Glossario

Il Glossario definisce i termini usati nell’Introduzione e nelle tavole, nelle tavole ausiliarie e nel Manuale. Per molti termini si possono trovare spiegazioni più ampie ed esempi nelle sezioni dell’Introduzione.

Al Glossario segue un indice dell’Introduzione e del Glossario stesso.

Apici

(Prime marks):

Vedi Segmentazione.

Applicazione

(Application):

Vedi Regola

dell’applicazione.

Approssimazione

all’intero

(Approximate the

whole):

Quando il soggetto è

quasi coesteso all’intero significato di una classe della DDC, si dice che

quel soggetto “si approssima all’intero” della classe. Il termine si usa

anche per caratterizzare i soggetti che coprono più di metà del contenuto di

una classe. Se il soggetto si approssima all’intero di una classe, si possono

aggiungere le suddivisioni standard. Dei soggetti che non si approssimano all’intero

si dice che stanno nei “posti in piedi” del numero.

Vedi anche Nota

“qui”; Nota sull’aggiunta di suddivisioni standard; Posto in piedi.

Argomento

(Topic):

Vedi Soggetto.

Aspetto

(Aspect):

Approccio al soggetto o

caratteristica (faccetta) del soggetto.

Vedi anche Disciplina;

Faccetta; Soggetto.

Attrazione

(Attraction):

Vedi Classificazione

per attrazione.

Caratteristica di

divisione

(Characteristic of

division):

Vedi Faccetta.

Catalogo

classificato

(Classified catalog):

Catalogo ordinato

secondo la notazione di un sistema di classificazione.

Catalogo semantico

(Subject catalog):

Indice del contenuto

intellettuale di una raccolta bibliotecaria. Se l’accesso è per termini

disposti alfabeticamente, si chiama catalogo alfabetico per soggetto; se è

secondo la notazione di un sistema di classificazione, si chiama catalogo

classificato.

Vedi anche Catalogo

classificato.

Categoria

(Category):

Vedi Classe.

CDD

(DDC):

Classificazione

decimale Dewey.

Cifra

(Digit):

La più piccola unità

singola in un sistema notazionale. Per esempio, la notazione 954 ha tre

cifre: 9, 5 e 4.

Cifra artificiale

(Artificial digit):

Lettera o altro segno

adoperato facoltativamente in sostituzione delle cifre 0-9, per dare più

risalto o notazione più corta a una giurisdizione, a una lingua, a una

letteratura, a una religione, a un gruppo etnico o nazionale, o ad altra

caratteristica.

Vedi anche Opzione.

Classe

(Class):

Una categoria all’interno

della DDC formata sulla base di una o più caratteristiche e rappresentata da

un numero. Per le classi esplicitamente fornite nelle tavole e nelle tavole

ausiliarie viene data una descrizione consistente in una intestazione e,

frequentemente, in una o più note. Per il verbo inglese to classvedi

Classificare

Vedi anche Classe

principale, Divisione; Sezione; Suddivisione; Voce (1).

Classe principale

(Main class):

Una delle dieci suddivisioni

principali della DDC, rappresentata dalla prima cifra della notazione, p.e.,

il 3 in 300 Scienze sociali.

Vedi anche Divisione;

Sezione; Sommari della DDC.

Classificare

(Classify)

(1) Ordinare una

raccolta di documenti secondo un sistema di classificazione. (2) Assegnare il

numero di classe alla singola opera.

Classificazione

(Classification):

Sistema logico di

ordinamento della conoscenza.

Classificazione

aderente

(Close

classification):

Classificazione delle

opere fino al massimo grado di specificità permesso dalla notazione.

Classificazione aderente è l’opposto di classificazione larga.

Vedi anche Classificazione

larga; Edizione integrale.

Classificazione

ibrida

(Cross

classification):

Accidentale

collocazione di opere sullo stesso soggetto in due numeri di classe

differenti. Ciò capita facilmente quando le opere vertono su due o più

caratteristiche di un soggetto nella medesima classe. Le note sull’ordine di

preferenza dovrebbero prevenire la classificazione ibrida.

Vedi anche Ordine

di preferenza.

Classificazione

larga

(Broad classification):

Classificazione delle

opere in categorie larghe mediante riduzione razionale, anche quando

sarebbero disponibili numeri più specifici, p.e., classificare un ricettario

di cucina messicana in 641.5 Cucina invece di 641.5972 Cucina messicana.

Classificazione larga è l’opposto di classificazione aderente.

Vedi anche Classificazione

aderente; Edizione ridotta.

