«Bibliotime», anno I, numero 2 (luglio 1998)


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Un numero monografico? Forse che sì forse che no



Si può parlare di numero monografico per una issue di una rivista elettronica? Riteniamo di sì, se siamo convinti che, rispetto a una tradizionale pubblicazione a stampa, in un periodico in forma digitale non cambi che il supporto, la modalità di trasmissione e la possibilità che esso venga fruito attraverso qualsiasi terminale collegato alla rete.

Certo, sono cambiamenti di non poco conto, che investono in misura rilevante le capacità di accesso e di utilizzo delle informazioni; e tuttavia, ciò di cui oggi non si può dubitare è che un diverso supporto non modifica la reale funzione dell'oggetto "rivista": se mai, ne amplifica in maniera straordinaria le potenzialità.

Di conseguenza, un numero tematico di una rivista elettronica può appare del tutto analogo a quello che può essere ospitato presso un tradizionale periodico a stampa. E questo è quanto è avvenuto nel secondo numero di "Bibliotime", che ha preso in esame uno dei temi tra i più interessanti nell'attuale dibattito professionale, quello della valutazione: la presentazione di un'indagine sulla misurazione dei servizi delle biblioteche pubbliche della provincia di Bologna ha infatti rappresentato l'occasione per svolgere una serie di considerazioni su questo argomento, non solo legate alle biblioteche pubbliche e alle speciali, ma anche estese ad aspetti di natura più ampia e generale.

Naturalmente, come avviene nei periodici convenzionali, anche questo numero non è esclusivamente monografico, riportando interventi e segnalazioni su soggetti diversi ripetto al tema principale: dall'interessante esperienza di promozione della lettura di una biblioteca dell'area piacentina alla presentazione del "catalogo unico reggiano" ad un ampio resoconto sul convegno milanese "Bibliotecario del 2000".

È fuori discussione che il futuro - ma anche il presente - della professione si giochi sempre più sulla capacità di essere tempestivamente informati sui temi fondamentali del dibattito in corso, affinché si possano affrontare, con gli opportuni strumenti metodologici e concettuali, le molteplici, tumultuse e spesso sconcertanti innovazioni che intervengono a segnare il cammino delle nostre biblioteche. È ciò che la nostra rivista, e questo numero in particolare, si propone di fare.


(M. S.)


«Bibliotime», anno I, numero 2 (luglio 1998)


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