I principali Programmi di finanziamento della Commissione europea attualmente in vigore (VII Programma quadro 7PQ, ICT. Information and Comunication Technology, Programma quadro per la Competitività e l’Innovazione CIP, Cultura, Lifelong Learning Programme LLP, Media etc.) si concluderanno il 31 dicembre 2013.
Il nuovo ciclo di programmazione 2014 – 2020 è ormai prossimo e in un momento cosi difficile ed incerto per il settore pubblico e privato risulta davvero importante acquisire sin d’ora le informazioni necessarie per partecipare con successo ai bandi che erogano i finanziamenti diretti da Bruxelles cosi come previsto dal Quadro finanziario pluriennale 2014-2020.
Per questo nuovo periodo finanziario sono stati approvati nuovi Programmi comunitari che riguardano grandi
temi quali la ricerca, l’innovazione e la competitività, l’ambiente, la cultura, i giovani, l’occupazione e la solidarietà sociale.
Horizon 2020 è il nome del nuovo Programma europeo di Ricerca e Innovazione proposto dalla Commissione Europea il 21 Giugno 2011.
Con “Horizon 2020” viene per la prima volta ricondotto ad un quadro unico l’insieme degli investimenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione, compito che attualmente spetta al Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo (VII PQ), al Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione (CIP) e all’Istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia (EIT).
Il futuro programma, nasce, infatti, dalla fusione del VII PQ e del Programma CIP. Due programmi con parecchie differenze, la cui unione non penalizzerà, secondo quanto sostenuto dai funzionari della Commissione Europea, chi accede ai fondi europei.
“Horizon 2020” dovrà supportare l’Unione Europea nelle principali sfide globali dei nostri tempi, fornendo ai ricercatori ed innovatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee. I nuovi fondi UE dovranno incentivare la cooperazione transfrontaliera e l’eccellenza, semplificando le procedure burocratiche e l’accesso alle risorse.
Finora numerose Giornate nazionali e Convegni sono stati organizzati dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) e dall’Agenzia per la promozione della ricerca europea (APRE) National Contact Point per l’Italia dei programmi di ricerca e innovazione. Hanno avuto come obiettivo quello di approfondire il tema dell’Information and Communication Technologies (ICT) nel contesto del futuro Programma di Ricerca e Innovazione “Horizon 2020” e presentare le sue principali novità.
Al centro del dibattito il ruolo dell’innovazione, delle istituzioni, dei ricercatori nei programmi di ricerca e in particolare la necessità di azioni che diano priorità allo sviluppo dell’ICT per implementare la conoscenza globale, in linea con le 4 “aree prioritarie” di attività inserite nell’Agenda dell’Innovazione: la creazione di opportunità di business; il trasferimento tecnologico; il collegamento tra ricerca e attività innovative; la formazione di competenze di alto livello.
In linea, soprattutto, con gli obiettivi stabiliti dall’Agenda Europea del Digitale – lanciata dalla Commissaria europea Neelie Kroes nel maggio 2010 – nell’ottica che richiama il concetto ispiratore di Europa 2020 di una forte coesione tra i sistemi Paese, sarà possibile individuare e mettere a frutto
nuove sinergie tra le politiche regionali, nazionali ed europee, allo scopo di aumentare la capacità di performance progettuale del Paese nel quadro della ricerca europea e globale.
L’Italia è il primo Paese dell’UE a dotarsi di un vero e proprio Piano settennale su ricerca e innovazione allineato al programma europeo “Horizon 2020”.
Il documento “Horizon 2020 Italia”, sviluppato anche alla luce della consultazione pubblica condotta dal MIUR da ottobre a novembre 2012, cerca di permettere al nostro Paese di accedere con maggiore efficacia alle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Commissione Europea.
“Horizon 2020 Italia”, presentato a Roma il 19 marzo 2013 presso il MIUR, si rivolge a tutti gli interlocutori che agiscono nel mondo della ricerca e dell’innovazione, sia pubblici che privati.