Classificazione per

attrazione

(Classification by

attraction):

Classificazione di un

aspetto specifico del soggetto in una disciplina sbagliata, di solito perché

è enunciato in questa disciplina ma non esplicitamente in quella corretta. (Voce non presente nel Glossario in inglese della 23

ed., ma rimandata da Attrazione)

Coesteso

(Coextensive):

Indica un soggetto con

un ambito di applicazione eguale al concetto rappresentato dal numero.

Colonna dei numeri

(Number column):

Nella versione a stampa

della DDC, colonna di numeri sul margine sinistro delle tavole e delle tavole

ausiliarie, e a destra dei lemmi nell’Indice relativo.

Concetto

(Concept)

Un’idea rappresentata

in tutto o in parte da una classe.

Contrassegno

dell’opera

(Work mark):

Parte del numero di

libro consistente in una lettera aggiunta alla designazione dell’autore (o

del biografato) per indicare la prima lettera del titolo (o la prima lettera

del cognome del biografo).

Vedi anche Numero

di libro.

Coordinato

(Coordinate):

Indica un numero o un

soggetto di livello eguale a quello di un altro numero o soggetto nella

stessa gerarchia.

Costruzione del

numero

(Number building):

Processo di costruzione

di un numero mediante l’aggiunta a un numero base di notazioni tratte dalle

tavole ausiliarie o da altra parte delle tavole.

Vedi anche Numero

base; Ordine di citazione.

Disciplina

(Discipline):

Campo organizzato di

studio o ramo del sapere (knowledge), p.e., 200 Religione, 530 Fisica,

364 Criminologia. Nella DDC i soggetti sono ordinati secondo la disciplina.

Vedi anche Soggetto.

Dislocazione

(Relocation):

Spostamento di un

soggetto da un numero a un altro, diverso dal precedente non o non soltanto

per lunghezza. Ai due estremi della dislocazione compaiono note che danno il

numero nuovo e il vecchio.

Vedi anche Soppressione.

Divisione

(Division):

Secondo livello di

suddivisione nella DDC, rappresentato dalle prime due cifre della notazione.

p.e., 64 in 640 Gestione della casa e della famiglia.

Vedi anche Classe

principale; Sezione; Sommari della DDC.

Documento

(Document):

Termine generico

indicante qualsiasi mezzo di comunicazione in grado di trasmettere,

codificare e conservare conoscenza. I documenti possono essere libri,

periodici, risorse elettroniche, rapporti, audioregistrazioni, film, etc.

Doppia enunciazione

(Dual provision):

Assegnazione

involontaria di più luoghi della DDC allo stesso aspetto di un soggetto.

Edizione integrale

(Full edition):

Versione completa del

sistema della Classificazione Decimale Dewey (DDC).

Vedi anche Classificazione

aderente; Edizione ridotta.

Edizione non ridotta

(Unabridged edition)

Vedi Edizione

completa

Edizione ridotta

(Abridged edition):

Versione più breve

della Classificazione Decimale Dewey (DDC) ottenuta col troncamento razionale

della gerarchia notazionale e strutturale della corrispondente edizione

integrale su cui la ridotta è fondata. L’edizione ridotta è destinata alle

raccolte generali di non più di 20.000 titoli.

Vedi anche Classificazione

larga; Edizione integrale..

Espansione

(Espansion):

Sviluppo di una classe,

nelle tavole o nelle tavole ausiliarie, per fornire ulteriori suddivisioni.

Vedi anche Revisione.

Faccetta

(Facet):

Ognuna delle varie

categorie in cui una data classe può essere suddivisa, p.e., divisione della

classe “persone” nelle categorie di etnicità, età, educazione e lingua. Ogni

categoria contiene termini che rappresentano una singola caratteristica di

divisione, p.e., bambini, adolescenti e adulti sono caratteristiche di

suddivisione della categoria “età”.

Vedi anche Ordine

di citazione.

Fenice

(Phoenix schedule):

Vedi Revisione.

Forma letteraria

(Literary form):

Genere di espressione

letteraria, come poesia, letteratura drammatica, narrativa, etc. Ogni forma

può essere suddivisa in tipi, p.e., poesia lirica, commedia, fantascienza,

etc.

Forza gerarchica

(Hierarchical force):

Principio in base al

quale gli attributi di una classe, definiti nell’intestazione e in certe note

fondamentali, si possono applicare a tutte le suddivisioni della classe e a

tutte le altre classi cui si rinvia.

Garanzia

bibliografica

(Literary warrant):

Giustificazione dello

sviluppo di una classe o dell’enunciazione esplicita di un soggetto nelle

tavole, nelle tavole ausiliarie o nell’Indice relativo fondata sull’esistenza

di un corpo di pubblicazioni sul soggetto.

