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LE PROFESSIONI DEI BENI CULTURALI: ALLA RICERCA DI REGOLAMENTAZIONE E DIRITTI
Tavola rotonda

(Paestum, 15 ottobre 2008)
Organizzata dall'Associazione Nazionale Archeologi (ANA) e dalla Federazione Professionisti Italiani Beni Culturali (FederPIBC)

Raffaele De Magistris ha partecipato in qualità di delegato del CEN AIB a Professione e Lavoro alla Tavola rotonda "Le professioni dei Beni Culturali: alla ricerca di regolamentazione e diritti".

La Tavola rotonda aveva l'obiettivo prioritario di promuovere un ampio momento di discussione tra tutte le associazioni legate al mondo dei Beni culturali e i diversi soggetti politici, sindacali e istituzionali coinvolti. Sul tappeto, ovviamente, la questione ormai annosa dell'assenza di riconoscimento delle professioni dei Beni Culturali. In molti interventi è stato sottolineato come le discriminazioni e i danni e provocati dalla deregulation imperante nel nostro settore si fanno avvertire in maniera ancor più pesante nell'attuale fase di recessione, caratterizzata da fenomeni quali l'aumento consistente del precariato e il progressivo "smantellamento" del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ormai privo delle risorse umane e finanziarie necessarie per far fronte ai propri compiti e funzioni istituzionali.

Al centro del dibattito la Proposta di Legge n. 1614 di modifiche al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D: Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42), presentata il 5 agosto 2008 dai deputati Madia, Samperi, Ferranti, Tenaglia e assegnata il 27 ottobre 2008 in sede referente alla VII Commissione Cultura. È stata la stessa On. Marilena Samperi a illustrare la proposta, i suoi obiettivi e le iniziative in atto per ottenere attorno ad essa il massimo consenso possibile da parte di tutti gli schieramenti politici.

Non unitaria la posizione delle maggiori sigle sindacali. Segnalata l'assenza dell'UGL, nei confronti delle iniziative intraprese dalle associazioni del settore si sono registrate opinioni differenti. Favorevole ad appoggiare la proposta di legge 1614 e all'istituzione di registri dei professionisti Beni Culturali presso il MIBAC in collaborazione con le Associazioni si è dichiarata solo la UIL con Gianfranco Cerasoli. La CGIL (Libero Rossi) e la CISL (Claudio Calcara) hanno manifestato forti perplessità sull'utilità dell'iniziativa a fronte dello stato d'agonia in cui versa il Ministero per i Beni Culturali, ammonendo anche di evitare atteggiamenti corporativi. Cerasoli ha poi avanzato la proposta di creare, a partire da questa giornata, un coordinamento che si impegni in attività di pressione.

La proposta di Cerasoli è stata ripresa, in sede di conclusioni, da Luigi Crimaco (Feder PIBC), che ha evidenziato tre possibili linee d'azione:

  1. Dar vita a un coordinamento che elabori un documento a sostegno dell'iniziativa legislativa.
  2. Creare un tavolo permanente di discussione e consultazione tra le associazioni.
  3. Fare pressioni presso le Soprintendenze perché elaborino liste trasparenti di archeologi e storici dell'arte cui attingere a rotazione.


Copyright AIB 2009-03-14, ultimo aggiornamento 2009-03-14 a cura di Maria Grazia Ronca.
URL: <https://www.aib.it/aib/cen/olav/tv081015i.htm3>


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