61. Congresso nazionale 2021

Per il 61. Congresso nazionale in programma online il 25 e 36 novembre, l’Associazione italiana biblioteche dedica il suo 61° Congresso al tema della professione dei bibliotecari con interventi riguardanti, da un lato, l’evoluzione dei contenuti e delle metodologie professionali, che a livello internazionale, europeo e nazionale ha portato alla produzione e alla codifica di principi, standard e modelli formativi in continua evoluzione e, dall’altro, le criticità poste dal quadro istituzionale e organizzativo entro cui i bibliotecari operano e da un mercato del lavoro che in Italia appare poco coerente con le elevate competenze riconosciute come necessarie a rispondere alle aspettative sociali connesse al servizio bibliotecario.

Bibliotecari, il lavoro più bello del mondo. Anche in Italia?

 

25-26 novembre 2021

Online dalla pagina YouTube AIB

 

Nel 90° anno dalla fondazione, l’Associazione italiana biblioteche dedica il suo 61° Congresso al tema della professione dei bibliotecari con interventi riguardanti, da un lato, l’evoluzione dei contenuti e delle metodologie professionali, che a livello internazionale, europeo e nazionale ha portato alla produzione e alla codifica di principi, standard e modelli formativi in continua evoluzione e, dall’altro, le criticità poste dal quadro istituzionale e organizzativo entro cui i bibliotecari operano e da un mercato del lavoro che in Italia appare poco coerente con le elevate competenze riconosciute come necessarie a rispondere alle aspettative sociali connesse al servizio bibliotecario. Ci si soffermerà inoltre, anche mediante un confronto con l’esperienza di altre nazioni, sulle opportunità formative e sul sistema della formazione dei bibliotecari e sul ruolo delle associazioni professionali per l’acquisizione, l’attestazione e lo sviluppo di competenze adeguate al servizio pubblico delle biblioteche.
Il Congresso verrà trasmesso in streaming dalla pagina Facebook e YouTube AIB

Comitato scientifico

Comitato scientifico

Alberto Petrucciani (Presidente), coordinatore Comitato scientifico per la Biblioteca e l’Archivio
Simonetta Buttò, componente del Collegio dei probiviri
Lorenzo Baldacchini, componente Commissione nazionale biblioteche speciali, archivi e biblioteche d’autore
Chiara Faggiolani, componente Commissione nazionale biblioteche pubbliche, direttore AIB studi
Matilde Fontanin, componente dell’Osservatorio formazione
Vittorio Ponzani, vice presidente nazionale
Serafina Spinelli, coordinatore della Commissione nazionale Biblioteche di università e ricerca
Francesca Cadeddu (Segretario), segretario generale e componente Osservatorio lavoro e professione

Segreteria organizzativa

Segreteria nazionale AIB
Tel. 06.4463532 – Fax 06.4441139 – e-mail: segreteria(at)aib.it

Patrocini

ANCI – Associazione nazionale comuni italiani

AIE – Associazione italiana editori

Ali – Associazione librai italiani

ANAI – Associazione nazionale archivistica italiana

Forum del libro

Programma

Abstract

Considerazioni sul percorso formativo e auto-formativo, tra laurea triennale, laurea magistrale, e oltre (Scuola di specializzazione, ex SSAB; master, dottorato). Una formazione che potremmo definire metadisciplinare, oltre che interdisciplinare, essendo volta non solo all’acquisizione di competenze specifiche, ma anche al consolidamento di una consapevolezza critica rispetto a fonti, policy di accesso, valutazione, ecc. Consapevolezza che, a loro volta, i bibliotecari trasmetteranno agli utenti. È pertanto sempre più necessario curare l’identità culturale dei futuri bibliotecari, affinché possano arricchirsi e arricchire, rinforzando un’identità che si muove tra “arti e mestieri”.

 

In questa esposizione si discute sulle sfide che incoraggiano il cambiamento del curriculum nei dipartimenti/scuole universitarie europee che offrono programmi nel ampio campo della scienza dell’informazione (biblioteconomia, scienza archivistica, documentazione, scienza dell’informazione, humanistica digitale, economia dell’informazione, etc.). L’accento è posto sui cambiamenti nell’ambiente che hanno portato all’ubiquità delle informazioni nella vita umana e nel lavoro, portando con sé conseguenze sia positive che negative. In che modo la trasformazione digitale influisce sulla formazione dei futuri bibliotecari e di altri specialisti dell’informazione? Quali sono le tendenze amministrative e gestionali nelle università europee e come si adattano i programi del biblioteconomia, informatologia, documentazione negli studi universitari dei relativi dipartimenti/scuole? In che misura la convergenza delle discipline ha influito sulla fattibilità dei programmi di formazione dei bibliotecari e quali sono gli approcci nei paesi europei che non dispongono di un sistema consolidato di formazione accademica? Infine, si cercherà di individuare possibili scenari futuri nel campo della formazione universitaria dei bibliotecari.