Gerarchia

(Hierarchy):

Ordinamento di un sistema

di classificazione dal generale allo specifico. Nella DDC il grado di

specificità della classe è, di solito, indicato dalla lunghezza della

notazione e dalla corrispondente indentatura dell’intestazione. Eccezioni

alla notazione gerarchica sono indicate con note di rinvio e voci centrate.

Indentatura

(Indention):

Disposizione

tipografica di sottointestazioni e note sotto e a destra del termine della voce

principale. Chiamata anche “rientro”.

Indicatore di

faccetta

(Facet indicator):

Cifra adoperata per

inserire la notazione che rappresenta una caratteristica del soggetto. Per

esempio, “0” è spesso usato come indicatore di faccetta per inserire concetti

di suddivisione standard.

Indice relativo

(Relative Index):

Indice della DDC.

Chiamato “relativo” perché mette in relazione i soggetti con le discipline in

cui i soggetti compaiono. Nelle tavole i soggetti sono ordinati per

disciplina; nell’Indice relativo alfabeticamente. Sotto ogni soggetto c’è un

elenco alfabetico delle discipline dove si trova. Nella versione a stampa

della DDC le discipline sono indentate sotto il soggetto; nella versione

elettronica compaiono come sottointestazioni connesse al soggetto.

Influsso

(Influence):

Vedi Regola

dell’applicazione.

Intestazione

(Heading):

Parola o locuzione

adoperata come descrizione di una data classe. Chiamata anche “vedetta”.

Manuale

(Manual):

Guida per l’uso della

DDC, costituita principalmente da trattazioni ampie di aree dove applicare la

DDC è difficile. Nelle tavole e nelle tavole ausiliarie le note “Vedi il

Manuale” indicano i punti del Manuale dove si trovano le trattazioni

pertinenti.

Vedi anche Nota

del Manuale.

Nota

(Note):

Istruzioni, definizioni

o rinvii che spiegano il contenuto e l’uso di una classe, o le relazioni

della classe con altre classi.

Vedi anche Dislocazione;

Nota a piè di pagina; Nota “altrove”; Nota d’ambito; Nota d’inclusione; Nota

d’intestazione precedente; Nota del Manuale; Nota di addizione; Nota di

definizione; Nota di non uso; Nota di numero costruito; Nota di ordinamento

alfabetico; Nota di ordinamento cronologico; Nota di revisione; Nota “qui”;

Nota sull’aggiunta di suddivisioni; Nota sull’aggiunta di suddivisioni standard;

Nota “vedi”; Nota “Vedi anche”; Nota “vedi il Manuale”; Ordine di preferenza;

Soppressione

Nota “altrove”

(Class-elsewhere

note):

Nota che informa sulla

collocazione di soggetti interrelati. La nota può indicare l’ordine di

preferenza, indirizzare al numero interdisciplinare o d’insieme, scavalcare

la regola del primo dei due, oppure guidare a numeri superiori o inferiori

nella stessa serie gerarchica che altrimenti potrebbero sfuggire.

Vedi anche Numero

d’insieme; Numero interdisciplinare; Ordine di preferenza.

Nota “qui”

(Class-here note):

Nota che enuncia

soggetti equivalenti all’intero della classe. Il soggetto nel suo insieme è

classificato nel numero sotto il quale la nota compare; le sue parti sono

classificate nella suddivisione più idonea di quel numero. Dei soggetti

enunciati nelle note “qui”, anche più larghi o più stretti dell’intestazione,

si dice che “si approssimano all’intero” del numero; perciò si possono loro

aggiungere le suddivisioni standard. Le note “qui” possono anche indicare il

numero d’insieme o il numero interdisciplinare per il soggetto.

Vedi anche Approssimazione

all’intero; Numero d’insieme; Numero interdisciplinare.

Nota “vedi anche”

(See-also reference):

(1) Nelle tavole e

nelle tavole ausiliarie, nota che guida a classi con contenuti che sfiorano

il contenuto dei numero e che quindi potrebbero confondersi con questo. (2)

Nell’Indice relativo, nota che guida a un sinonimo, a un termine più largo o

a un termine connesso. (3) Nel Manuale, nota che guida a note connesse del

Manuale.

Nota “vedi il

Manuale”

(See-Manual

reference):

Nota che da una voce

nelle tavole o nelle tavole ausiliarie indirizza ad altre informazioni sul

numero, contenute nel Manuale.

