Premio Abenante 2021 – Verbale vincitori

Premio Maria A. Abenante 2021

2. edizione

La 2. edizione del Premio Maria A. Abenante, del quale oggi viene proclamato il vincitore, è stata bandita dall’Associazione italiana biblioteche per ricordare l’umanità, la generosità, la dedizione e la professionalità di Maria Antonietta Abenante. Attraverso la premiazione di un progetto avente la finalità di promuovere l’inclusione nelle sue diverse declinazioni crediamo di onorare le qualità etiche e professionali di una Collega, meglio di una persona, che ha fatto dell’inclusione uno degli impegni costanti della sua azione.

Nel bando si richiedeva che i progetti facessero riferimento ad attività e servizi innovativi, svolti nell’ambito di biblioteche di qualunque natura e tipologia, finalizzati a valorizzarne il ruolo sociale e culturale e la dimensione inclusiva. I progetti candidati entro la scadenza indicata dal bando, ossia il 31 ottobre 2021, sono stati 10.

Biblioteca On-line. Per una biblioteca smart e più social Biblioteca comunale di Santa Margherita Ligure (GE)
La parola ai giurati: i detenuti scelgono i vincitori di “Storie da musei, archivi e biblioteche”, il concorso di scrittura e fotografia ideato dall’AIB Marche Lorenzo Sabbatini, Silvia Seracini
Nel frattempo…un libro: sostieni le librerie indipendenti, acquista un libro per le biblioteche delle carceri di Firenze e Prato Silvia Bruni
Storie di libri e palazzi: itinerari fra le biblioteche di Unife Cristina Baldi, Paola Iannucci
Due esperienze per i giovani e l’ambiente Gisella Menichelli
Pagine in libertà, letture di qualità Elena Mastretta
Fondo Menotti-Bianchi alla Biblioteca nazionale di Bari Debora Virgintino
Biblioteche Presìdi di pace Biblioteca comunale di Sovizzo, Rete delle biblioteche vicentine
BiblioVerifica OLYMPICS, giochiamo contro la disinformazione BiblioVolontari – Damiano Orru’
Scuola italiana in piazza Scuola italiana in piazza

 

La Commissione, costituita da Milena Tancredi (Presidente), Agnese Cargini, Piero Cavaleri, Madel Crasta, Franco Neri, Vittorio Ponzani e Paul Gabriele Weston ha esaminato i progetti pervenuti, alcuni dei quali completamente aderenti alle finalità del Premio e con un’alta qualità etica delle iniziative. La valutazione ha considerato cinque indicatori: Adesione al bando, Innovatività, Analisi del contesto, Analisi dei soggetti e degli strumenti, Durata nel tempo. Un ulteriore fattore, egualmente significativo ai fini della valutazione, è costituito dai meriti speciali che ad un progetto potevano essere riconosciuti a motivo delle condizioni nelle quali l’iniziativa andava a collocarsi e dei risultati conseguiti.

Dopo ampia discussione, la Giuria ha unanimemente selezionato quattro progetti, tra i quali scegliere il progetto vincitore.

Il 2. posto a parimerito è stato assegnato ai 3 progetti:

