Lettera all’Assessore regionale Emilia-Romagna sull’internalizzazione dell’IBACN

17/09/2020

Alla c.a. di Mauro Felicori
Assessore alla cultura e paesaggio
Regione Emilia-Romagna

AssessoreCultura(at)postacert.Regione.Emilia-Romagna.it

Egregio Assessore Felicori,

abbiamo appreso dagli organi di stampa e dal resoconto di aula del 7 luglio che la Giunta regionale intende sottoporre all’Assemblea legislativa una proposta per la trasformazione dell’IBACN (Istituto per i beni artistici, culturali e naturali) in un servizio per i beni culturali interno alla Regione, a partire dal 1 gennaio 2021.

Quali associazioni professionali di biblioteche, archivi e musei e di bibliotecari, archivisti e personale museografico vorremmo conoscere il progetto culturale sotteso alla necessità di internalizzare l’IBACN e il progetto riorganizzativo che ne consegue, affinché il percorso possa essere effettivamente condiviso ed elaborato anche coi territori e i professionisti dei beni culturali, al fine di addivenire a soluzioni concordate e rispondenti alle esigenze di archivi, musei, biblioteche, patrimoni architettonici e naturali dell’Emilia-Romagna.

Il progetto che delineò i metodi e le forme della costituzione dell’allora IBC nel 1974, gettava le proprie fondamenta nella realtà culturale e politica delle comunità locali, al fine di “servirne” le reali necessità e dando avvio ad un dibattito decentrato con le sedi addette a discutere i problemi locali, come scrisse Andrea Emiliani in “Una politica per i beni culturali” (Einaudi, 1974), in cui illustrava il percorso culturale e politico costitutivo dell’Istituto e il contesto da cui prese le mosse.

Non abbiamo invece reperito informazioni sul progetto culturale e riorganizzativo che sta a monte della volontà di internalizzazione dell’IBACN, il cui rafforzamento come perno e centrale di coordinamento e dialogo tra soggetti e istanze differenti sarebbe non solo auspicabile ma assolutamente prioritario.

IBACN rappresenta un’esperienza originale e unica in Italia, come unica è la dimensione del patrimonio culturale emiliano-romagnolo, e la sua internalizzazione pone subito una prima questione relativa all’autonomia e alla alta specializzazione dell’Istituto nel contesto delle politiche culturali regionali.

Tra le altre funzioni, l’IBACN svolge anche funzioni informative e di consulenza per gli enti locali e dal 2009 anche funzione di archiviazione e conservazione di documenti digitali.
Lo svolgimento da parte di un istituto pubblico di dette funzioni richiede continuità e prevede relazioni con le comunità e i professionisti dei beni culturali.

Inoltre, l’IBACN può e deve essere un punto di confronto e di dialogo con gli enti statali presenti sul territorio che hanno come compito primario la tutela dei beni culturali, quali Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio, Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, Direzioni regionali musei.

L’opera di trasformazione e miglioramento dell’Istituto non dovrebbe travolgere le caratteristiche sopra menzionate: tenere insieme in modo sinergico e coordinato, nella massima autonomia scientifica e progettuale, le diverse agenzie culturali presenti sui diversi territori – biblioteche, archivi, musei – che ritrovano in questa sede un luogo di confronto, di dialogo e di sviluppo di progetti e iniziative comuni, valorizzando appieno le professionalità e gli specialismi presenti.

L’IBACN ha svolto infatti in questi quarantasei anni il compito di attento ascoltatore ed è stato punto di riferimento per le realtà culturali minori, di cui la nostra Regione è straordinariamente ricca. Accentrare la gestione dell’Istituto potrebbe rischiare di comprimere la spinta centrifuga che dal centro regionale si deve invece irradiare in tutti i luoghi del territorio, sino alle periferie più lontane. La gestione separata della cultura, tema plurale per definizione, ha consentito la più lungimirante premessa ad un dialogo più aperto fra professionisti di archivi, biblioteche e musei senza impattare direttamente con la dimensione politica e di governo della Regione.

Si attende con fiducia un riscontro e siamo disponibili a costituire un tavolo permanente per confrontarci sui temi culturali che stanno a cuore a tutti noi.

Con i nostri migliori saluti,

La Presidente regionale

AIB Emilia-Romagna

Roberta Turricchia

La Coordinatrice

ICOM Emilia-Romagna

Claudia Casali

La Presidente regionale

ANAI Emilia-Romagna

Federica Cavina

Imola, 17 settembre 2020

Prot. AIB EMR n. 73/2020

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