L’AIB interviene sul caso della soppressione del ruolo di Bibliotecario presso la Biblioteca Civica Guarneriana, San Daniele del Friuli (UD)

Udine, 10 maggio 2012

 

 

Ill.mo Sindaco di San Daniele del Friuli

Dott. Emio Iob

Via del Colle n. 10 “Villa Serravallo”

33038 SAN DANIELE DEL FRIULI

OGGETTO: Eliminazione ruolo direttore della Civica Biblioteca Guarneriana

 

 

Egr. sig. Sindaco, dott. Emilio Job,

abbiamo appreso con incredulità  e con profondo rammarico che nell’ultimo consiglio comunale di San Daniele del Friuli è stata presa la decisione di cancellare dalla pianta organica il posto di Direttore della Biblioteca Guarneriana.

E’ una scelta, quella dell’Amministrazione comunale da Lei guidata, che ci amareggia e che lancia un segnale preoccupante all’intera cultura friulana e all’intero mondo delle biblioteche che, in qualità di presidenti dell’Associazione Italiana Biblioteche rispettivamente Nazionale e del Sezione Friuli Venezia Giulia, rappresentiamo.

Non crediamo sia necessario sottolineare che la Guarneriana è la più antica biblioteca del Friuli e costituisce una delle più importanti collezioni librarie dell’intero Umanesimo italiano.

Proprio per questo, la deliberazione del Consiglio comunale appare inspiegabile per più ordini di motivi che qui cerchiamo di sintetizzare:

1) La Guarneriana, in quanto biblioteca di conservazione è riconosciuta ai sensi della L.R. 25/06 come “biblioteca di intereresse regionale” per cui riceve dalla Regione adeguati contributi per la valorizzazione dei fondi librari antichi, rari e di pregio, oltre che per un’ attività di studio e ricerca di alto profilo. Senza la figura di un bibliotecario stabile di comprovata esperienza, esisteranno ancora le condizioni per tale riconoscimento?

2) Con il venir meno di un direttore si prospetta un reale problema di tutela scientifica dei materiali conservati, in quanto gli unici due addetti, peraltro bravissimi e qualificati, non potranno certo garantire agli studiosi l’accessibilità in sicurezza ai fondi antichi, dovendo provvedere alle incombenze della sezione moderna nonché di un museo. La consultazione dei materiali antichi inoltre deve essere attuata secondo precise norme di prudenza e sorveglianza che garantiscano la conservazione e l’integrità del bene. Sappiamo bene che la tutela contro furti e manomissioni è quantomai necessaria.

3) Sarà sicuramente ridotta la tradizionale disponibilità della Guarneriana per l’attività di visite guidate rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, che il dott. Venuti ha curato in modo egregio in questi anni.

4) Mancando la figura di un bibliotecario stabile che conosca in modo completo i suoi fondi la Guarneriana non potrà esercitare quell’attrazione di tipo turistico e culturale, come alcuni assessori hanno giustamente messo in rilievo nel verbale del Consiglio comunale.

 

Il tutto poi accade nel momento in cui, dopo i lavori di restauro dell’antica sede, i preziosi materiali dovranno essere ricollocati, gli spazi e gli arredi riorganizzati per una efficiente funzionalità e sicurezza, aggiornati i materiali a supporto dello studio e della consultazione. Un lavoro che deve essere meditato e programmato e non crediamo che un incarico temporaneo riesca a risolvere tale problema.

Nell’articolo comparso sul Messaggero Veneto di venerdì 4 maggio si legge che l’amministrazione intende «dare un’importanza specifica alla biblioteca quando sarà riaperta»: ma i lavori di riorganizzazione, di tutela, di conservazione, di promozione della Sezione Antica non potranno essere fatti a posteriori, bensì proprio in questa fase in cui è ancora possibile operare delle scelte logistiche e gestionali riguardo a quello che dovrà essere in futuro la Guarneriana. Certamente nessuno si sognerebbe di incaricare un ingegnere o un architetto  dopo che una casa è stata costruita e arredata, ma perché per il bibliotecario che deve organizzare la struttura nella quale opera questo non viene previsto?

 

Serve invece una continuità gestionale che garantisca alla Biblioteca sandanielese di riprendere la sua funzionalità ed il prestigio che le è riconosciuto in tutto il mondo.

I motivi della Vostra scelta sono probabilmente legati alla necessità di risparmio e ai tagli di bilancio. Ma è proprio necessario tagliare su uno dei simboli della cultura non solo locale, ma nazionale? Siamo veramente sicuri che sia un risparmio tagliare su una struttura che può promuovere turismo, sviluppo ed interesse?

Sappiamo perfettamente, come ribadito nel verbale del Consiglio Comunale, che il dott. Venuti si occupava oltre che della Biblioteca anche di mense, trasporti scolastici e altre mansioni di carattere che giustamente potrebbero essere affidate ad altri impiegati, ma è altrettanto vero che le attività da lui svolte nell’ambito della conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio della Guarneriana, sono state tali da rendere impensabile  una banale sostituzione della sua figura con un incarico professionale a tempo determinato non meglio definito (con i 7.500 euro all’anno ad essa destinati non sarà certo possibile puntare ad assicurarsi figure di alto profilo professionale) e soprattutto resta comunque gravissima la soppressione della figura del Bibliotecario dalla pianta organica del Comune, non solo per il fatto che è la prima volta nella nostra regione che accade un fatto simile, ma soprattutto per la Biblioteca nella quale essa si è verificata.

Per questo ci auguriamo che ci sia da parte sua e dell’Amministrazione che rappresenta un ripensamento su quanto deciso.

A sua disposizione per ogni chiarimento e per ogni necessità di confronto, ci è gradita l’occasione per porgere

distinti saluti

 

Udine, 10 maggio 2012

Il Presidente nazionale                                                    Il Presidente regionale

dott. Stefano Parise                                                      dott.ssa Cristina Marsili

 

 

 

 

 

Recapiti per contatti: Cristina Marsili

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