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Simari, Alfredo
(Napoli 4 luglio 1918 – Roma 27 marzo 2011)
Laureato in giurisprudenza, entrò nelle biblioteche statali dal 1º novembre 1940 come idoneo al concorso per ordinatore bandito l'anno precedente, destinato alla Biblioteca nazionale di Napoli. L'anno successivo vinse il concorso per bibliotecario aggiunto, prendendo servizio con la nuova qualifica dal 1º giugno 1942, sempre alla Biblioteca nazionale di Napoli. Nel settembre dello stesso anno, però, fu richiamato alle armi, venendo congedato definitivamente nel dicembre 1945. Nel 1944 lavorò per il governo militare alleato, a Napoli.
Dopo la guerra continuò a lavorare alla Biblioteca nazionale di Napoli, salvo a quanto pare un breve periodo, verso il 1946-1948, alla Biblioteca universitaria della stessa città. Nel giugno 1948 venne promosso bibliotecario di 2ª classe.
Dal 1953 diresse la Biblioteca universitaria di Messina, dove fra l'altro organizzò una mostra dei manoscritti greci, e dal febbraio 1954 venne promosso bibliotecario di prima classe. Nel 1957 fu per alcuni mesi negli Stati Uniti, dove già si era recato nel 1952, per un periodo di studio.
Nel novembre 1957 lasciò la direzione della Biblioteca di Messina ritornando alla Biblioteca nazionale di Napoli. Nel 1960 svolse per conto dell'Unesco una missione di alcuni mesi in Libano come consulente biblioteconomico, tenendo anche un corso di catalogazione e classificazione. Nel luglio 1961 venne promosso direttore di 3ª classe.
Intorno al 1967 fu distaccato a dirigere il Servizio Documentazione e Biblioteca del Ministero del bilancio, allora guidato dal socialista Giovanni Pieraccini, dove rimase per alcuni anni.
Diresse inoltre dalla sua costituzione (1969) l'Istituto nazionale dell'informazione, attivo nel campo della documentazione, delle applicazioni informatiche e dell'editoria specializzata, e fu anche responsabile de «La rivista dell'informazione» (1970-1973).
Chiese il collocamento a riposo probabilmente nel 1970, lavorando poi per qualche tempo come responsabile del Servizio di documentazione dell'UNCTAD.
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