Paola Ferrari. Abbreviazioni, acronimi e simboli. Roma: AIB, 1996. 12 p.
Donatella Gentili. Cataloghi di biblioteche e cataloghi collettivi italiani in Internet. Roma: AIB, 1996. 15 p.
Paola De Castro Pietrangeli. Come creare gli indici di una pubblicazione con l’ausilio del personal computer. Roma: AIB, 1996. 8 p.
Simonetta Buttò, Franco Toni. Consigli pratici per allestire una mostra bibliografica. Roma: AIB, 1996. 7 p.
Evelina Ceccato. Consigli pratici per l’attivazione di un servizio di fornitura di documenti in biblioteca. Roma: AIB, 2001. 19 p.
Indice del volume
1. I servizi per il recupero dei documenti
2. Definizioni
3. Vantaggi dei servizi di accesso ai documenti
4. Fattori che conducono a un inevitabile incremento della domanda di servizi di accesso ai documenti
5. Attivazione di un servizio di prestito interbibliotecario e di fornitura di documenti
5.1 Personale addetto
5.2 Destinatari del servizio
5.3 Orari del servizio
5.4 Procedure
5.4.1 Richiedere un documento tramite ILL e DD
5.4.2. Ricevere una richiesta ILL e DD
5.5 Modulistica
5.6 Tariffazione e modalità di riscossione
5.6.1 Punti di discussione
5.6.2. Modalità di pagamento delle biblioteche
Bibliografia e note
Maurella Della Seta. Consigli pratici per l’utilizzazione di Internet in biblioteca. Roma: AIB, 1995. 5 .
Come si può utilizzare Internet all’interno della biblioteca
«Il collegamento in rete è ormai uno strumento informativo di notevole importanza all’interno della biblioteca in quanto rappresenta un ulteriore mezzo di diffusione e di accesso all’informazione e ai documenti. La diffusione delle tecnologie dell’informazione all’interno della società ha, infatti, modficiato il ruolo della biblioteca che non rappresenta più soltanto il luogo di conservazione e deposito dei documenti, ma il centro di accesso all’informazione, ovunque risieda materialmente e su ualunque tipo di supporto sia memorizzata.
In questo senso anche il bibliotecario ha dovuto rivedere il suo ruolo professionale alla luce delle nuove possibilità offerte dalla tecnologia elettronica ed assumere sempre più la funzione di intermediario dell’informazione, nel senso di assistenza alla propria utenza nell’identificazione dell’informazione rilevante e nell’accesso ad essa.»
Paola De Castro Pietrangeli. I codici ISSN, ISBN e EAN e altre informazioni utili per chi pubblica. Roma: AIB, 1995. 9 p.
La nota spiega cosa sono, a cosa servono, a chi vanno richiesti e in quale posizione devono apparire nella pubblicazione l’ISSN (International Standard Serial Number), l’ISBN (International Standard Book Number) e l’EAN (European Article Number).
Paola De Castro, Sandra Salinetti. Il rapporto tecnico: consigli utili per una corretta presentazione. Roma: AIB, 2002. 20 p. ISBN 88-7812-104- 5
Indice
Introduzione
Che cos’è un rapporto tecnico e come si presenta
Quali elementi caratterizzano un rapporto
Come si organizza un rapporto
Come si revisiona un rapporto
Considerazioni finali
Riferimenti bibliografici e note
Paola Ferrari. Il riassunto analitico. Roma: AIB, 1995. 9 p.
Dall’Introduzione
«La formulazione della presente nota informativa nasce dalla frequente constatazione della mancanza di riassunti analitici nelle riviste italiane relative alla scienza dell’informazione, laddove, invece, nelle pubblicazioni di carattere scientifico e in quelle straniere la sua presenza è pressocché regolare. Questa differenza si può far risalire alle iniziative prese, nell’ambito dell’informazione scientifica, dall’UNESCO negli anni ’60. Esse furono, infatti, finalizzate allo studio dei diverisi aspetti dell’informazione scientifica per far fronte al fenomeno (così allora definito) dell’esplosione delle informazioni, e per trovare soluzioni adeguate a coordinare le diverse iniziative del settore.
L’obiettivo era quello di ottenere un migliore controllo bibliografcio e, di conseguenza, fornire una migliore accessibilità ai documenti. Si arrivò dunque, nel 1960, all’elaborazione di un Code du bon usage en matière publications scientifiques largamente diffuso che, tra l’altro, allegava una guida per la redazione dei riassunti d’autore. […]
L’intento di questa nota informativa consiste perciò nel voler sensibilizzare gli editori, e di conseguenza gli auotri di articoli di carattere biblioteconomico e documentalistico, responsabili primari del trasferimento delle informazioni, alla formulazione dei suddetti riassunti analitici».
Adriana Dracos. Il sistema MEDLARS e i suoi archivi. Roma: AIB, 1995. 5 p.