Nota “vedi”

(See reference):

Nota (cominciante con

la parola “per”) che guida dal numero d’insieme o interdisciplinare,

esplicito o implicito, per il soggetto alle parti del soggetto stesso

collocate fuori dalle suddivisioni dirette del numero o dell’arco di numeri

originario.

Vedi anche Nota

“altrove”.

Nota a piè di pagina

(Foot note):

Istruzioni che si

applicano a molte suddivisioni di una classe o a un soggetto all’interno di

una classe. La suddivisione o il soggetto interessati sono contrassegnati con

un simbolo, ad esempio un asterisco. Nella versione a stampa della DDC la

nota è collocata a piè di pagina. Nella versione elettronica è inclusa nella sezione

delle note di ciascuna classe cui le istruzioni sono applicabili.

Nota d’ambito

(Scope note):

Nota indicante che l’uso

del numero di classe è più ampio o ristretto di quanto sia deducibile dall’intestazione.

Nota d’inclusione

(Including note):

Nota che enumera

soggetti facenti logicamente parte della classe, ma che hanno un’estensione

minore del concetto rappresentato dal numero di classe. Su questi soggetti

non c’è letteratura sufficiente per sia loro assegnato un numero proprio. Per

questi soggetti le suddivisioni standard non si possono aggiungere al numero

di classe.

Vedi anche Garanzia

bibliografica; Posto in piedi.

Nota d’intestazione

precedente

(Former-heading note):

Nota che fornisce l’intestazione

connessa al numero di classe nell’edizione precedente della DDC. Si usa nei

casi in cui l’intestazione è talmente cambiata da somigliare poco o punto

alla vecchia, anche se il significato del numero è rimasto sostanzialmente

invariato.

Nota del Manuale

(Manual note):

Singola voce nel Manuale.

Vedi anche Manuale;

Nota “vedi il Manuale”; Voce (3).

Nota di addizione

(Add note):

Nota che prescrive l’aggiunta,

a un numero base indicato, di cifre tratte da un altro punto della DDC.

Vedi anche Numero

base.

Nota di altro nome

(Variant-name note):

Nota che per il

soggetto indica sinonimi o quasi sinonimi che sarebbero impropri o

inopportuni da includere nell’intestazione.

Nota di costruzione

del numero

(Number-building

note):

Vedi Nota di

addizione.

Nota di definizione

(Definition note):

Nota che spiega il

significato di un termine nell’intestazione.

Nota di dispersione

(Scatter note):

Nota “altrove”, “vedi”

o di dislocazione che indirizza a luoghi multipli nella DDC.

Vedi anche Dislocazione;

Nota “altrove”; Nota “vedi”.

Nota di non uso

(Do-not-use note):

Nota che avverte di non

usare, in tutto o in parte, la notazione regolare di suddivisione standard in

favore di un’enunciazione speciale o di suddivisioni standard a un numero

superiore. È utilizzata anche per indicare di non utilizzare in tutto o in

parte la notazione di una tavola di addizione in favore di un’enunciazione

speciale.

Vedi anche Suddivisione

standard spostata.

Nota di numero

costruito

(Number-built note):

Nota che indica dove si

possono trovare le istruzioni per costruire un numero esplicitamente

enunciato nelle tavole o nelle tavole ausiliarie. Numeri costruiti in base a

queste note sono indicati tipicamente per due ragioni: per fornire una voce

per un numero costruito sotto il quale occorrono altre note; o per fornire

una voce a un numero costruito di tre cifre.

Nota di ordinamento

alfabetico

(Arrange

alphaberically note):

Nota che suggerisce di

scegliere un sottordinamento alfabetico, quando l’identificazione secondo lo

specifico nome o altra caratteristica distintiva sia ritenuta preferibile.

Vedi anche Opzione.

Nota di ordinamento

cronologico

(Arrange-chronologically

note):

Nota che suggerisce di

scegliere un sottordinamento cronologico, quando si ritenga preferibile un

ordinamento in base alle date.

Vedi anche Opzione.

Nota di revisione

(Revision note):

Nota che presenta una

revisione completa o estensiva.

Nota sull’aggiunta

di suddivisioni

(Subdivisions-are-added

note):

Nota, usata quando le

suddivisioni sono fornite da note di addizione, indicante a quali soggetti,

di un’intestazione multipla, si possono applicare suddivisioni. Si considera

che i soggetti cosi indicati si approssimino all’intero.

Vedi anche Approssimazione

all’intero.

Nota sull’aggiunta

di suddivisioni standard

(Standard

subdivisions-are-added note):

Nota indicante a quali

soggetti, in un’intestazione multipla, si possono applicare le suddivisioni

standard. Si considera che i soggetti così indicati si approssimino all’intero.

