Repertorio degli OPAC e MAI

Al 31 dicembre 2005 gli OPAC italiani presenti nel database del MAI sono 849, suddivisi in 1068 sezioni di OPAC e 1131 interfacce. 96 OPAC in più rispetto al 2004.
Gli OPAC SBN sono 41, sette in piu’ rispetto allo scorso anno.
L’incremento è stato pari a al 12.7% (vedi tab. 1), un incremento costante durante gli ultimi anni.

Tabella 1. Crescita degli OPAC e delle connessioni al MAI nel corso del 2005

Totale OPAC italiani presenti in banca dati (2004) 753 (2005) 849 + 96 12.7%
Totale OPAC connessi (2004) 223 (2005) 248 + 25 11%

Gli OPAC connessi al metamotore Azalai risultano essere 248, 25 in più rispetto alle 223 di fine 2004. L’incremento delle connessioni, è stato pari al 11.4%.

Tabella 2. Crescita degli OPAC nel corso del 2005 per tipologia di biblioteche

     Tipologia       biblioteche  OPAC 2005 OPAC 2004 Incremento numerico Incremento in %
Pubbliche 342 307 + 35 + 11.4%
Statali 44 33 + 11 + 3.3%
Ecclesiastiche 86 71 + 15 + 21%
Scolastiche 102 78 + 24 + 30.7%
di Università 216 213 + 3 + 1.4%
di Ricerca 140 121 + 19 + 15%
altre biblioteche 184 145 + 39 + 26%

Nota alla tabella 2.: 849 OPAC non sono la somma degli OPAC totali di ciascuna tipologia, in quanto ciacun OPAC può appartenere a più categorie, varie possono essere le biblioteche che afferiscono ad un OPAC collettivo. Anche un OPAC singolo può appartenere a più categorie, per esempio un OPAC di una biblioteca ecclesiasticha di università. Per tale ragione non ha senso stilare le percentuali per ciascuna categoria.

Come da qualche anno, l’incremento maggiore, oltre il 30%, si è registrato nel settore delle biblioteche scolastiche che, si stanno organizzando in reti di biblioteche scolastiche e cataloghi collettivi.
Stabile l’aumento degli OPAC di biblioteche pubbliche che registrano un incremento del 11.4%.
Quasi nullo l’incremento degli OPAC di biblioteche di università, mentre invece come per lo scorso 2004 è aumentato il numero di OPAC degli enti di ricerca che, nele 2005 hanno raqggiunto 140 unità. Anche gli ecclesiastici sono cresciuti.

Da una lettura trasversale per livello geografico degli OPAC, abbiamo la seguente suddivisione degli 849 opac nelle cinque categorie relative alla loro copertura geografica (numero OPAC per copertura – numero OPAC connessi per copertura):

  • 1. OPAC nazionali/multiregionali (41 – 12)
  • 2. OPAC regionali (62 – 30)
  • 3. OPAC provinciali (93 – 46)
  • 4. OPAC comunali (640 – 159)
  • 5. OPAC extra-nazionali (13 – 1)

Permane la condizione di una massiccia presenza di OPAC di livello comunale, il che va in parte a scapito delle aggregazioni di OPAC collettivi in sistemi/servizio.

In tutto si registrano 1130 interfacce, di cui:

  • http: 1098 (connesse 248)
  • telnet: 22 (non connettibili)
  • Z39.50: 10.

Si conferma così la progressiva diminuzione (-8) delle connessioni telnet agli OPAC.
La connessione via gateway Z39.50-HTTP Cilea verso un server OPAC Z è considerata HTTP e non Z39.50. Attualmente sono stabilmente attive 2 connessioni Z39.50 via gateway: una connessione al MAI, ed un’altra ad un sistema specializzato. Sono stati fatti test con alcuni software Z39.50, ed altri sono in corso. Dal 2004 il Cilea ha allestito il servizio di gateway HTTP-Z39.50 che favorisce la connessione al MAI dei server OPAC che utilizzano questo protocollo.

