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Il modello Open Access (OA) ha avuto un impatto abbastanza limitato in Italia, concentrato finora in ambito accademico. Lo scopo dell'incontro, organizzato a conclusione del Corso Editoria Digitale, come appuntamento annuale di studenti, docenti e staff, è quello di analizzare l'impatto potenziale dell'OA sulla Società della Conoscenza, attraverso l'esperienza di alcune realizzazioni ed applicazioni avanzate in Italia. Le domande a cui si cercherà di dare risposta sono: Perché le biblioteche e le istituzioni culturali non conoscono o non usano il modello Open Access? Cosa significa veramente per le università in Italia la "digitalizzazione" e come contribuisce alla produttività e qualità dei suoi ricercatori e docenti? Quale può essere il rapporto corretto tra pubblico e privato nel quadro di riferimento dell'Open Access?

Sede: Aula Ferrari, via d'Azeglio 85 - 43100 Parma

h. 14.30
Benvenuto a cura della Sezione Emilia Romagna dell'AIB
Patrizia Lucchini (AIB- Emilia Romagna)

h. 15
Informare e comunicare: status dell'Open Access in Italia
Anna Maria Tammaro (Università di Parma)

h. 15.20
Minerva: Progetto europeo di digitalizzazione per le istituzioni culturali
Rossella Caffo (Ministero Beni Culturali)

h. 15.40
Reti Medievali
Andrea Zorzi (Università di Firenze)

h. 16
OpenDLib: uno strumento per incrementare la co-operazione tra ricercatori
Pasquale Pagano (CNR-ISTI)

Pausa caffè

h. 16.30
Un periodico in rete: Vita
Riccardo Bagnato (Laureato del Corso Editoria Digitale – Università di Parma)

h. 16.50
Il ruolo dei Service Provider nelle strategie per l'Open Access
Susanna Mornati (CILEA)

h. 17.10
Discussione

h. 18
Conclusioni
Adriana Valente (CNR-IRPPS)

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