[AIB] Associazione italiana biblioteche. BollettinoAIB 2010 n. 1/2 p. 148
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RECENSIONI E SEGNALAZIONI


Le cinquecentine mantovane della Biblioteca Comunale di Mantova, catalogo a cura di Francesca Ferrari; con saggi di Arnaldo Ganda, Cesare Guerra, Angela Nuovo. Firenze: Olschki, 2008. (Biblioteca mantovana; 4). LIII, 218 p., [7] p. di tav., ill. ISBN 978-222-5732-1. Eur 32,00.

Il catalogo, che si aggiunge a quello del fondo incunaboli compilato da Cesare Ferrarini e pubblicato nel 1937, descrive le 192 edizioni mantovane del XVI secolo possedute dalla Biblioteca civica Teresiana di Mantova, di cui 24 ebraiche, per un totale di oltre 300 esemplari.
A dieci anni dalla sua discussione presso l'Università degli Studi di Parma, viene pubblicata la tesi di laurea di Francesca Ferrari, opera di indubbio pregio che documenta la produzione tipografica locale del XVI secolo. Si tratta di una rilevante collezione che costituisce solo una parte della considerevole raccolta di edizioni del Cinquecento posseduta dalla biblioteca che ammonta a circa 8.500 edizioni provenienti in parte dai fondi librari costitutivi della Imperial Regia Biblioteca (la libreria dei Gesuiti e dell'Accademia Reale di Scienze e Lettere), in parte dalle soppressioni degli ordini religiosi di epoca napoleonica e dal conseguente incameramento dei loro beni, ma anche da donazioni e lasciti testamentari di eruditi ed intellettuali mantovani specie nel corso dell'Otto-Novecento.
Delle edizioni descritte nel catalogo, alcune non risultano segnalate nei principali repertori di cinquecentine italiani e stranieri; il pregio dell'opera risiede dunque anche nell'aver dato conto di edizioni ad oggi sconosciute o in gran parte ignorate in quanto destinate ad un ristretto bacino di utenza limitato al solo Ducato di Mantova.

Il catalogo è preceduto da tre saggi che ripercorrono brevemente la storia delle acquisizioni della biblioteca, illustrano le ragioni del catalogo ed i rapporti tra Mantova, i Gonzaga e la stampa, e da un'introduzione metodologica che descrive la struttura del catalogo; corredano l'opera l'apparato iconografico che riproduce frontespizi ed antiporte di alcune edizioni descritte, ed un'appendice dall'innegabile interesse storico che offre la riproduzione anastatica e la trascrizione di una breve edizione, di cui la Teresiana possiede l'unico esemplare esistente, stampata nel 1598 da Francesco Osanna ed in cui il figlio Benedetto, nel tentativo di spiegare le proprie ragioni, ripercorre fedelmente la vicenda della concessione nel 1543 del privilegio di stampa a Venturino Ruffinelli e le complicate vicende che ne seguirono. Chiudono il volume la bibliografia delle opere citate nel testo e quattro indici.
Da una breve lettura dell'indice degli stampatori si capisce chiaramente come a detenere il monopolio della stampa in Mantova nel corso del XVI secolo siano state le figure di Giacomo Ruffinelli, figlio di Venturino e suo successore nel 1558, e quella di Francesco Bernardino Osanna, che iniziò la sua attività di stampatore a Mantova nel 1577. In questo senso il catalogo non costituisce soltanto il repertorio delle edizioni e degli esemplari posseduti dalla biblioteca Teresiana ma si configura inevitabilmente come un repertorio della produzione mantovana dei due principali tipografi cinquecenteschi attivi presso la corte dei Gonzaga. Tra tutte le edizioni possedute dalla biblioteca di Mantova, se si escludono quelle di incerta attribuzione in quanto totalmente o parzialmente prive di note tipografiche, 96 uscirono dall'officina di Francesco Osanna, 35 da quella di Giacomo Ruffinelli.

Il decennio del Cinquecento in assoluto più rappresentato dalle edizioni della Teresiana (60 edizioni su 168, se si escludono quelle ebraiche) è quello che va dal 1581 al 1590, dominato dalla figura del tipografo Francesco Osanna, cui nel 1588 sarà concesso il titolo e l'onore di stampatore ducale; nel periodo considerato uscirono dai suoi torchi 49 edizioni a fronte delle sole 9 stampate da Giacomo Ruffinelli.
La raccolta delle cinquecentine mantovane conservate presso la biblioteca Teresiana include opere liturgiche, letterarie, giuridiche, storiografiche e scolastiche. Tra gli autori maggiormente rappresentati, i mantovani Antonio Possevino (6 edizioni), Ascanio da Ceno de' Mori (5 edizioni), Virgilio (4 edizioni), Lodovico Arrivabene (3 edizioni) e Torquato Tasso (4 edizioni), grazie al quale il nome di Francesco Osanna è rimasto nella storia della tipografia italiana del Cinquecento.
Numerose le edizioni di cui la biblioteca possiede l'unico esemplare esistente e quelle di cui la biblioteca possiede più di un esemplare, fino ad un massimo di sei come nel caso dell'Eneide virgiliana stampata da Osanna nel 1586.

Lo spirito critico con cui l'indagine è stata condotta e l'impianto del catalogo hanno reso possibile il raggiungimento degli obiettivi preposti: la descrizione delle unità bibliografiche ordinate alfabeticamente per autori principali suddivisa ciascuna in due sezioni: la prima riservata dovutamente all'intestazione e alla descrizione dell'edizione, la seconda dedicata all'analisi bibliologica dei singoli esemplari posseduti ed in particolare delle loro caratteristiche estrinseche (legature, antiche segnature di collocazione, note di possesso, timbri, exlibris, filigrane). Ne risulta un valido strumento di studio per la storia del libro e della cultura mantovana del XVI secolo.

Federica Fabbri
Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell'Università di Bologna, sede di Ravenna


N.B. Sorry, no English abstract is available.
Copyright AIB 2010-07-03, a cura di Anna Galluzzi
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