L'uso delle nuove tecnologie dell'informazione nelle biblioteche italiane e il loro impatto sui servizi. A cura di M.C. Cavagnis Sotgiu, M. Cupellaro, A. Paci, A. Sattin, C. Scognamiglio. Roma: AIB, 1992. 46 p.
Il quadro è enormemente cambiato dalla data dello studio Lib. 2 (1986). Sono stati individuati 46 databases bibliografici di dimensione non inferiore a 20.000 record. Prevalgono gli standard di catalogazione ISBD e RICA. MARC e UNIMARC sono molto meno diffusi del formato SBN. Formati in-house sono ancora molto diffusi. Lo scambio di record è ancora poco praticato, ssalvo che nell'area SBN. La Bibliografia Nazionale Italiana, disponibile in varie versioni e formati, è scarsamente usata a fini di catalogazione. Soluzioni originali sono state sviluppate a livello locale. Nuovi servizi dicatalogazione sono offerti anche da organizzazioni commerciali, qui censite. Si tratta perlopiù i fornitori di servizi librari o di software per biblioteche. La diffusione dell'automazione ha incentivato forme di cooperazione, in SBN ma anche in reti locali sviluppatesi fuori del progetto SBN. Prevalgono i software integrati, perlopiù commerciali, ma non mancano le soluzioni in-house. La diffusione è stata enormemente agevolata dai microcomputer. Tra i grandi sistemi, solo SBN mostra una buona e costante diffusione. Perlopiù i prodotti privilegiano l'automazione delle funzioni tradizionali. Insufficiente è l'attenzione a nuove funzioni gestionali (p. es. statistihe a supporto delle decisioni) e ai servizi all'utente finale, intesi sia come interfacce ai cataloghi delle biblioteche, sia come nuovi servizi basati su tecnologie. Su questo terreno si possono prevedere sforzi notevoli da parte di numerose biblioteche nel prossimo futuro.