Vedi anche Approssimazione

all’intero.

Notazione

(Notation):

Numeri, lettere e/o

altri simboli adoperati per rappresentare le divisioni principali e

subordinate di uno schema di classificazione. Nella DDC per rappresentare le

classi si usano numeri arabi, p.e., la notazione 07 nella Tavola 1 e 511.3

nelle tavole.

Vedi anche Numero

di classe.

Numero base

(Base number):

Numero, di qualsiasi

lunghezza, cui si aggiungono altri numeri.

Vedi anche Nota

di addizione.

Numero costruito

(Built number):

Numero formato secondo

le istruzioni esplicite o implicite delle tavole e delle tavole ausiliarie.

Vedi anche Costruzione

del numero.

Numero d’autore

(Author number):

Vedi Numero

di libro.

Numero d’insieme

(Comprehensive

number):

Numero (spesso

contraddistinto dalla nota “Classificare qui le opere d’insieme”) che copre tutti

i componenti del soggetto trattato all’interno di una disciplina. I

componenti possono trovarsi in un intervallo di numeri consecutivi oppure

sparsi nelle tavole o nelle tavole ausiliarie.

Vedi anche Numero

interdisciplinare.

Numero di chiamata

(Call number):

Vedi Segnatura.

Vedi anche Numero

di classe; Numero di libro.

Numero di classe

(Class number):

Notazione utilizzata

per rappresentare una classe nella DDC.

Vedi anche Notazione;

Segnatura.

Numero di Cutter

(Cutter number):

Notazione, nel numero

di libro, derivata dalla “Cutter three-figure author table”, dalla

“Cutter-Sanborn three-figure author table” o dalle “OCLC four-figure Cutter

tables”. Queste ultime sono versioni riviste e ampliate delle prime due.

Vedi anche Numero

di libro.

Numero di libro

(Book number):

Parte della segnatura

che distingue uno specifico documento dagli altri documenti all’interno di

uno stesso numero di classe. Una biblioteca che usi il sistema Cutter-Sanborn

può indicare con D548d il David Copperfield di Dickens (dove D è la D di

Dickens, 548 “ickens” e d il David Copperfield).

Vedi anche Contrassegno

dell’opera; Segnatura; Numero di Cutter.

Numero facoltativo

(Optional number):

(1) Numero entro

parentesi tonde nelle tavole e nelle tavole ausiliarie, alternativo alla

notazione standard. (2) Numero costruito scegliendo un’opzione.

Vedi anche Opzione.

Numero gancio

(Hook number):

Numero nella DDC che

non ha significato di per sé, ma serve a immettere esempi del soggetto. I

numeri gancio recano intestazioni comincianti con le parole “Vari”, “Specifici”

o “Altri”; e non contengono note di addizione, note d’inclusione o note “qui”.

Sotto i numeri gancio le suddivisioni standard sono sempre tra parentesi

quadre.

Numero

interdisciplinare

(Interciplinary

number):

Numero (spesso

contraddistinto dalla nota “Classificare qui le opere interdisciplinari”) da

usarsi per opere che trattano un soggetto da punti di vista di più di una

disciplina, inclusa la disciplina dove si trova il numero interdisciplinare;

p.e., il numero interdisciplinare per il matrimonio è 306.81 in Sociologia.

Vedi anche Numero

d’insieme.

Numero rinnovato

(Reused number):

Un numero il cui

significato è stato completamente cambiato da un’edizione a un’altra. Di

norma i numeri sono rinnovati solo nelle revisioni complete o quando sono

rimasti vacanti per due edizioni consecutive.

Opera

(Work):

Espressione

intellettuale o artistica distinta.

Opzione

(Option):

Alternativa alla

notazione standard, offerta nelle tavole e nelle tavole ausiliarie per dare

risalto, nelle raccolte della biblioteca, a un aspetto cui risalto non è

conferito dalla notazione standard. In alcuni casi l’opzione può permettere

una notazione più corta.

Vedi anche Numero

facoltativo.

Ordinamento

alfabetico parola per parola

(Word-by-word

alphabetization):

Ordinamento delle voci

parola per parola, non lettera per lettera. Per esempio, New York viene prima

di Newark in un ordinamento parola per parola; in un ordinamento lettera per

lettera viene prima Newark.

Ordine di citazione

(Citation order):

Ordine in cui,

costruendo numeri, devono essere combinate due o più caratteristiche

(faccette) di una classe. Se non è consentito costruire numeri o se ciò è

impossibile, viene indicato un ordine di preferenza per la scelta delle

faccette.