Delle 851 interfacce non connesse si confermano le circa 50 che sono in stato di definizione (etichettate come “Under construction, ecc. “), oppure che hanno avuto precedenti esperienze di connessione (e per qualche ragione sono state sconnesse); le connessioni che hanno una buona speranza di essere connesse con interventi sul server OPAC sono in leggera crescita (circa 260). In questo gruppo poniamo oggi:

  • le interfacce che hanno visto cambiamenti di versioni di software precedentemente compatibili (alcuni software molto diffusi hanno cambiato versione nel 2005)
  • interfacce non immediatamente connettibili, in quanto versioni personalizzate di software connettibili
  • istallazioni OPAC che richiederebbero potenziamenti, in quanto compatibili ma non applicabili.

Segnaliamo a questo proposito l’utile funzione svolta dai sistemi specializzati i quali focalizzano l’interesse sulla connessione di un certo OPAC coinvolgendo lo sviluppatore OPAC che rende connettibile un primo caso, secondo modalità che potrebbero diffondersi se applicate alle altre istallazioni. Occorre però segnalare che la diffusione delle versioni compatibili con MAI richiede in generale tempo, oltre che risorse, dal lato OPAC.
Da questo punto di vista della nascita delle versioni, e più in generale dell’evoluzione dell’OPAC, nel 2005 eèstata proposta la strategia di potenziare il servizio di test ad uso degli sviluppatori OPAC interessati ai fini della compatibilità con MAI. A sette anni dall’inizio della sua attività, le nuove forme delle applicazioni OPAC che fossero progettate o andassero diffondendosi potrebbero richiedere una qualche maggiore flessibilità per conformarsi allo strumento MAI, nel rispetto comunque della salvaguardia del buon livello di indipendenza tra i sistemi dell’attuale architettura. Tutto ciò rientra nella più generale strategia di progressivo ampliamento delle possibilità dello strumento MAI, già applicata per esempio verso lo Z39.50. Le strategie graduali proposte potrebbero inoltre evitare che l’interesse nato verso il servizio MAI, assieme alla notevole diffusione raggiunta, vada indirettamente ad ostacolare il rinnovamento in remoto.
Delle 851 interfacce non connesse, più di 540 hanno (o hanno avuto) un motivo per non essere connesse: circa 290 non sono connesse perchè nel MAI si è provveduto a connettere cataloghi più ampi e più rappresentativi scegliendo interfacce più opportune e quindi si recuperano comunque le informazioni relative ai documenti posseduti da quei cataloghi. Di queste 290, è interessante notare che circa 260 appartengono a OPAC di livello comunale.
Circa 30 sono i cataloghi nazionali o metacataloghi che per criterio generale non connettiamo; i restanti 220 circa hanno problemi di compatibilità che possiamo riassumere in:

  • uso di javaScript in modo da impedire la navigazione
  • assenza di titolo
  • impossibilità ad incrociare le chiavi in AND
  • applicazione di adiacenza o troncamento o verifica dell’ordine dei termin
  • apertura di sessione di ricerca
  • non permettono la richiesta GET
  • impossibilità di ricercare per termini esatti nei campi titolo e autore

Rispetto all’anno 2004, circa 50 interfacce in più risultano non soddisfare queste richieste tecniche.

Continua l’ampliamento delle famiglie di OPAC attualmente connesse: quest’anno sono ben nove le famiglie che si sono aggiunte all’elenco dei software connessi. Alcune di queste sono state fatte dagli sviluppatori OPAC molto recentemente, ciò ha permesso di compiere alcune verifiche tecniche sulla compatibilità di nuove architetture implementate lato OPAC col modello Azalai.

In sostanza la percentuale media dei dati modificati (ci riferiamo anche ai dati delle connessioni) è pari al 35%.

