[AIB] Associazione italiana biblioteche. BollettinoAIB 2003 n. 2 p. 232
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RECENSIONI E SEGNALAZIONI


Lilia Flavia Ficcadenti. Colligere fragmenta ne pereant: catalogo di antiche pergamene con notazione beneventana dell'Archivio di Stato di Macerata. Napoli: Luciano editore, 2002. 155 p.: ill. (Fra musica e teatro ; 4). ISBN 88-88141-29-4. Eur 23,00.

È con piacere che segnaliamo quest'interessante pubblicazione della studiosa Lilia Flavia Ficcadenti che, nel quadro delle attività di valorizzazione del patrimonio archivistico regionale marchigiano, particolare attenzione ha rivolto allo studio codicologico, liturgico e musicale, in specifico, alle pergamene in notazione e scrittura beneventana facenti parte del Fondo "Tabulario Diplomatico" dell'Archivio di Stato di Macerata.
Se negli ultimi anni un po' ovunque c'è stato un risveglio d'interesse per questo particolare materiale (frammenti di codici liturgici medioevali), il mondo dei frammenti è rientrato presto nel "buio" e per alcuni decenni non ci sono state molte pubblicazioni al riguardo. Indubbiamente, le molteplici difficoltà nello studio di questi materiali derivano principalmente dall'esigenza di un minimo di competenze interdisciplinari, come: la conoscenza del latino e della paleografia testuale latina; la padronanza della letteratura musicale medioevale, ossia la conoscenza della paleografia musicale medioevale e in particolare delle varie notazioni neumatiche, per non parlare di solide basi che riguardano la storia delle Chiesa e delle istituzioni sociali del nostro medioevo, l'iconografia e l'agiologia, per ricordare alcuni degli ambiti più rilevanti. Dunque, l'autrice si cimenta con scrupolosità nell'affrontare gradualmente i vari punti della sua ricerca: i frammenti liturgici in grafia beneventana conservati nell'Archivio di Stato di Macerata. Lavoro piuttosto complesso, che parte dalla corretta identificazione tipologica delle fonti e arriva all'analisi completa dei singoli pezzi, attraverso l'inventariazione di tutti i brani e l'analisi delle particolarità di questa tipica scrittura musicale beneventana, identificandone le diverse morfologie grafiche. Come è ben sottolineato, anche, dalla presentazione al volume di Giacomo Baroffio: «infatti, la raccolta di Macerata costituisce un tassello minimo ed insieme molto interessante nel grande mosaico della cultura medioevale italiana. Il catalogo dei frammenti è un contributo significativo alla comprensione di un vasto fenomeno che dovrà e potrà essere studiato quando si disporrà di tanti lavori analoghi su altre fonti di differente tradizioni».

In sintesi, il lavoro offre un'analisi di tipo storico, paleografico e musicale. Il catalogo riporta: la trascrizione del contenuto liturgico delle pergamene con riferimento alla provenienza notarile dei singoli frammenti (trattandosi di pergamene utilizzate come carte di guardia o coperte di atti notarili); la descrizione codicologica e paleografica delle pergamene con l'indicazione dello stato di conservazione, descrizione del tipo di rigatura, indicazione delle caratteristiche più evidenti della scrittura beneventana. Segue il catalogo la Tabula neumarum in cui l'autrice ha raggruppato i neumi più significativi presenti nelle 32 pergamene maceratesi; le tavole sono divise in quattro parti: neumi fondamentali, gruppi neumatici, neumi liquescenti e segni diastematici. Il tutto è arricchito da una serie di indici che permettono la reperibilità dei singoli segni neumatici e dei diversi brani liturgici nel catalogo, con riferimento anche ai maggiori codici neumatici di tradizione beneventana.
Colligere fragmenta, ne pereant!

Antonio Caroccia
Biblioteca del Conservatorio "San Pietro a Majella", Napoli


N.B. Sorry, no English abstract is available.
Copyright AIB 2003-08-09, a cura di Anna Galluzzi
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