  • BiblioVerifica OLYMPICS, giochiamo contro la disinformazione

Non c’è dubbio che la disinformazione, in parte dovuta alla incapacità degli utenti del web di impostare correttamente le proprie ricerche, ma ancor più per la strategia perseguita da un gran numero di soggetti riconducibili ad ideologie politiche, religiose, filosofiche, scientifiche (o sarebbe meglio dire pseudoscientifiche) assai variegate, abbia rappresentato negli anni un pericoloso ostacolo alla capacità dei singoli di valutare consapevolmente i contenuti del web e di utilizzare le informazioni nel modo più corretto per orientare le proprie scelte.
Se l’ambito di applicazione del progetto BiblioVerifica OLYMPICS presentato da Damiano Orru’ per conto della Biblioteca “Vilfredo Pareto” dell’Università di Tor Vergata di Roma non è particolarmente innovativo, certamente lo è il modo in cui si adopera a stimolare negli utenti un atteggiamento di piena consapevolezza, fornendo loro gli strumenti logici e documentali per combattere il fenomeno. In questo senso le finalità del progetto rientrano nella dimensione dell’inclusione espressamente richiesta dal bando del Premio intitolato a Maria Antonietta Abenante.
BiblioVerifica propone, infatti, a tutti i cittadini una piattaforma di “autovalutazione informatizzata” su temi che nel corso degli anni (dal 2018 ad oggi) sono stati di scottante attualità. Tale autovalutazione prende forma di un gioco-competizione nel corso del quale qualunque partecipante può cimentarsi nel rispondere in un tempo definito ad una serie di quiz, ricevendo al termine in tempo reale un feedback via blog e via email. La descrizione dei contenuti su cui vertono i 100 quiz è disponibile e scaricabile per consentire di riscontrare la validità delle risposte e di conoscere le fonti per ciascun quiz.
Ricorrere al gaming per combattere la disinformazione tramite l’information literacy, la media literacy e la data literacy è senz’altro un’idea originale e convincente, come dimostra il numero crescente di partecipanti che annualmente la piattaforma WordPress registra. Si è infatti passati dai 1.044 tentativi di risposta nel 2018 ai 21.609 tentativi del 2020 (per il 2021 le statistiche si fermano ai primi 20 giorni di competizione).
Nel corso degli anni BiblioVerifica è stato presentato in numerose occasioni pubbliche e descritto in articoli apparsi su autorevoli riviste. Infine, BiblioVerifica promuove una pratica di ricerca di dati e informazioni che applica le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” promosso dall’IFLA per agevolare l’accesso all’informazione responsabile attraverso la condivisione di strategie di verifica, di strumenti di ricerca e di fonti attendibili a livello nazionale e internazionale.

  • Storie di libri e palazzi: itinerari fra le biblioteche di Unife

Organizzato dall’Università di Ferrara, è un progetto iniziato nel 2017 ma ancora in corso, inserito nelle attività di tutela e valorizzazione delle collezioni storiche del Sistema bibliotecario di ateneo. Il progetto consiste in un itinerario turistico-culturale permanente, inaugurato nel 2018, che permette di scoprire il patrimonio storico-architettonico dell’Università di Ferrara, la storia e le peculiarità delle biblioteche con sede in questi edifici; le collezioni librarie antiche e di pregio delle biblioteche, con volumi a partire dal XVI sec. L’itinerario include anche il Sistema museale di ateneo, la cui sede è ospitata in un palazzo storico del ‘400, Orto Botanico, l’Erbario e una Farmacia del XVIII sec. Il percorso è delineato da totem con testi in italiano e inglese collocati nelle sedi ed è pensato per favorire l’inclusione di tutti i pubblici. Infatti, per agevolare l’utenza con disabilità sono stati realizzati numerosi video nella Lingua Italiana dei Segni (LIS), arricchiti da un’ampia selezione di immagini. La traduzione in LIS è accompagnata da sottotitoli e da una voce narrante, per ampliare le possibilità di fruizione; sul sito del progetto è indicato il grado di accessibilità dei palazzi. Il pubblico con disabilità visive può fruire del percorso grazie a sensori con tecnologia NFC disposti sui totem, che permettono di ascoltare audio informativi da dispositivi mobili tramite l’app gratuita MIX-AR eXperience.
Hanno partecipato al progetto gli studenti di un liceo scientifico che sono stati formati sugli strumenti di ricerca bibliografica, i bibliotecari che hanno curato i testi sulle biblioteche e sulle collezioni librarie, i docenti dell’Ateneo competenti per le specifiche materie per la revisione finale dei contenuti.
Il progetto, presentato da Cristina Baldi e Paola Iannucci, è senz’altro aderente ai requisiti e alle finalità del Premio e, pur non essendo particolarmente innovativo negli obiettivi, risulta tuttavia di grande interesse per le modalità adottate e per gli strumenti a supporto delle svariate attività.

