosa non funziona e perché; Cosa funziona meglio e perché
3) Cosa si potrebbe ancora fare per sviluppare/migliorare quello che si fa
4) Cosa non si fa e perché (principali motivazioni rispetto alle difficoltà di mettere in atto azioni indirizzate a migliorare le competenze informative degli studenti).
5) Principali azioni per avviare un progetto di IL.
Eventualmente, a scelta dei partercipanti, ci si può dividere in gruppi omogenei per area territoriale o per affinità.
(1) cfr Lorcan Dempsey: “Technology Co-evolves with Organization and Behaviors” in: New roles for the road ahead. Essays commissioned for ACRL 75th anniversary, 2015 The Association of College & Research http://www.ala.org/acrl/sites/ala.org.acrl/files/content/publications/whitepapers/new_roles_75th.pdf
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