Mary Bushing, Burns Davis, Nancy Powell. Il metodo Conspectus: manuale per la valutazione delle collezioni. Traduzione di Gabriella Berardi, revisione di Rossana Morriello; presentazione di Mauro Guerrini; introduzione di Giovanni Solimine. Roma: AIB, 2008. 235 p. ISBN 978-88-7812-193-5
Si tratta dell'edizione italiana del volume Using the conspectus method: a collection assessment handbook edito nel 1997 dal Western Libraries Network (WLN).
Il metodo Conspectus nasce nel 1978 negli Stati Uniti per iniziativa del Research Library Group (RLG) e si è poi diffuso in vari paesi del mondo. Il metodo è ormai ampiamente noto in Italia; tuttavia, dopo la traduzione del volume Conspectus del Research Libraries Group a opera della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (1993), nessun altro contributo di tipo manualistico su Conspectus era apparso nella letteratura professionale italiana. Il presente volume viene a colmare questa lacuna ed è quindi con grande interesse che l'Associazione Italiana Biblioteche ha accolto la proposta di pubblicarlo.
L'uso del Conspectus rimane un momento centrale della politica di gestione delle raccolte di qualsiasi biblioteca, sia statale, sia pubblica, sia universitaria.
I fondi economici a disposizione delle biblioteche sono sempre meno ed è importante che vengano spesi per creare raccolte che siano aderenti alle esigenze della comunità che la biblioteca deve servire, in base a delle priorità individuate e fissate che consentano una distribuzione delle risorse finanziarie razionale. La discrezionalità nelle scelte e l'assenza di una politica dell'istituzione rispetto alle raccolte non è più sostenibile nell'epoca attuale in cui la produzione documentaria, a stampa e soprattutto su supporto elettronico, aumenta in maniera smisurata e al contempo le risorse finanziarie diminuiscono progressivamente e le esigenze degli utenti aumentano e si raffinano.
Anche se siamo di fronte ad un prodotto d'importazione, possiamo dire che questo è un altro frutto dell'impegno che i bibliotecari italiani stanno mettendo in quella che è forse una delle attività più affascinanti del loro lavoro, lo sviluppo e la gestione delle raccolte.