[AIB] Associazione italiana biblioteche. BollettinoAIB 2003 n. 2 p. 234
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RECENSIONI E SEGNALAZIONI


Aldo De Poli. Biblioteche: architetture 1995-2005. Milano: Federico Motta editore, 2002. 278 p. ISBN 88-7179-261-0. Eur 69,50.

L'autore è un architetto, laureato a Venezia, già assistente di Aldo Rossi e che si occupa in particolar modo della progettazione di spazi e di edifici pubblici, come musei, biblioteche, scuole.
Il volume raccoglie 20 nuovi esempi di architetture di biblioteche nel mondo - diciassette di queste nate ex-novo - e tre interventi su strutture preesistenti.
In questi ultimi anni si sono moltiplicati i progetti di nuove biblioteche, sia nazionali sia universitarie sia pubbliche, un fenomeno testimoniato anche da una sezione appositamente dedicata al mondo della cultura in genere (musei, biblioteche ecc.) all'ultima Biennale di architettura di Venezia. Di fronte a tanti nuovi esempi Aldo De Poli ha operato una sua scelta personale privilegiando le strutture nate per essere biblioteche piuttosto che gli interventi di trasformazione di strutture già esistenti e l'unico esempio italiano - la Biblioteca comunale e archivio storico di Senigallia - fa parte di quest'ultima categoria: lascia ben sperare, però, il fatto che nell'ultima parte, dove si parla delle biblioteche in fase ancora progettuale o in costruzione, ci siano parecchi esempi italiani, da Torino, a Milano, a Roma. Tra i venti progetti è molto presente, invece, la penisola iberica accanto ai tradizionali paesi di area anglosassone. L'ultima sezione del libro apre squarci sui nuovi scenari, sulle biblioteche ancora sulla carta.

Il problema degli spazi sempre carenti e, viceversa, della mole sempre maggiore del materiale da conservare porrà le biblioteche future di fronte a un bivio: da una parte, le biblioteche destinate alla lettura, al pubblico, veri spazi pubblici paragonabili ai boulevards ottocenteschi, fulcro della vita sociale; dall'altro lato, le biblioteche di conservazione, poco accessibili, quasi dei server consultabili solo a distanza.
Il libro, ricchissimo di immagini, con piante e dettagli tecnici dei progetti, è completato da una stupefacente bibliografia e dalle biografie dei progettisti. Una prima parte fornisce un dotto excursus storico sull'origine dei primi edifici adibiti a biblioteche, dall'antichità più remota ai modelli ottocenteschi. Vediamo come molte forme architettoniche dell'antichità, dalle piramidi, alle torri, agli ziggurat siano presenti ancor oggi in molti progetti contemporanei. Segue poi la presentazione dei venti progetti.

Nel corso della presentazione del libro, tenutasi a Venezia all'inizio di marzo e organizzata dal Sistema bibliotecario dell'Università Ca' Foscari in collaborazione con l'Istituto universitario di architettura, presente l'autore, insieme a Marino Zorzi, direttore della Biblioteca nazionale Marciana, Renato Bocchi, architetto, e Xavier Barral i Altet, storico dell'arte ed ex direttore del Museo nazionale d'arte della Catalogna, sono emersi molti spunti interessanti: è stato sottolineato il carattere "politico" di molte scelte d'architettura pubblica che hanno trovato la loro massima espressione nel caso di Mitterrand e della nuova Bibliothèque nationale de France, progetto fortissimamente voluto dal Presidente e punto di partenza irrinunciabile, anche in questo volume, per chi voglia presentare le biblioteche costruite negli ultimi anni. Si è sottolineato anche il rischio che il contenitore divenga più importante del contenuto, vedasi i casi del nuovo museo Guggenheim di Bilbao la cui forza di attrazione sta senz'altro più nella magnifica architettura di Gehry che non nelle opere d'arte ospitate; anzi, a volte il contenitore mal si armonizza con il contenuto, vedi musei con pareti di vetro od ondulate dove è persino difficile appendere un quadro... cose che succedono quando chi progetta non lavora a stretto contatto con chi dirige e lavora nella struttura (bibliotecari, direttori di museo ecc.)
In conclusione, si tratta di un'opera che si distingue in un panorama che, sull'argomento, vede presenti soprattutto opere straniere.

Giovanna De Benedet
Sistema bibliotecario d'ateneo, Università di Venezia, Ca' Foscari


N.B. Sorry, no English abstract is available.
Copyright AIB 2003-08-09, a cura di Anna Galluzzi
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