Lettera al Comune di Ferrara

25/05/2021

 

 

 

 

 

 

 

 

Egr. Signor Sindaco Alan Fabbri

 

Egr. Signor Assessore

Marco Gulinelli

comune.ferrara@cert.comune.fe.it

 

p.c.

Dott. Angelo Andreotti

a.andreotti@comune.fe.it

 

 

Egregi Signor Sindaco e Signor Assessore,

 

abbiamo appreso dalla stampa e dalle segnalazioni di colleghi bibliotecari la notizia dell’appello che il gruppo «Cittadine e cittadini a difesa delle biblioteche» sta rivolgendo alla cittadinanza, all’associazionismo, ai sindacati, alle forze sociali e politiche, e che sollecita misure concrete e urgenti per la salvaguardia ed il potenziamento della rete bibliotecaria pubblica cittadina.

Abbiamo quindi seguito, in differita, la videoconferenza della II Commissione Consigliare relativa all’ informativa dell’Amministrazione comunale sulle prospettive del servizio bibliotecario, che si è svolta in data 11 maggio.

I firmatari dell’appello sono preoccupati perché l’assetto dei servizi bibliotecari non garantisce un’offerta culturale e informativa adeguata ai bisogni della città e ritiene indifferibile una riorganizzazione della rete bibliotecaria pubblica ferrarese.

Al fine di offrire un contributo concreto, vorremmo sottolineare che il nuovo disegno delle biblioteche pubbliche ferraresi dovrebbe prescindere dall’adozione di modelli (Parma, Modena, Reggio Emilia, per riportare solo quelli citati in sede di Commissione) che si sono sviluppati in altri contesti, condizioni ed epoche, ma dovrebbe emergere a seguito della redazione di un piano strategico che tenga conto di una visione specifica e definisca il ruolo e le funzioni della rete bibliotecaria ferrarese, in base all’analisi della comunità e dei bisogni.

Ci preme poi richiamare la Deliberazione della Regione Emilia-Romagna n. 309/2003 che definisce standard e obiettivi di qualità per biblioteche, archivi storici e musei ai sensi dell’art. 10 della L. R. 18/2000 e che ben chiarisce i livelli minimi di servizio e qualità che una biblioteca deve possedere, al fine di non assimilare le biblioteche di quartiere a punti di accesso alla rete bibliotecaria, esclusivamente in virtù della loro posizione decentrata o delle dimensioni.

Emerge, poi, una emorragia di personale qualificato e stabile.

E’ anche nella stabilità e nella continuità che si possono apprezzare i frutti della collaborazione e del dialogo con le istituzioni cittadine e con gli stessi beneficiari dei servizi e per questo motivo è fondamentale un presidio professionale stabile, che sia punto di riferimento per le comunità e per l’amministrazione.

Si auspica quindi il reclutamento di personale bibliotecario dipendente in numero adeguato e in possesso di specifiche competenze professionali. A tal proposito si richiama il DM 244/2019 che oltre ad istituire gli Elenchi ministeriali dei professionisti dei beni culturali (che comprende il profilo del Bibliotecario), ne definisce i profili di competenza e questi ultimi sono vincolanti per tutte le amministrazioni pubbliche locali, anche per il reclutamento di personale qualificato per l’eventuale (co)gestione indiretta delle biblioteche decentrate Rodari, Lippi e Tebaldi.

La collaborazione di volontari e alleati, opportunamente citati in sede di Commissione come un’importante risorsa, non può e non deve, in nessun caso, rappresentare un’alternativa alle assunzioni.

Nell’auspicio che siano garantiti alla Città di Ferrara servizi bibliotecari pubblici di qualità, grazie anche all’attività e all’apporto dei bibliotecari già in servizio, la cui professionalità va mantenuta e tutelata con formazione e aggiornamento professionale, l’Associazione Italiana Biblioteche guarda con interesse alla collettività ferrarese che con grande senso civico e di responsabilità si impegna e si espone per salvaguardare e migliorare i propri servizi bibliotecari.

Con i migliori saluti,

 

La Presidente

Rosa Maiello

La Presidente AIB Emilia-Romagna

Roberta Turricchia

 

Roma, 25 maggio 2021

Prot. 137/2021

 

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