Il 2013 si è concluso con una serie di importanti novità: il nuovo regolamento di iscrizione dell’AIB, approvato dall’assemblea del 29 novembre; la consultazione pubblica dell’UNI (aperta fino al 20 gennaio) per definire i requisiti di qualificazione della figura professionale del bibliotecario, in conformità al quadro europeo (EQF); la previsione di sgravi fiscali per chi acquista libri; il bando MIBACT per la selezione di 500 giovani tirocinanti (che ha provocato molte più proteste che consensi, oltre che la presa di posizione di AIB e MAB); le proposte per la riforma del MIBACT; il piano per la lettura; la
partecipazione dell’AIB al tavolo di lavoro dell’Agenda digitale italiana; le proposte per il nuovo Servizio Bibliotecario Nazionale; l’adesione alla campagna The right to e-read e, a fine anno, il rapporto Istat sulla lettura con la conferma che sono gli adulti a non leggere. Il rapporto Istat deve far riflettere, e poi agire.
Far crescere la lettura è un problema antico, ma l’ignoranza (compreso l’analfabetismo funzionale) è un male a cui non possiamo rassegnarci. Forse rinunciando a un’ennesima campagna pubblicitaria sulla bellezza della lettura e destinando la somma a un investimento tecnologico (magari con l’appoggio del mondo editoriale), si potrebbe fornire alle biblioteche pubbliche e scolastiche almeno un lettore di ebook, permettendo ai non lettori e ai meno avvezzi all’uso delle tecnologie (bibliotecari inclusi) un’occasione di toccare con mano ciò di cui sentono solo parlare. L’esperienza insegna. L’anno che si è da poco concluso apre nuove strade, probabilmente nuove difficoltà e anche nuove prospettive. Sicuramente il dibattito di queste ultime settimane ha rivelato la possibilità di partecipazione e l’interesse – a volte la preoccupazione – per un futuro da costruire. Cambiato il calendario, ecco arrivare la Web Dewey (sviluppata da AIB e BNCF), mentre si inaugura il percorso per la creazione del sistema di formazione a distanza dell’AIB… e tra i numerosi appuntamenti e impegni non ci dimentichiamo che in primavera si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche, mentre in agosto IFLA ci attende a Lione.
Molto lavoro per tutta l’associazione (non solo per chi riveste incarichi), impegnata in un passaggio cruciale verso la professionalizzazione mentre l’opinione politica, ma anche quella pubblica, stenta ancora a riconoscere la necessità e l’utilità di avere bibliotecari preparati e consapevoli per lo sviluppo del Paese, affidandosi invece a gare al ribasso che provocano solo effetti nocivi, e continuando a costruire costose e ingestibili biblioteche-cattedrali nel deserto o in altri luoghi inadatti. Ma non ci demoralizziamo. I tempi cambiano, le cose cambiano, le professioni cambiano … e ci sono nuove sfide che ci attendono. Spero
che non ci mancherà la voglia di fare, e di fare bene.
Con questo editoriale termina il mio incarico alla guida di AIB notizie, devo un ringraziamento a chi mi ha dato fiducia e a chi ha collaborato in questi quattro anni, dalla redazione agli autori. Riprendendo il saluto del mio predecessore Vittorio Ponzani, credo che Monica Rossi farà un ottimo lavoro per rendere AIB notizie sempre di più uno strumento di comunicazione efficace e di promozione per l’Associazione e un luogo di advocacy per le biblioteche italiane. Ad maiora!
deveris@aib.it