Tabella 3. Modifiche in banca dati del MAI rispetto a OPAC, sezioni e interfacce.2004

dati al 12/01/2006 numero
modifiche nel 2005 OPAC della
OPAC: SEZIONI: INTERFACCE: OPAC: SEZIONI: IF: media delle regione
totali modificati totali modificate totali modificate % mod % mod % mod 3 modifiche sul totale
0 NAZIONALI 41 16 55 13 66 25 39% 24% 38% 34% 5%
1 PIEMONTE 37 11 44 12 45 23 30% 27% 51% 36% 4%
2 VALLE D’AOSTA 2 1 2 1 2 1 50% 50% 50% 50% 0%
3 LOMBARDIA 124 46 161 39 165 66 37% 24% 40% 34% 15%
4 TRENTINO ALTO ADIGE 17 2 18 1 18 5 12% 6% 28% 15% 2%
5 VENETO 67 44 78 39 84 49 66% 50% 58% 58% 8%
6 FRIULI VENEZIA GIULIA 33 11 44 5 45 14 33% 11% 31% 25% 4%
7 LIGURIA 15 4 17 2 18 5 27% 12% 28% 22% 2%
8 EMILIA ROMAGNA 42 15 68 22 73 55 36% 32% 75% 48% 5%
9 TOSCANA 226 19 267 15 282 66 8% 6% 23% 12% 26%
10 UMBRIA 11 1 12 1 13 6 9% 8% 46% 21% 1%
11 MARCHE 12 2 14 0 16 6 17% 0% 38% 18% 1%
12 LAZIO 97 28 129 37 145 53 29% 29% 37% 31% 11%
13 ABRUZZO 10 6 16 4 17 5 60% 25% 29% 38% 1%
14 MOLISE 8 3 12 3 12 6 38% 25% 50% 38% 1%
15 CAMPANIA 28 4 31 9 31 15 14% 29% 48% 31% 3%
16 PUGLIA 37 17 48 23 48 28 46% 48% 58% 51% 4%
17 BASILICATA 3 1 5 2 5 4 33% 40% 80% 51% 0%
18 CALABRIA 8 0 10 0 10 3 0% 0% 30% 10% 1%
19 SICILIA 25 11 28 11 28 14 44% 39% 50% 44% 3%
20 SARDEGNA 11 3 11 4 11 6 27% 36% 55% 39% 1%
854 245 1070 243 1134 455 31% 25% 45% 34% 5%
totali: media:
dati “modificati” solo nel corso del 2005
12,7% è la crescita 2005 degli OPAC (fascia OPAC)

Per il numero degli OPAC presenti per ciascuna Regione e relative connessioni alla metaricerca vedere la pagina delle Statistiche.

Rispetto alla scorso anno si è sanata la situazione in Trentito Alto Adige, che non aveva nessuna connessione.
Da una lettura più attenta notiamo che un incremento degli OPAC si è registrato nelle seguenti regioni: Lombardia, Veneto, Puglia e Piemonte. La Toscana continua ad essere la regione con numero maggiore di OPAC in assoluto, seguita solo dalla Lombardia, poi il Lazio e il Veneto.

Nel 2005 è stato realizzato un prototipo di mappa geografica che, per ogni comune italiano di una certa regione, indica la numerosità degli OPAC presenti, anche attraverso una scala d’intensità cromatica. L’elaborazione proposta, che si avvale di strumenti per l’analisi statistica, è in differita a partire da dati registrati in MAI ed opportunamente estratti.
Nel corso dei prossimi mesi gli elaborati, prodotti una tantum, verranno inseriti nelle pagine MAI e saranno disponibili per la libera consultazione da parte dell’utenza.

Nove sono i progetti MetaOPAC specializzati, sviluppati e funzionanti.
Biologia e Slavistica continuano nel consolidamento iniziato nel 2004, mentre MAIA per l’architettura ha subito una lieve regressione a causa di un periodo di mancata manutenzione da parte del gruppo preposto.
Procede lo sviluppo del prototipo MetaOPAC per le biblioteche scolastiche che ha registrato un buon incremento, con 10 nuove connessioni, molto probabilmente per effetto del progetto MIUR « Biblioteche nelle scuole » .