Vedi anche Costruzione

del numero; Faccetta; Ordine di preferenza.

Ordine di citazione

retrogrado

(Retroactive

citation order):

Nella costruzione del

numero, combinazione di caratteristiche (faccette) di una classe a

cominciare, come numero base, dal numero che nelle tavole viene per ultimo,

cui si aggiungono, secondo le istruzioni, i numeri che lo precedono.

Ordine di preferenza

(Preference

order; Order of preference):

Ordine che indica quale

va scelto tra due o più numeri quando differenti caratteristiche del soggetto

non possono essere mostrate pienamente mediante la costruzione del numero.

Una nota (che talvolta contiene una tavola di preferenza) indica quale

caratteristica si deve scegliere per opere che ne coprano più di una. Se la

notazione può essere sintetizzata per mostrare due o più caratteristiche,

allora si tratta di individuare l’ordine di citazione corretto.

Vedi anche Ordine

di citazione.

Posto in piedi

(Standing room):

Termine indicante un

soggetto privo di letteratura sufficiente ad assegnargli un numero proprio, e

di ambito notevolmente meno esteso del numero di classe in cui è incluso. Non

si possono aggiungere suddivisioni standard al soggetto cui sia stato

assegnato un posto in piedi, né è consentita alcun’altra tecnica di costruzione

del numero. I soggetti elencati nelle note d’inclusione hanno posti in piedi

nel loro numero di classe, cosi come soggetti minori non enunciati che

logicamente vengano a cadere nello stesso luogo della DDC. Posto in piedi è

il contrario di approssimazione all’intero.

Vedi anche Approssimazione

all’intero.

Punto decimale

(Decimal point):

Il punto che segue la

terza cifra nei numeri della DDC. A rigore la parola “decimale” non è esatta;

tuttavia nell’apparato esplicativo di quest’edizione si è seguito l’uso

comune.

Regola del primo dei

due

(First-of-two rule):

Regola secondo la quale

le opere vertenti allo stesso modo su due soggetti, di cui l’uno non serva a

presentare o spiegare l’altro, si classificano nel numero che nelle tavole o

nelle tavole ausiliarie viene prima.

Regola del tre

(Rule of three):

Regola secondo la quale

le opere vertenti equivalentemente su tre o più soggetti, ognuno suddivisione

di un soggetto più largo, si classificano nel primo numero superiore, che

include tutte queste suddivisioni, che si incontra risalendo la gerarchia.

Regola

dell’applicazione

(Rule of application):

Regola secondo la quale

le opere vertenti sull’applicazione di un soggetto a un secondo soggetto o

sull’influsso di un soggetto su un altro si classificano con il secondo.

Regola dello zero

(Rule of zero):

Regola secondo la quale

si devono evitare le suddivisioni comincianti con zero se, nella stessa

posizione notazionale, c’è scelta tra suddivisione che cominciano con 0 e

suddivisione che invece cominciano con le cifre 1-9. Allo stesso modo si deve

evitare una suddivisioni cominciante con 00 se c’è la possibilità di

impiegarne un’altra che inizia con 0.

Regolarizzazione

(Regularization):

Sostituzione di

sviluppi speciali per concetti da suddivisione standard con le suddivisioni

standard regolari tratti dalla Tavola 1.

Revisione

(Revision):

Risultato del lavoro

redazionale che cambia il testo in qualsiasi classe della DDC. Ci sono tre

gradi di revisione. La revisione corrente (routine revision) si

limita ad aggiornare la terminologia, a rendere più chiare le note e a

fornire piccole espansioni. La revisione estensiva (estensive

revision) rivede profondamente le suddivisioni ma lascia com’era lo

schema fondamentale della tavola. La revisione completa (complete

revision), un tempo chiamata fenice, è uno sviluppo nuovo; il numero base

rimane quello dell’edizione precedente, ma in pratica tutte le suddivisioni

cambiano. I cambiamenti operati dalle revisioni complete e dalle revisioni

estensive sono esposti da tavole comparative e tavole di concordanza invece

che da semplici note di dislocazione nella tavola o tavola ausiliaria

relativa.

Vedi anche Tavola

comparativa; Tavola di concordanza.

Revisione completa

(Complete revision):

Vedi Revisione.

Revisione estensiva

(Extensive revision):

Vedi Revisione.

Riduzione nelle

tavole

(Schedule reduction):

Cancellatura di

enunciazioni di un’edizione precedente, che porta spesso a sopprimere numeri.

Vedi anche Soppressione.

Rientro

Vedi Indentatura.

Rinvio

(Cross reference):

Vedi Nota “altrove”;

Nota “vedi”; Nota “Vedi anche”.

