Il progetto ha preso le mosse da una ricognizione sullo stato dell’arte delle indagini qualitative svolte dalle e sulle biblioteche pubbliche italiane dal 2010, a partire dall’evidente e progressiva diffusione di questa metodologia anche nel nostro paese. Questo tipo di approccio oltre ad aver consentito un approfondimento relativo a tematiche particolarmente interessanti come l’identità, l’immaginario della biblioteca pubblica e il suo impatto ha generato una importante quantità di dati, che nella ricerca qualitativa – come noto – sono di tipo testuale.
Nel 2015, quando la ricognizione è cominciata, è stato realizzato un corpus testuale a partire dai ‘dati grezzi’ raccolti nell’ambito di otto indagini, quelle delle quali siamo venute a conoscenza e per le quali abbiamo ottenuto l’autorizzazione a utilizzare i testi. Il corpus è stato sopposto ad un significativo ampliamento nel 2018 ed è soggetto a periodici aggiornamenti (l’ultimo è del dicembre 2019). Attualmente le indagini censite sono 13.
La fase successiva ha previsto l’applicazione delle tecniche dell’analisi automatica del testo (AAT) – quindi un approccio sostanzialmente oggettivo ovvero metrico – al corpus di testi ricavato dalla ricognizione di cui si è detto e che nasceva da un approccio – quello qualitativo – sostanzialmente soggettivo. Il software utilizzato per l’analisi è IRaMuTeQ.
Man mano che il corpus si amplia, i dati testuali vengono sottoposti a diversi tipi di sollecitazioni e analisi con l’obiettivo di far emergere suggestioni interessanti dal punto di vista metodologico e riflessioni che, a partire dal riconoscimento del potere delle parole, consentano di approfondire i diversi significati che vengono attribuiti alla biblioteca contemporanea.
Il progetto ha l’obiettivo ambizioso di diventare un osservatorio permanente sulle storie e le narrazioni che vedono protagonista la biblioteca contemporanea (non solo quella pubblica), obiettivo che non solo amplierebbe significativamente le possibilità di analisi, ma potrebbe diventare anche uno strumento prezioso per la storia delle biblioteche a vantaggio dei futuri studiosi.