Tabella 4. MetaOPAC specializzati, connessioni e variazione rispetto al 2004

 

MAIA, specializzato architettura 57 (-2)
MAL, specializzato pubbliche lombarde 9 (0)
Aerospaziale 7 (+2)
Biologia 70 (+5)
Slavistica 33 (+4)
Consigli regionali 8 (+1)
Giurisprudenza “La Sapienza” 8 (+1)
MAISBPA, pubblica amministrazione 10 (+4)
MetaOPAC Scolastico, prototipo 33 (+10)

Accanto a questi sistemi ricordiamo “Azalai Lombardo”, come viene comunemente indicato il metasistema della Biblioteche Accademiche Lombarde.
Inoltre la libreria dei programmi MAI rende disponibile per l’utenza la richiamata a sottoselezioni di OPAC e relativa metaricerca, realizzando soluzioni MetaOPAC di cui può sfuggire a volte il riscontro. Un esempio delle realizzazioni note in uso è l'”Interrogazione cumulativa dei cataloghi” presso Università e Politecnico di Bari.
Per illustrare e pubblicizzare presso gli specialisti il MAISL e le problematiche ad esso collegate è stato prodotto un articolo su riviste nazionali, vedi bibliografia.

Nel 2005 si conferma la grande popolarità del MAI tra il pubblico di utilizzatori.
Le chiamate totali dalle tre interfacce hanno raggiunto 2.307.000 interrogazioni, non un numero molto maggiore rispetto al precedente anno, in quanto vi sono state nemmeno 50.000 chiamate in più rispetto al 2004. Questo potrebbe significare il MAI – dopo sei anni – è divenuto uno strumento noto a diverse fasce di utilizzatori e che si tratta ormai di un prodotto consolidato entrato nella quotidianità di molti utenti. La media anche per il 2005, ha superato i 6.000 accessi giornalieri, dato attestato anche a livello di “moda”.
Agosto è stato l’unico mese che ha registrato solo 3.000 interrogazioni giornaliere, come per il 2004.
Gli accessi mensili alle tre Metainterfacce hanno raggiunto nel 2005 una media mensile di 192.000 chiamate, numero sicuramente molto alto, ma non preoccupante rispetto agli anni precedenti.
A causa del fatto che durante gli anni passati si era registrata una crescita di 20.000 chiamate medie mensili ogni anno, tale fenomeno ci ha in qualche nodo indotto a individuare, nel corso del 2005, nuove strategie per trovare alternative che consentissero di “limitare” il carico d chiamate che si concentrava verso gli OPAC connessi, carico critico soprattutto in certe fasce orarie giornaliere. In pratica nel 2005 gli aumenti medi mensili sono stati solo di 4.000 chiamate, e questo se da una parte sta a significare che lo strumento non è più una novità, dall’altra può voler dire che le strategie messe in atto per soddisfare e limitare il carico massiccio del servizio (potenziamento webfarm), carico dovuto soprattutto all’interrogazione globale, ha reso lo strumento più efficace, risolvendo le risposte improduttive dovute al sovraccarico, ed il reiterarsi conseguente della stessa richiesta da parte dell’utente. A favore di questa considerazione è il meccanismo stesso della webfarm, che, all’occorrenza, ridirige la chiamata verso un server della webfarm meno carico.

Da una lettura più accurata dei dati statistici ci accorgiamo inoltre che gli accessi totali nel corso del 2004 suddivisi per strumento sono stati:

  • per la globale 1.640.000, con una media mensile di 136.500 chiamate che gravano così su “tutti” gli OPAC connessi (i 248 allo stato attuale);
  • per la regionale 307.000, con una media mensile di 25.500 chiamate;
  • per la selettiva 360.000, con una media mensile di 30.000 chiamate.