Schema enumerativo

(Enumerative scheme):

Sistema di

classificazione in cui i numeri per i soggetti complessi sono precostruiti ed

elencati.

Segmentazione

(Segmentation):

Indicazione, mediante

accorgimenti tipografici, p.e., barre diagonali o apici, degli intervalli

logici interni al numero. Questi segni indicano il termine di un numero

ridotto.

Segnatura

(Shelf mark):

Insieme di lettere,

numeri o altri segni (combinati o no) usato dalla biblioteca per identificare

una specifica copia di un documento. Il numero di chiamata può consistere di:

numero di classe; numero di libro; e altri elementi, come data, numero di

volume, numero di copia e simbolo di collocazione.

Sezione

(Section):

Terzo livello di

suddivisione nella DDC, rappresentato dalle prime tre cifre della notazione,

p.e., 641 in 641 Cibi e bevande.

Vedi anche Classe

principale; Divisione; Sommari della DDC.

Sintesi della

notazione

(Synthesis of

notation):

Vedi Costruzione

del numero.

Sintesi notazionale

(Notational

synthesis):

Vedi Costruzione

del numero.

Soggetto

(Subject):

Un oggetto di studio.

Può trattarsi di una persona o di un gruppo di persone, di una cosa, di un

luogo, di un processo, di un’attività, di un concetto astratto, o di una loro

qualsiasi combinazione. Nella DDC i soggetti sono organizzati secondo la

disciplina. Un soggetto è spesso studiato in più d’una disciplina, p.e., il

matrimonio è studiato in varie discipline, quali l’etica, la religione, la

sociologia e il diritto.

Vedi anche Disciplina.

Soggetto complesso

(Complex subject):

Soggetto che ha più di

una caratteristica. Per esempio, “falegnami disoccupati” è un soggetto

complesso perché ha più d’una caratteristica (professione e condizione d’impiego).

Vedi anche Ordine

di preferenza.

Sommari della DDC

(DDC summaries):

Elenco dei primi tre

livelli (classi principali, divisioni e sezioni) del sistema della

Classificazione Decimale Dewey. Le intestazioni assegnate ai numeri nei

sommari sono state modificate per consentire un agevole scorrimento, e

possono perciò differire dalle intestazioni complete che si trovano nelle

tavole.

Vedi anche Classe

principale; Divisione; Sezione; Sommario.

Sommario

(Summary):

Elenco delle principali

suddivisioni di una classe, che ne dà un quadro sintetico.

Vedi anche Sommari

della DDC.

Soppressione

(Discontinuation):

Spostamento di un

soggetto o dell’intero contenuto di un numero a un numero più generale nella

stessa gerarchia, oppure rimozione totale di un soggetto o di un numero. Un

soggetto o un numero si sopprimono perché sul soggetto o concetto

rappresentati dal numero esiste attualmente una letteratura trascurabile

oppure perché rappresentano una distinzione non più valida nella loro

letteratura o nel modo comune d’intendere quel campo di studio. Il soggetto o

il numero soppresso sono accompagnati da una nota che ne spiega lo

spostamento o la cancellazione. I numeri soppressi compaiono entro parentesi

quadre.

Vedi anche Dislocazione;

Riduzione nelle tavole.

Sovraordinato

(Superordinate):

Indica un numero o un

soggetto di livello superiore a quello di un altro numero o soggetto nella

stessa gerarchia.

Vedi anche Subordinato.

Subordinato

(Subordinate):

Indica un numero o un

soggetto di livello inferiore a quello di un altro numero o soggetto nella

stessa gerarchia.

Vedi anche Sovraordinato.

Suddivisione

(Subdivision):

(1) Membro subordinato

di una classe, p.e., 518 Analisi numerica è una suddivisione della classe 510

Matematica, e 518.5 Approssimazione numerica è una suddivisione di 518. Vedi

anche Classe (3). (2) Notazione che può essere aggiunta ad altri

numeri per rendere un numero di classe convenientemente specifico per l’opera

da classificare.

Vedi anche Suddivisioni

standard; Tavole ausiliarie.

Suddivisione

standard spostata

(Displaced standard

subdivision):

Un concetto da

suddivisione standard cui nella tavola è assegnata una notazione speciale

invece della sua notazione regolare dalla Tavola 1. Nel luogo della notazione

regolare c’è sempre una nota di non uso.

Vedi anche Nota

di non uso; Suddivisioni standard.

