Conservare il Novecento: i colori del libro, Convegno nazionale, Ferrara, Salone internazionale dell'arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali, 8 aprile 2005: atti. A cura di Giuliana Zagra. Roma: AIB, 2006. 96 p. 88-7812-180-0
Dopo I vestiti del libro parliamo ora dei suoi colori.
L’accento sembrerebbe porsi ancora una volta sugli aspetti este-riori ed esterni del libro novecentesco, a partire, come fu per l’anno precedente, dalle copertine.
In effetti il sottotitolo con cui è stato connotato nel 2005 il sesto incontro di “Conservare il Novecento: I colori del libro”, fa ricorso alla figura retorica della metonimia (il contenuto per il contenitore, l’astratto per il concreto), alludendo al singolare processo che si è realizzato, nel corso dei primi decenni del secolo scorso, nell’ambito della letteratura così detta di consumo: il colore delle copertine è trasmigrato direttamente nel contenuto del libro, lo ha delimitato all’interno di un genere, lo ha nominato in via definitiva e in qualche modo ne ha sancito la diffusione e il successo: il libro giallo, il romanzo rosa, il noir.
Ci sono oggi due nuove parole d’ordine con cui declinare l’attività di tutela: manutenzione e prevenzione, intorno ad esse è necessario organizzare progetti, mobilitare risorse, delineare competenze.