  • La parola ai giurati: i detenuti scelgono i vincitori di “Storie da musei, archivi e biblioteche”, il concorso di scrittura e fotografia ideato dall’AIB Marche

Il progetto posto all’interno di un contesto ben individuato, ha il merito di aver coinvolto le istituzioni culturali a tutto tondo del territorio marchigiano, valorizzando in particolar modo la funzione del MAB, insieme alla Regione Marche, al Garante dei diritti della persona e all’associazionismo locale. Il coordinamento ben saldo ha permesso di arrivare, nel 2021, alla decima edizione dell’iniziativa che negli anni ha saputo reinventarsi modificando modalità di coinvolgimento dei detenuti e dei partecipanti al concorso, ottenendo l’indiscutibile risultato della valorizzazione del patrimonio culturale. Negli anni sono stati coinvolti 1118 partecipanti che hanno prodotto più di 2100 elaborati tra racconti, foto, podcast, etc.
Il coinvolgimento dei 14 detenuti come concorrenti di Storie da musei, archivi e biblioteche e poi come giudici di secondo livello è frutto del progetto Sistema bibliotecario carcerario regionale Marche (SBCR), avviato nel 2012 e sostenuto dalla legge regionale 28/08, della collaborazione con i Servizi Sociali della Regione Marche, con le attività del Garante e della Conferenza regionale Volontariato Giustizia delle Marche (CRVG).
La candidatura presentata da Silvia Seracini e Lorenzo Sabbatini è certamente meritevole di nota, non tanto per il carattere innovativo, quanto per la durata dell’iniziativa e per la capacità di fare rete sia nel contesto MAB che in un contesto socio-culturale regionale più ampio.

Il progetto vincitore della 2. edizione del Premio Maria A. Abenante, al quale verranno assegnate la targa e la stampa del manifesto del premio personalizzata ed incorniciata, è:

  • La Scuola italiana in piazza, con la seguente motivazione:

La “Scuola Italiana in Piazza” è un’associazione di promozione sociale che offre percorsi di apprendimento della lingua italiana per giovani e adulti stranieri, in una prospettiva interculturale e intergenerazionale, nella città di Reggio Calabria. Questa esperienza, iniziata nel 2019 da un’idea di Giorgio Furfaro, persegue la finalità del premio di promuovere l’inclusione nelle sue diverse declinazioni, dall’inclusione al recupero sociale di persone con varie forme di disagio. Anche il luogo nel quale si svolgono le attività del progetto è caratterizzato dall’esigenza di riqualificare un’area urbana rischiosa. Vari gli spazi utilizzati dalle piazze ad una piccola biblioteca diffusa a carattere internazionale, dedicata a Umberto Zanotti Bianco, che è stata inserita nella rete delle free little library già presenti in città. L’obiettivo del progetto è coinvolgere tutto il territorio utilizzando l’inclusione linguistica e sociale degli stranieri nella comunità ospitante. Con i volontari del programma nazionale Nati per leggere e il progetto “Mamma lingua. Storie per tutti, nessuno escluso” c’è stato il coinvolgimento delle famiglie e insieme a “La biblioteca dei ragazzi e delle ragazze”, hanno partecipato al Bibliopride edizione 2020 con “Teatro di carta, parole in gioco” evento che ha valorizzato la lettura animata e il gioco all’interno del contesto urbano. Con l’Archivio diocesano è stato condotto un seminario per l’Università di Messina dal titolo “Plurilinguismo e scuola in archivio” basato su un laboratorio di traduzione di alcuni documenti storici da parte di famiglie straniere.
Un progetto che vede coinvolti enti pubblici e privati, dall’università all’associazionismo e nella promozione della lettura le biblioteche, nato in un momento di grande difficoltà pandemica e diventato un punto di assoluto riferimento per il territorio, ottenendo risultati tangibili.

 

La Giuria del Premio Maria A. Abenante 2021

Milena Tancredi (Presidente), Agnese Cargini, Piero Cavaleri, Madel Crasta, Franco Neri, Vittorio Ponzani, Paul Gabriele Weston

13 dicembre 2021