a cura di Paola Rossi
[questa pagina non è aggiornata dal 2013 e le informazioni contenute non sono più attendibili. Viene mantenuta per fini di documentazione storica]
Con questa pagina informiamo chi si occupa dei sistemi OPAC circa le possibilità di vedere connesso il proprio sistema al MAI, MetaOPAC Azalai Italiano.
Affinché un catalogo italiano sia connesso al MAI, il sistema software che lo gestisce deve verificare un insieme di regole. Sono condizioni alla connessione tra un OPAC e il MAI imposte dal metaOPAC stesso, che è un metasistema caratterizzato in modo specifico, e collegate al suo funzionamento, scelto in fase di progettazione dalla redazione AIB-CILEA. L’elenco seguente presenta queste regole per la connessione, e nelle note corredate illustra:
Affinché un catalogo italiano sia connesso (oppure “metainterfacciato”, oppure, più semplicemente, “interrogato” o “collegato” o “registrato”) al MAI, le regole devono essere tutte verificate (compatibilità). Inoltre (2005), le applicazioni OPAC devono risultare tecnicamente adeguate al numero delle richieste, cioè applicabili, inviato dal MAI (v. statistiche d’uso).
E’ stato messo a punto un documento specifico per sistemi OPAC realizzati con il software Aleph500 che illustra le possibilità di connessione al MAI: Connettibilità degli OPAC Aleph500.
Il MAI interroga la realtà degli OPAC italiani. Nel seguito sono riportati alcuni ampliamenti al progetto iniziale, utili ad espandere in futuro le possibilità tecniche d’interfacciamento (1). Man mano che gli ampliamenti software saranno realizzati, questo documento sarà aggiornato con le nuove possibilità di connessione.
Si possono prevedere ulteriori ampiamenti alle forme di connessione previste dal software (2005), per nuove soluzioni che, in particolare, vengano segnalate dagli OPACmaster. Riguarderanno sistemi OPAC in corso di pubblicazione, e saranno tecnicamente adeguate al carico di richieste MAI, cioè applicabili.
Non è necessario che le condizioni elencate siano verificate dal software che interroga in linea il catalogo (interfaccia di linea dell’OPAC), che potrebbe essere stata scelta in base ad esigenze specifiche locali. È sufficiente che esista una parte del software del sistema OPAC che le verifichi, e che sia disponibile via HTTP per il metaOPAC. Nel seguito, con interfaccia OPAC si intende questa parte del software dell’OPAC utile per il MAI.
In aggiunta (2005), nel caso specifico degli OPAC che sono server Z39.50 si segnala il servizio CILEA di gateway HTTP-Z39.50 (v. http://gwz.cilea.it). L’interfaccia in linea, che il gateway fornisce per l’OPAC Z39.50, è anch’essa una interfaccia utile per il MAI, connettibile ugualmente secondo le condizioni elencate.
Anche precedentemente alla pubblicazione dell’OPAC (o al cambiamento di versione del software) si effettuano prove di compatibilità, purchè l’applicazione sia stabile e accessibile in linea. Sempre a scopo di verifica di un’applicazione OPAC, stabile ed in corso di pubblicazione, gli sviluppatori possono chiedere prove di applicabilità, cioè connessioni in vivo di applicazioni compatibili, per un tempo concordato anche breve, purchè su dati effettivi.
(2006) Per il proprio buon uso da parte dell’utenza il progetto MetaOPAC Azalai Italiano pubblica i comportamenti consigliati nelle istruzioni. Corrispondendo questi ad alcune caratteristiche e specifiche del motore implementato, per determinati aspetti sono d’interesse anche per lo sviluppatore dell’OPAC. Segnaliamo ad esempio che l’immissione, cui concerne il punto “come immettere i termini cercati”, è a cura dell’utente.
In relazione ad alcune novità recenti che gli sviluppatori di OPAC possono introdurre nei loro sistemi (i set dei caratteri usati nell’OPAC di uso recente, ad esempio), i comportamenti consigliati nelle istruzioni vanno inoltre a far parte di quei correttivi che MAI introduce man mano per la sua applicazione migliore e aggiornata anche rispetto a queste innovazioni recenti. Per alcune problematiche OPAC e MetaOPAC strettamente correlate, e anche per il tipo di architettura di Azalai, agli sviluppatori che gestiscono le realizzazioni OPAC già connesse, una consultazione mirata delle istruzioni potrebbe suggerire se alcune ricadute della miglioria che intendono inserire, nel caso siano di tipo molto generale e riguardino l’utente, siano già trattate anche attraverso opportuni comportamenti consigliati già previsti, e le relative scelte.