Come per gli anni precedenti, dai dati si evince chiaramente una netta preferenza da parte degli utenti per la ricerca tramite dell’interfaccia “globale”, infatti è su questa interfaccia che si sono diretti tutti i 60.000 aumenti negli accessi del 2005. Oltre il 70% delle ricerche parte dalla “interfaccia globale”, dato leggermente superiore rispetto al 2004. Identici più o meno al 2004 anche i dati per le altre due interfacce. La “ricerca per regione” è effettuata per solo il 13.5% delle interrogazioni, mentre dalla “ricerca selettiva” la quale offrirebbe maggiori possibilità di selezionare gli OPAC a vantaggio del risultato finale, provengono solo il 16%.I sistemi specializzati sono rivolti ad un’utenza di per sé contenuta, e le richieste sono conteggiate solitamente assieme alla ricerca regionale, considerata la più affine. Da segnalare però due casi, tra l’altro i due sistemi attivi da più tempo: MAL, specializzato per le pubbliche lombarde, si è attestato su una media di 2.000 richieste mensili, e MAIA, specializzato per l’architettura, attestato intorno a 600. Di difficile scorporo il dato relativo al sistema delle Biblioteche Accademiche Lombarde, originariamente il primo prototipo di Azalai attivo dal 1997, che stimiamo intorno a 5.000 richieste mensili.Dal punto di vista dei miglioramenti alle librerie dei programmi, Paola Rossi e Daniela Dragone, hanno avviato la realizzazione dell’applicazione che gestisce il data base MAI su software Open Source “LAMP” (Linux come sistema operativo, Apache come web server, MySQL come gestore della banca dati, e PHP come linguaggio applicativo). Quest’attività di porting verrà conclusa nei prossimi mesi. L’implementazione valida ancora allo stato attuale (Microsoft SQL Server 7 e linguaggio Asp, su Windows NT con Internet Information Server) è attiva dal 2001, dopo aver subito in quell’anno analogo trasferimento di porting dall’ambiente precedente Informix. La webfarm, cioè la soluzione tecnica applicata nel corso del 2003 per implementare la metaricerca, ha visto un consolidamento con l’introduzione, distanziata nel corso dell’anno, di due ulteriori unità. Dal 2005 sono inoltre disponibili in linea le statistiche cumulative della webfarm.Nel Repertorio delle liste alfabetiche disponibili via Internet di periodici posseduti da biblioteche italiane (OPAC2) sono raccolte, alla data del 31 dicembre 2005, le liste alfabetiche (attualmente 120, nel 2004 erano 161) di periodici messe a disposizione via web dalle biblioteche italiane (attualmente 107, nel 2004 erano 143) ma che non si configurano come veri e propri cataloghi interrogabili.
Siregistra, come previsto, un netto calo su questo fronte e il servizio appare poco consultato.
Fino a 1999-02-07 il presente repertorio comprendeva anche liste di fascicoli doppi, poi eliminate integrandole nell’apposito repertorio di Scambi e doni tra biblioteche curato da Fabio Valenziano per la Virtual library del CILEA.Questo genere di strumenti (liste), che non si configurano come veri e propri cataloghi interrogabili, sta registrando da qualche anno un decremento crescente, con nascite zero e numerose cessazioni.

Dal 2002 non è più presente sul sito di OPAC italiani la sezione che raccoglieva le liste, disponibili via Internet, di risorse elettroniche su CD-ROM ad accesso locale possedute da biblioteche italiane (OPAC3) in quanto ferma e non più aggiornata alla data del 21 marzo 2001 con 72.

Liste di periodici e di CD-ROM

Durante il 2005 a livello organizzativo si è proceduto ad un riassetto generale ed una riorganizzazione dei flussi di lavoro. Attualmente lo staff è composto da circa 30 redattori. Due dei vecchi redattori sono stati dedicati alla formazione e assistenza online dei nuovi redattori. Abbiamo avuto un potenziamento in redazione grazie alle nuove leve che abbiamo affiancato in regioni deboli. Alcuni nuovi redattori hanno consolidato le loro competenze in modo da aiutare notevolmente il logico processo evolutivo del lavoro redazionale in opac italiani.

Rapporto a cura di Antonella De Robbio