Il sistema MEDLARS
«Il Medlars acronimo di Medical Literature Analysis Retrieval System è un insieme di basi dati bibliografiche e banche dati fattuali ad indirizzo biomedico in senso lato, prodotte e/o gestite dalla national Library of Medicine (NLM) di Bethesda (USA) ed interrogabili on line.
Fanno parte di MEDLARS circa una trentina di archivi ed altri ne vengono continuamente aggiunti per seguire l’evoluzione delle conoscenze nei settori scientifici pertinenti.»
Zanetta Pistelli, Antonio Zanon. La catalogazione delle tesi. Roma: AIB, 2002. 24 p. ISBN 88-7812-098-7
Indice
1. Introduzione
2. La descrizione delle tesi
2.1 Area 1. Titolo e indicazioni di responsabilità
2.1.1 Trattamento del nome dell’università
2.1.2 Formulazione “Tesi di laurea”
2.1.3 Formulazioni di responsabilità
2.2 Area 4. Area della pubblicazione, distribuzione, etc.
2.3 Area 5. Descrizione fisica
2.4 Area 7. Note
3. Accessi per autore
3.1 Nome dell’università impiegato come accesso per autore
4. Accessi semantici
5. Altri accessi
Linee guida riassuntive
Esempi di registrazione bibliografica
Bibliografia e note
Daniela Luzi. La letteratura grigia su Internet: alcuni suggerimenti per la ricerca. Roma: AIB, 2002. 18 p. ISBN 88-7812-103-7
Indice
1. Introduzione
2. L’organizzazione delle informazioni
3. Fasi della ricerca
3.1. Scopo della ricerca
3.2. Preconoscenze
3.3. Punti di accesso all’informazione
3.4. Dove ricercare
3.5. Scelta dello strumento di ricerca
3.6. Strategia di ricerca
3.7. Verifica dei risultati
4. La ricerca di informazioni strutturate
5. La ricerca di informazioni non strutturate
5.1. Motori di ricerca per termini
5.2. Indici sistematici
5.3. Navigazione “libera”
6. Fonti informative strutturate
6.1. Basi di dati commerciali
6.1.1. Basi di dati specializzate sulla LG
6.1.1.1. Vantaggi
6.1.1.2. Quando utilizzarle
6.1.1.3. Punti di accesso
6.1.2. Basi di dati di letteratura convenzionale e di LG
6.1.2.1. Vantaggi
6.1.2.2. Quando utilizzarle
6.1.2.3. Punti di accesso
6.2. Archivi elettronici gratuiti
6.2.1. Archivi di e-print
6.2.2. Archivi delle pubblicazioni
6.2.3. Digital Libraries Initiative
6.2.4. Vantaggi
6.2.5. Quanto utilizzarli
6.2.6. Punti di accesso
6.3. OPAC
6.3.1. Vantaggi
6..3.2. Quando utilizzarli
6.3.3. Punti di accesso
Bibliografia di riferimento
Laura Bianciardi. Le versioni gratuite di Medline direttamente gestite e controllate dalla US National Library of Medicine. Guida rapida all’uso di Medline in PubMed e in IGM. Edizione aggiornata. Roma: AIB, 1999, ii, 28 p.
Zanetta Pistelli. Linee guida per la redazione e presentazione formale delle tesi. Roma: AIB, 2002. 15 p. ISBN 88-7812-102- 9
Indice
Introduzione
1. Un’occasione da non perdere
2. L’importanza della forma
3. La strutturazione dei dati
4. Proposta per la presentazione formale delle tesi
Bibliografia e note
Gabriella Poppi, Maria Letizia Putti. Rilegare i periodici. Roma: AIB, 1998. ii, 14 p.
Premessa
«Nell’ambito della conservazione del materiale periodico su supporto carataceo, specialmente in una biblioteca scientifica, la rilegatura costutuisce tuttora lo strumento d’elezione per preservare i periodici dal deterioramento e, nello stesso tempo, consentirne un accesso facile e immaediato anche dopo tempi relativamente lunghi di deposito. In tal modo si agevola inoltre l’attività di controllo e di revisione delle collezioni esistenti in biblioteca.
Pur senza disconoscere a priori le potenzialità di nuove forme alternative di conservazione e deposito e segnatamente di quelle a matrice elettronica, l’attenzione viene qui focalizzata sulle “rilegature” nell’accezione più tradizionale e funzionale del termine. Rilegare non è semplicemente dar corpo ad un volume, risanare eventuali deterioramenti minimi o, nel caso di periodici, unire insieme in mdoo standardizzato un numero più o meno grande di fascicoli. Rilegare è, invece, un’operazione complessa e responsabile che, proprio perché destinata a dare frutti nel tempo, deve tener conto, oltre che del processo operativo propriamente detto, anche di una molteplicità di variabili che possono non essere opportunamente valutate da chi non abbia maturato esperienze in materia».