CLIENT Azalai e LOG dell’OPAC
Per una migliore lettura delle registrazioni degli accessi al webserver e per eventuali elaborati statistici locali, il motore Azalai, un agente Java, si avvale di un insieme di server del CILEA (webfarm azalaifarm.cilea.it) per proattivare gli OPAC connessi.
Il carico delle richieste inviate ad ogni server OPAC è di circa 12.000 al giorno, con alcuni picchi nel giorno di 30 ricerche nel minuto. Il servizio è in crescita d’utenza (+17% nel 2004, +1% nel 2005).
I responsabili del CED possono rivolgersi al responsabile del servizio OPAC di ricerca bibliografica ed all’OPACmaster per ulteriori informazioni sul servizio MAI.
L’elenco degli OPAC correntemente connessi è disponibile in linea.
Per ulteriori chiarimenti tecnici specifici, e per prove di connessione di OPAC, rivolgersi a Paola Rossi. Per segnalare invece la pubblicazione di un OPAC, e/o la disponibilità a vederlo connesso, rivolgersi alla redazione di “OPAC italiani”.
(1) Gli OPAC registrati sono realizzati con applicazioni software diverse, che sono state adottate dalle biblioteche a volte nella loro versione nativa, altre volte in versioni personalizzate per adattarle alle esigenze locali. Si veda anche il repertorio dei software utilizzati negli OPAC italiani. Presentiamo a livello indicativo l’elenco di queste applicazioni software attualmente riconosciute da MAI, sottolineando che sono le istallazioni specifiche che risultano connettibili o meno al MAI:
Ringraziamo gli sviluppatori di software che hanno contribuito alla diffusione di MAI, in particolare implementando le interfacce server-OPAC rispondenti ai requisiti.
Queste possibilità tecniche d’interfacciamento di MAI sono in corso d’ampliamento.
(*) Al sistema MAI sono connessi tutti gli OPAC di lingua italiana, anche quelli presenti all’estero come, ad esempio, gli OPAC ticinesi. Non sono connessi a MAI i sistemi OPAC che trattino dati riguardanti oggetti diversi dai documenti bibliografici o strettamente affini a questi. MAI si propone di affiancare i sistemi catalografici nazionali, come SBN e ACNP, e gli altri metasistemi, che quindi non sono metainterrogati. Se i patrimoni bibliografici compaiono in più realtà OPAC, attivando i principi su descritti il metasistema evita quanto possibile di recuperare più volte i medesimi esemplari di documenti. Il MAI permette all’utente di precisare l’area dove desidera recuperare il documento. Il criterio con cui si attivano le connessioni intende ampliare quanto possibile all’utente la scelta delle aree geografiche in cui interessa recuperare il documento. In alcuni casi sono connessi sia gli OPAC collettivi di area più ampia che i relativi OPAC aggregati. L’utente non rischia di recuperare più volte i medesimi esemplari di documenti in virtù dei meccanismi di selezione dei cataloghi propri del MAI.
(**) Le caratteristiche tecniche, cui l’interfaccia OPAC deve soddisfare per essere connessa a MAI, derivano dai vincoli tecnici derivanti dalle caratteristiche del software Azalai, utilizzato da MAI. Poiché Azalai invia la ricerca bibliografica agli OPAC attivando via HTTP un opportuno URL, l’interfaccia OPAC deve rispondere correttamente all’attivazione dell’URL azionato col metodo GET. Rientrano in questo gruppo delle interfacce OPAC previste i gateway tra web ed i sistemi più diversi, purché soddisfino alla condizione sul metodo. Il client del server OPAC, il software Azalai che ha inviato l’URL, riceve la risposta corretta.
(***) Queste regole definiscono il sistema metaOPAC MAI riguardo alle funzionalità di ricerca che attiva sugli OPAC. La modalità di ricerca attivata dal MAI è uniforme su tutti gli OPAC ed è orientata a rendere minimo il rumore nei risultati applicando la ricerca esatta con dati certi. La ricerca attivata dal MAI supera, ove possibile, le eventuali semplificazioni compiute dall’interfaccia propria dell’OPAC per esigenze di tipo locale, ed utilizza tutte le chiavi bibliografiche effettivamente disponibili. Le condizioni poste devono essere tutte insieme verificate dall’interfaccia OPAC, e la loro attivazione dev’essere disponibile per il sistema meta sul server dell’OPAC.
