Il bibliotecario facilitatore: Mappe e metodi della Facilitazione esperta applicata alla figura del bibliotecario. Moduli 3 e 4

DESCRIZIONE CORSO

1. Area tematica e codice OF:
Servizi al pubblico – 4.1. Servizi di consultazione, informazione e istruzione

2. Data: 13 gennaio 2020, ore 9.00-13.00 / 14.00-18.00 e 14 gennaio 2020, ore 9.00-13.00 / 14.00-16.00

3. Qualificazione: EQF: 7

4. Tipologia: corso di livello intermedio

5. Sede: Pordenone, Sala Teresina Degan, Biblioteca Civica di Pordenone

6. Scopo

 Il corso si basa sui metodi provenienti dalla Facilitazione esperta, strumenti annoverabili all’area psicosociale. Ma con un mirato adattamento alla figura del bibliotecario e alle funzioni tipiche del contesto delle biblioteche. La Facilitazione esperta nasce per creare nessi e integrazioni tra i temi organizzativi (leadership, decisioni, servizi, mansioni) e quelli relazionali (comunicazione, fare gruppo, emozioni negative). Per Facilitazione esperta si intende quell’insieme di competenze e abilità operative che gli attori professionali possono agire negli scambi interpersonali, organizzativi e tecnici, con attitudine intenzionale e volontaria, in forma sistematica e con atteggiamento vigile e consapevole, con l’obiettivo di aumentare le risorse in gioco. Obiettivo di un facilitatore è quello di valorizzare funzioni e persone.

Il corso è rivolto alla figura del bibliotecario e dei coordinatori in biblioteca che qui, oltre alla loro ordinaria base di competenze tecniche primarie (gestione del sistema documentale, reference, erogazione del servizio bibliotecario) aggiungono una seconda area di competenze strategiche, da qui il concetto di bibliotecario-facilitatore, pubblicazione a firma del docente (2015).

7. Contenuto

Intorno alla funzione di “facilitazione” nel 2005 è stato codificato un modello e un approccio, di provenienza socio-organizzativa. Il costrutto, denominato “facilitazione esperta” (face-model, De Sario, 2005), riguarda appunto un approccio studiato per incrementare le capacità di coordinamento, coinvolgimento, aiuto e attivazione. Il modello riconosce le differenze, le divergenze, i conflitti e le negatività come risorse da trasformare, che richiedono tuttavia nuova educazione e metodi adeguati. La Facilitazione esperta promuove: metodi di partecipazione, leadership facilitatrice, negozialità dialogica, capacità negativa come resilienza, competenza emotiva, vitalità corporea, apprendimento attivo, creatività e umorismo, intelligenza collettiva, engagement. Nel flusso delle “risorse umane”, delle competenze sociali (soft-skills), delle competenze non tecniche (non-technical skills).

La Facilitazione esperta può rappresentare alcune capacità espresse, tipo:

– Dare alla Biblioteca uno sviluppo di partecipazione sul territorio.

– Saper fare gruppo più agevolmente, tra colleghi e funzioni.

– Fronteggiare e trasformare le negatività, i conflitti, il malessere, gli errori con utenti e colleghi.

– Aumentare i fattori che compongono la cultura della complessità e del collettivo.

– Introdurre metodi e capacità quotidiane per il benessere personale e di gruppo.

– Sapersi relazionale efficacemente con portatori di interesse sul territorio molto diversi tra loro.

– Avere strumenti adeguati per i tavoli multiattore e le reti territoriali intergruppo.

8. Obiettivi formativi
– Incremento di capacità di coordinamento organizzativo.
– Sviluppo di competenze comunicative inclusive nelle relazioni con l’utente.
– Capacità di gestione delle negatività negli episodi con l’utenza problematica.
– Cura dei fenomeni di stress e burnout del bibliotecario.

– Promozione della cultura collettiva del saper lavorare in gruppo e in rete sociale e territoriale.

9. Metodologia didattica

Il corso presenta un taglio pratico tipo laboratorio formativo.

Viene privilegiata l’esercitazione e il metodo dell’autocaso come opportunità di apprendimento attivo. Per una maggiore trasferibilità tra aula e realtà la docenza mette al centro l’esperienza concreta e la persona, in una coerenza efficace in cui si innestano e confluiscono i fattori di teoria nella pratica: connettere ossia l’astrattezza della teoria con la concretezza dell’azione, un metodo anche denominato di real-learning.

Viene adottata Scheda di allenamento, per prove pratiche nei contesti bibliotecari, front-desk, riunioni, colloqui, contatti con soggetti interni ed esterni. La Scheda rappresenta anche lo strumento di autoformazione, ex-post al corso.

Viene adottato il libro dell’autore “Il bibliotecario facilitatore”, Bibliografica (2015).

10. Valutazione apprendimento
A. Conoscenze: conoscenza dei principali aspetti teorici dell’Information Literacy e percezione del ruolo del bibliotecario facilitatore nell’apprendimento
B. Capacità: essere in grado di progettare servizi di Information Literacy. Autovalutazione del percorso di apprendimento.

11. Supporto alla didattica
Pubblicazioni: bibliografia di riferimento
Attrezzature e IT: collegamento a Internet

12. Requisiti e modalità di partecipazione
N° partecipanti: max. 35 iscritti

13. Modalità di registrazione

 Le richieste di iscrizione vanno inviate a Martina Contessi (E-mail: martina.contessi@outlook.it)

14. Docenti
Pino de Sario

15. Programma e tempi

13 gennaio – Saper aiutare e gestire le negatività

Capacità di gestione costruttiva di episodi negativi e problematici in biblioteca

Conflitti, maleducazione al bancone, non rispetto delle regole, riparazione di situazioni critiche

Mappa dei tre comportamenti automatici, di cui due sono difensivi

Due tipi di negatività, bassa e alta, due metodi diversi di fronteggiamento

Tecniche di capacità trasformativa

Casi ed esercizi

14 gennaio – Saper attivare la partecipazione

L’azione costruttiva e collettiva del bibliotecario, motivare fatti e conoscenza, apprendere nel lavoro

Rimotivare e rimotivarsi, metodi individuali e di gruppo

Metodi per attivare, la spinta che attiva

Tecniche della riunione produttiva e della riunione di ascolto

Casi ed esercizi

17. Sede: Pordenone, Biblioteca Civica di Pordenone, Sala teresina Degan

18. Costo di iscrizione:

Associati AIB FVG persona: gratuito

Dipendenti Biblioteca civica di Pordenone: gratuito

Associati AIB FVG amici (Enti e Biblioteche): gratuito per ogni operatore fino a un max di 2 per Ente.

Associati AIB di altre Regioni: € 90,00 (+IVA se dovuta) nei limiti di disponibilità di posti

Non associati AIB (persone e Enti): € 130,00 (+IVA se dovuta) nei limiti di disponibilità di posti

il pagamento può essere effettuato secondo le seguenti modalità:

  • In contanti direttamente all’inizio del corso;

  • con bonifico bancario intestato a: Associazione Italiana Biblioteche – Unicredit, Ag. Roma Orlando IBAN: IT12V0200812310000100325525 e causale: COGNOME – Corso AIB FVG.

  • Con fattura intestata all’ente.

  • Copia della ricevuta deve essere inviata al seguente indirizzo: tesoriereaibfvg@gmail.com

Gli associati devono essere in regola con la quota associativa per il 2020. La quota può essere saldata anche in occasione del corso.