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L'AIB aderisce alla petizione CoLAP sulla riforma delle professioni

Il 1º dicembre 2006 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Mastella, ha approvato un disegno di legge – delega per la riforma delle professioni: una legge che l'Italia attende da oltre dieci anni, in grado di superare il rigido sistema degli ordini professionali (senza peraltro abolirli) dando finalmente spazio a professioni importanti ma non ancora riconosciute, tramite il sistema dell'attestazione delle competenze da parte delle associazioni professionali registrate.

Per chi volesse approfondire: testo del disegno di legge a URL <http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/professioni_riforma/ddl.pdf> [PDF 149 k], informazioni e documenti a URL <http://www.colap.it>.

La riforma delle professioni può essere importante anche per i bibliotecari italiani, che attraverso il recepimento delle direttive europee sugli attestati di competenza (previsto dal DDL), potranno avere finalmente un riconoscimento giuridico a seguito della valutazione dei loro percorsi di formazione e delle loro esperienze professionali, come già previsto dall'Albo professionale italiano dei bibliotecari.

Il cammino della riforma rischia però di essere lungo, e con pericolo di decadenza nel caso di crisi politiche: i lavori in parlamento sono fermi alle prime battute (audizioni e lavori di commissione), e saranno necessari molti altri mesi per passare dalla legge-delega ai provvedimenti attuativi (decreti legislativi e regolamenti). Inoltre, è inutile nascondere che gli ordini professionali cercano di difendere le loro posizioni frenando la riforma con azioni di lobbying.

È necessario perciò dare un forte segnale di interesse perché il processo riparta. Per questo motivo, il CoLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali, cui aderisce anche l'AIB insieme ad altre 180 associazioni) ha lanciato una petizione popolare al Parlamento (come prevista dalla Costituzione, art. 50).

Che fare?

Basta un piccolo impegno, da parte dei soci AIB, dei bibliotecari italiani, ma anche di qualsiasi cittadino italiano (cui può essere proposta la firma) interessato a una riforma cosi importante per la competitività del nostro paese.

In pratica si tratta di prelevare, stampare, compilare e firmare il modulo allegato a questo messaggio e inviarlo per fax alla Segreteria nazionale dell'AIB (Fax 06-4441139), che provvederà poi all'inoltro al CoLAP, incaricato della consegna al Presidente della Camera.

La petizione può essere firmata da qualunque cittadino italiano, quindi non solo dai soci AIB o dai bibliotecari; non è necessaria l'autenticazione della firma.

È importante:

  1. fare presto: la raccolta dovrà terminare entro il 16 di aprile Scadenza prorogata, così da essere davvero efficace per riavviare la riforma in tempi brevi
  2. avere tante firme: bisogna raccoglierne almeno 50 000 (soglia non obbligatoria ma significativa, in quanto prevista per i disegni di legge popolare).

Invitiamo quindi soci, amici, bibliotecari e tutti i cittadini che abbiano a cuore la riforma delle professioni, a firmare e inviare al più presto la petizione.

Associazione Italiana Biblioteche
Comitato Esecutivo Nazionale

Roma, marzo 2007.



Copyright AIB 2007-03, ultimo aggiornamento 2007-04-16 a cura della Redazione AIB-WEB
URL: <https://www.aib.it/aib/cen/ol0703.htm>

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