(****) MAI, sequenzialmente, costruisce la metapagina di risposta. Presenta le tante risposte ricevute dagli OPAC in modo non accorpato, piuttosto riferendole all’OPAC, per localizzare la biblioteca cui appartengono i documenti recuperati. Inoltre, MAI è orientato a favorire la navigazione: per esempio, rende subito disponibile il legame al documento, e, ad ogni singola risposta di un OPAC, associa l’intestazione dell’OPAC selezionabile per consentire anche l’interrogazione diretta. Le pagine presentate dal metasistema raccolgono le risposte di trenta OPAC (ricerca selettiva) o presentano fino ad un massimo di quaranta risposte positive (ricerca globale), la misura delle quali deve essere, quindi, contenuta, affinché anche la misura della metapagina lo sia. Il metaOPAC presenta solo una parte (una sezione) di tutta la pagina OPAC di risposta. Il criterio con cui la parte viene delimitata è quello di presentare le risposte bibliografiche con le potenzialità di cui sopra ed una certa essenzialità, magari non presente nell’interfaccia nativa. Si cerca di presentare:
Esistono alcuni sistemi OPAC per i quali non è possibile individuare in alcun modo parti di pagina di risposta che, una volta inserite nella pagina meta, attivino navigazioni corrette: in questo caso l’OPAC non risulta connettibile.
La realizzazione della connessione dell’OPAC al MAI è affidata allo staff CILEA, che utilizza i criteri su esposti, ed agisce indipendentemente dal responsabile OPAC senza accedere in alcun modo al server remoto. Viene però contemplata anche la possibilità che siano i responsabili dei sistemi OPAC a decidere quale parte della risposta del proprio sistema OPAC sia vista dal metaOPAC, pur tenedo conto del rispetto delle verifiche. Si invitano i responsabili che intendessero avvalersi di questa opportunità a contattarci.
Si consiglia di fornire il numero di documenti recuperati, di limitare il numero dei documenti elencabili in risposta e fornire una funzione di proseguimento per consultare su una nuova pagina i documenti restanti. Il MetaOPAC esige di comporre metarisposte di misura contenuta, che rispondono all’obiettivo di recupero e localizzazione: la misura di 1K viene indicata come sufficiente per descrivere un documento listato, ed un numero contenuto di documenti listati risulta compatibile. Nel caso l’interfaccia OPAC presenti in risposta una pagina di misura troppo ampia, il metasistema presenta, invece della risposta, un messaggio di avvertimento, ed agevola l’utente nell’interrogare direttamente l’OPAC, secondo le note modalità attraverso l’intestazione della risposta. Nel caso l’interfaccia OPAC presenti in risposta tutti i documenti recuperati, il metasistema cerca di limitare il numero di documenti visualizzati (ipotesi di ripiego, 2005). Nel caso in cui nessun tentativo di limitazione della risposta dell’OPAC risultasse applicabile, si considera che la pagina fornita dall’OPAC non consente la consultazione completa da parte dell’utente: in questo caso l’OPAC non risulta connettibile.
Gli sviluppi all’ultimo punto riguardano la possibilità di connettere altri sistemi rispetto a quelli (vedi “Caratteristiche tecniche dell’interfaccia OPAC”) che rispondono ad una sola attivazione URL via HTTP, ma che possono essere considerati analoghi in quanto sono sistemi che verificano tutte le regole inviando più attivazioni URL via HTTP. Alcuni sistemi prevedono l’apertura di una sessione di collegamento via HTTP nel cui ambito forniscono delle risposte valide alle ricerche. Questa modalità non fornisce però funzionalità aggiuntive ne’ si trova diffusamente applicata negli OPAC; richiede invece un impiego molto maggiore di risorse. Viene considerata obsoleta (2005).
Creazione 2000-04-04, fino al 2008-08-08 a cura di Antonella De Robbio, Claudio Gnoli e Paola Rossi, ultimo aggiornamento 2013-04-19, a cura di Caterina Barazia.