A sette anni dalla sua pubblicazione è stata avviata la revisione della norma UNI sulla figura professionale del bibliotecario. E’ ovviamente diverso il contesto generale, professionale, normativo e da quest’anno anche i contenuti dello Statuto dell’AIB. La relazione esamina gli elementi del contesto e delinea le caratteristiche principali e le novità del lavoro avviato in UNI.

La deontologia professionale è un tema poco presente nella biblioteconomia italiana, sia a livello teorico (pubblicazioni, convegni, formazione sia  universitaria che professionale, discussioni nelle mailing list e nei social media) che pratico (dove la sfera dell’etica professionale viene spesso  confusa con quella della morale personale o con quelle del diritto, della politica, della religione o dell’emotività). È un peccato, perché la  consapevolezza deontologica è una delle principali differenze fra un mestiere e una professione, ma anche perché la riflessione deontologica non è un  lusso astratto, bensì uno strumento estremamente concreto per affrontare anche problemi di grande attualità e interesse sociale, come ad esempio la  pandemia, la sostenibilità, il copyright e la privacy.

Negli ultimi anni i termini dati e metadati sono largamente usati anche nella nostra letteratura professionale. L’intervento cerca di offrire elementi per una discussione sul ruolo che questi termini hanno nella definizione dei servizi delle biblioteche e della professione del bibliotecario. Tra gli elementi proposti: l’uso delle tecnologie legate all’Intelligenza artificiale per il controllo bibliografico; iniziative di formazione innovative; soluzioni provenienti da fornitori commerciali; dibattiti in corso nelle comunità professionali dei bibliotecari. Il contesto dell’intervento è l’insieme dei cambiamenti in corso noto con l’espressione trasformazione digitale dove la tecnologia offre tra le altre cose la possibilità di trattare e memorizzare rilevanti quantità di dati di tutti i tipi (compresa la “registrazione” di gran parte delle attività che facciamo in rete).

La formazione non è una cosa che “si fa”, ma un atteggiamento che modella (dà forma) ogni aspetto dell’attività lavorativa: spetta al professionista prendere il timone e decidere come e in che direzione andare. Questo il messaggio chiave delle Linee guida IFLA per lo sviluppo professionale continuo, che delineano un universo dove operano cinque attori: la/il professionista (chi apprende); il datore di lavoro; le associazioni professionali; le università che preparano i professionisti; i fornitori di formazione professionale continua.
Anche le linee guida sono incluse in questo processo continuo, infatti sono state discusse al recente IFLA WLIC2021 alla luce della pandemia che ha modificato la professione, oltre che il ruolo dell’apprendimento a distanza. Lo Standing Committee IFLA CPDWL ha iniziato una revisione che vuole tenere conto anche di questi aspetti.
In che direzione vanno le linee guida e come i loro principi risuonino nella situazione italiana sono le principali riflessioni oggetto di questo intervento, che auspica di raccogliere osservazioni da portare al gruppo di lavoro per la revisione delle Linee guida.

Decenni di definizioni, standard e studi testimoniano che l’Information Literacy è un concetto sicuramente strategico in seno alla cosiddetta “società dell’informazione”, ma complesso e mutevole, robusto e poliedrico insieme, la cui identità va letta sempre in relazione con le altre competenze chiave del XXI secolo. Muovendo dalla macroanalisi delle risposte all’indagine sulle attività di information literacy nelle biblioteche italiane promossa dall’AIB nel 2021, l’intervento delinea una serie di linee di azione utili a sviluppare il discorso in maniera propositiva, perché si colga il potenziale democratico e trasformativo del porre la IL al cuore della mission delle biblioteche.

Il progressivo interesse dell’Europa nei confronti delle professioni culturali è documentato dalla serie di iniziative promosse negli ultimi anni.  In questo breve intervento si intende sommariamente illustrare il percorso che dal Report di Voice of CultureSkills, training & knowledge transfer in cultural heritage, del 2017 ai principi ispiratori dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale (2018) fino al lavoro condotto nell’ambito del gruppo OMC Fostering cooperation in the European Union on skills, training and knowledge transfer in cultural heritage professions, (2019) ha condotto al progetto  Charter  Cultural Heritage Actions to Refine Training and Roles (gennaio 2021 – dicembre 2024) finanziato nell’ambito del programma Erasmus+. Il progetto è finalizzato a sviluppare una strategia condivisa di ampio respiro per le professioni del patrimonio culturale in grado di raccordare l’intera filiera: profili, formazione e occupazione (www.charter-alliance.eu).
È promosso da un consorzio guidato dall’Università di Barcellona e composto da 21 partner effettivi e 7 affiliati (tra Regioni, Università istituzioni governative e reti transnazionali) provenienti da 14 paesi dell’Unione Europea, cui si aggiungono 19 partner.
Il progetto di cui la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali è partner effettivo è giunto alla conclusione del primo anno ed è stato pubblicato il primo report, A new landscape for heritage professions – preliminary findings.

25/11/2021 09:00
26/11/2021 09:00