Suddivisioni

standard

(Standard

subdivisions):

Suddivisioni (Tavola 1)

rappresentanti forme fisiche di notevole frequenza (dizionari, periodici)

oppure approcci (storia, ricerca) applicabili a qualsiasi soggetto o

disciplina. Possono essere aggiunte, salvo indicazione contraria, a ogni

numero delle tavole e delle tavole ausiliarie per i concetti che si

approssimano all’intero del numero.

Vedi anche Tavole

ausiliarie.

Tavola comparativa

(Comparative table):

Tavola, fornita nel

caso di una revisione completa o estesa, che elenca in ordine alfabetico una

scelta di soggetti accompagnati dal numero usato nell’edizione precedente

della DDC e dal numero attuale.

Vedi anche Revisione;

Tavola di concordanza.

Tavola dei periodi

(Period table):

Tavola che fornisce

periodi cronologici con la relativa notazione. Per molte letterature le

tavole dei periodi sono date nelle tavole. Per opere non limitate ad una

specifica lingua, la notazione per i periodi cronologici è ricavata dalla

Tavola 1 -0901-0905.

Vedi anche Tavole

ausiliarie.

Tavola delle aree

(Area table):

Tavola ausiliaria

(Tavola 2) dedicata in primo luogo alle aree geografiche, ma che fornisce

anche liste per i periodi storici e molti numeri per persone connesse a un

soggetto. Le aree del mondo sono elencate sistematicamente, non

alfabeticamente. Le notazioni della tavola delle aree si possono usare con

altri numeri delle tavole e delle tavole ausiliarie quando ci sono istruzioni

esplicite di farlo.

Vedi anche Tavole

ausiliarie.

Tavola di addizione

(Add table):

Vedi Tavole

ausiliarie (2).

Tavola di

concordanza

(Equivalence table):

Tavola, connessa a una

revisione completa o estensiva, che elenca in ordine numerico le classi dell’edizione

attuale fornendo i numeri equivalenti dell’edizione precedente (e viceversa).

Vedi anche Revisione.

Tavola di preferenza

(Preference table):

Vedi Ordine

di preferenza.

Tavole

(Schedules):

(1) Elenchi di soggetti

e loro suddivisioni in ordine sistematico che forniscono una notazione per

ogni soggetto e per le sue suddivisioni. (2) La serie dei numeri della DDC da

000 a 999, le loro intestazioni e le loro note.

Tavole ausiliarie

(Tables):

Nella DDC, elenchi di

notazioni che possono essere aggiunte ad altri numeri per rendere un numero

di classe convenientemente specifico per l’opera da classificare. I numeri

delle tavole ausiliarie non si usano mai da soli. Esistono due tipi di tavola

ausiliaria: (1) le sei tavole ausiliarie numerate (Tavole ausiliarie 1-6)

rappresentanti suddivisioni standard, aree geografiche, lingue, gruppi

etnici, etc. (2) Elenchi di notazioni speciali presenti nelle note di

addizione sotto specifici numeri delle tavole e talvolta nelle Tavole

ausiliarie 1-6. Questi elenchi si chiamano tavole di addizione.

Vedi anche Nota

di addizione.

Tavole di preferenza

(Table of preference):

Vedi Ordine

di preferenza.

Terminazione con

zero

(Terminal zero):

Lo zero o i due zero

aggiunti alla notazione delle divisioni e delle classi principali per formare

numeri di tre cifre. Un singolo zero viene aggiunto alla notazione di due

cifre di una divisione per ottenere un numero di tre cifre, p.e. 51 + 0 = 510

Matematica. Due zero sono aggiunti alla notazione composta di un’unica cifra

delle classi principali per ottenere un numero di tre cifre, p.e., 5 + 00 =

500 Scienza.

Vedi anche Classe

principale, Divisione.

Vedette

(Caption)

Vedi Intestazione.

Voce

(Entry):

(1) Nelle tavole e

nelle tavole ausiliarie, unità autonoma consistente di un numero o un

intervallo di numeri, di un’intestazione e spesso di una o più note. (2) Nell’Indice

relativo, termine o espressione di solito seguiti da un numero della DDC. (3)

Nel Manuale, unità autonoma consistente di un numero o gruppo di numeri,

delle intestazioni o soggetti connessi e di una trattazione estesa.

Voce centrata

(Centered entry):

Voce che rappresenta un

soggetto coperto da un intervallo di numeri, p.e., 372-374 Specifici livelli

dell’educazione. Si dice “centrata” perché l’intervallo di numeri, nelle

edizioni a stampa della DDC, compare al centro della pagina invece che nella

colonna dei numeri a sinistra, dove è contrassegnata dal segno >.

Aggiornamento alla 23 edizione di Piero Cavaleri