L’intero documento si basa sulla consultazione pubblica che ha coinvolto circa 6.000 cittadini; sono 4 le proposte emerse dalla consultazione:
Nella stessa occasione è stato presentato il nuovo portale web del MIUR “ResearchItaly” sviluppato dal Consorzio Cineca, con l’obiettivo di fotografare, supportare e promuovere la ricerca italiana d’eccellenza. Aperto a ricercatori, ma anche a cittadini e studenti che vogliano avanzare proposte innovative.
“Erasmus for all” è il nome del nuovo programma europeo per i settori dell’Istruzione, della Formazione, della Gioventù e dello Sport proposto dalla Commissione europea il 23 novembre 2011 per il periodo 2014-2020. Il nuovo programma è ancora in fase di approvazione da parte del Consiglio e del Parlamento europeo.
“Erasmus for all” diventerà il nuovo sistema di finanziamento integrato, compito che spetta ai programmi attualmente attivi nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport che hanno costruito il successo delle iniziative comunitarie nel periodo 2007-2013 (Lifelong Learning Programme).
In particolare le Azioni principali previste da “Erasmus for all” si focalizzeranno sulle opportunità di apprendimento per i singoli; sulla cooperazione istituzionale tra istituti d’istruzione, organizzazioni giovanili, imprese, autorità locali e regionali e Ong e sul sostegno alle riforme negli Stati membri per modernizzare i sistemi d’istruzione e formazione e promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e l’occupazione.
Il 27 novembre 2012 il Comitato Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo ha votato gli emendamenti alla proposta della Commissione Europea per il Programma “Erasmus for all”. Il testo, votato in sessione plenaria lo scorso gennaio 2013, dovrà essere adottato formalmente dal Consiglio entro la prima metà del 2013.
“Yes Europe”, acronimo per “Youth, education and sport”, secondo quanto deliberato dai Parlamentari europei dovrebbe sostituire la denominazione “Erasmus for all”, proposta dalla Commissione europea, per evitare parte della confusione generata con il precedente nome e per sottolineare la multidisciplinarietà dei progetti.
La Commissione Europea ha proposto un nuovo programma denominato “Europa creativa”, volto a promuovere i settori culturali e creativi. Il programma, annunciato dalla Commissione Europea il 23 novembre 2011, ingloberà gli attuali programmi Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus , con il fine di preservare il patrimonio culturale e di accrescere la circolazione di opere creative all’interno e all’esterno dell’UE. La proposta di “Europa Creativa” è in discussione in seno al Consiglio (27 Stati membri) e al Parlamento europeo che adotteranno la decisione finale sul Quadro finanziario per il 2014 – 2020.
L’obiettivo generale del programma “Europa creativa” è quello di sostenere il cinema europeo e i settori culturali e creativi, permettendo loro di contribuire maggiormente all’occupazione e alla crescita. Il nuovo programma contribuirà anche a proteggere e promuovere la diversità culturale e linguistica dell’Europa, in quanto intende dare supporto a decine di migliaia di artisti, professionisti della cultura e organizzazioni culturali permettendo loro di operare in tutta Europa, raggiungere nuovi pubblici e sviluppare le abilità necessarie nell’era digitale. Un altro importante passo verso l’adozione della nuova programmazione pluriennale per la cultura e le industrie creative è stato fatto a Bruxelles il 18 dicembre 2012 dalla Commissione Cultura dell’UE che ha approvato a larghissima maggioranza la Relazione Costa su “Europa Creativa”.
Per informazioni e documentazione consultare il nostro Sito Web OPIB. L’Ufficio Documentazione Programmi Internazionali OPIB, con il CDE OPIB, che opera all’interno dell’ICCU, offre un servizio di informazioni e documentazione sull’Unione Europea e sui principali Programmi di finanziamento e Iniziative comunitarie e internazionali attinenti al mondo della cultura e della ricerca.
Le Agenzie sono organismi di attuazione per la diffusione mirata ed efficace di informazioni sui 3 programmi europei a livello nazionale:
massimina.cattari@beniculturali.it