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49. Congresso nazionale AIB

AIB2002

Giovedì 17 ottobre 2002
ore 9,30-13,30
Roma EUR, Palazzo dei congressi
Sala Quirinale


Biblioteche pubbliche: la sfida multiculturale


Chiara Faggiolo

Biblioteche multiculturali di Milano verso la multicultura: un approccio territoriale

Le BCM, Biblioteche Comunali di Milano, sono un sistema bibliotecario costituito da 23 sedi periferiche e da una biblioteca centro sistema, la Biblioteca Centrale di Palazzo Sormani. Da qualche anno tutto il sistema urbano è coinvolto in un radicale processo di riorganizzazione che, a partire dall'estensione della rete dati geografica e dall'unificazione dei sistemi informativi, passando attraverso l'edificazione di nuove sedi e l'adeguamento di quelle storiche, sta oggi attuando un ripensamento omogeneo delle modalità di erogazione del servizio al pubblico, improntate ad una sempre maggiore sollecitudine verso i bisogni dell'utenza.

Nel complesso delle BCM, l'attenzione manifesta alle tematiche della biblioteca multiculturale è piuttosto recente - dell'ordine di pochi mesi - sebbene alcune biblioteche del sistema abbiano compiuto negli anni esperienze anche molto significative in merito (ad esempio le manifestazioni L'arbre du Ténéré, [1] e soprattutto Narrativa Nascente [2] ). Inoltre, i bibliotecari milanesi hanno partecipato in questi anni ad iniziative promosse a Milano o in Lombardia (va ricordata soprattutto la partecipazione alla redazione dello Scaffale multiculturale: una guida bibliografica per favorire l'integrazione multietnica [3] promossa dalla Associazione Italiana Biblioteche della Lombardia e dal Soroptimist International - Club della Lombardia).

Proprio la richiesta proveniente dal territorio e le sollecitazioni crescenti dell'utenza italiana e straniera verso l'ampliamento dei servizi in lingua hanno stimolato la sensibilità dei bibliotecari milanesi verso questi argomenti, sia alla base sia ai vertici del sistema bibliotecario urbano.

Tra le esperienze che si sono rivelate più utili per avviare una riflessione complessiva, va senz'altro menzionata la partecipazione, a partire dall'ottobre 2001, al Gruppo di lavoro biblioteche multiculturali [4] promosso dalla Commissione Nazionale Biblioteche Pubbliche dell'AIB. [5]

Sul piano teorico ma anche operativo è probabilmente possibile distinguere differenti stadi di multiculturalità attuabili nelle biblioteche, in un continuum che va dal progettare l'accoglienza per un'utenza multilingue alla completa integrazione di materiali e strumenti specifici nelle raccolte e nei servizi di informazione al pubblico.

Attualmente, quello delle BCM verso la multicultura va considerato soltanto un approccio, uno stadio iniziale seppur avviato in un'ottica sistemica, con una pianificazione operativa di tipo modulare.

Il percorso in via di realizzazione tocca le seguenti fasi:

Individuazione di referenti multiculturali e linguistici in ogni biblioteca

All'interno delle BCM si è costituito, a partire dal luglio 2002, un gruppo di lavoro sulla multicultura, che opera a livello centrale (Biblioteca Centrale Sormani e Direzione delle Biblioteche Rionali) e locale (referenti multiculturali nelle singole biblioteche).

Centralmente si curano i rapporti con istituzioni e associazioni operanti su scala cittadina e metropolitana che si occupano di tematiche multietniche; inoltre si coordinano le rilevazioni statistiche sugli stranieri nelle BCM e l'incremento centralizzato delle raccolte.

I referenti multiculturali nelle singole biblioteche si occupano della ricognizione e dei contatti con le minoranze presenti nel quartiere e dei rapporti con le associazioni e i centri di intervento locale; promuovono i servizi e i materiali disponibili in biblioteca ai cittadini italiani e stranieri; propongono e realizzano iniziative locali o di sistema; stimolano l'attenzione ai temi della biblioteconomia interculturale degli amministratori locali e, se necessario, dei colleghi delle BCM.

Con lo scopo di redigere bibliografie e di approntare volantini e segnaletica in lingua, è stata inoltre realizzata una ricognizione delle competenze linguistiche del personale attualmente in servizio, dalla quale è emersa la presenza interna al sistema di conoscenze di russo, cinese, arabo, tedesco, oltre naturalmente alle lingue di grande comunicazione internazionale (inglese, francese e spagnolo). [6]

Anche nel sistema milanese si è palesato da subito con chiarezza quanto il tema della multiculturalità sia trasversale a tutta l'organizzazione del lavoro e si fondi per la sua attuabilità sul coinvolgimento di servizi interni e servizi al pubblico, dimostrandosi, in sintesi, un incentivo alla dialogo e alla coesione del sistema stesso, secondo quanto già osservato in altre esperienze bibliotecarie. [7]

Formazione del personale

Con la biblioteca multietnica, curare la formazione e l'aggiornamento del personale bibliotecario diventa sempre più un'esigenza primaria, in considerazione delle molteplici competenze professionali necessarie per gestire ed attuare questo tipo di servizi.

Come esempio di collaborazione fra istituzioni, menzioniamo innanzitutto il contributo della Provincia di Milano, che ha accolto e generosamente sostenuto la richiesta di formazione nel campo multicultura formulata dalle BCM. A novembre partirà il corso di aggiornamento Biblioteche e Intercultura, il primo su questi temi rivolto ai bibliotecari dell'area provinciale. Realizzato con la direzione scientifica di Vinicio Ongini, il corso ospiterà interventi provenienti principalmente dal contesto delle biblioteche e degli enti pubblici, ma darà voce anche al mondo dell'università, dell'editoria, del volontariato e della mediazione interculturale.

Sempre per quanto riguarda la formazione, sono state avanzate da parte di tutti i bibliotecari forti richieste di corsi di lingua per il 2003. Ci sono già stati dei primi contatti con le Civiche Scuole del Comune di Milano, con le quali ci auguriamo di poter concretizzare in futuro una proficua collaborazione.

Un seminario di approfondimento di sicuro interesse soprattutto per i servizi informativi all'utenza, ma anche per chi si occupa di acquisizioni e catalogazione, potrebbe essere quello sull'adattamento delle tecnologie informatiche a scritture in alfabeti non latini o non alfabetiche e sulle tecniche di traslitterazione.

Confronto tra le minoranze etniche presenti sul territorio e il pubblico delle biblioteche

L'individuazione delle comunità di immigrati e delle minoranze linguistiche presenti sul territorio milanese e la verifica della presenza di utenti di origine straniera negli attuali servizi bibliotecari, stanno alla base della riflessione BCM sui servizi multiculturali e sono state affrontate congiuntamente, avvalendosi dei dati sugli stranieri iscritti in anagrafe, del supporto tecnico e dei preziosi consigli forniti dal Settore Statistica del Comune di Milano. [8]

Va precisato che per ottenere dati realmente comparabili con il sistema di rilevazione adottato su scala cittadina, che considera la nazionalità espressa attraverso i codici di paese ISTAT, si è reso necessario, per il 2003, apportare modifiche a tutti i software di iscrizione anagrafica in uso nelle BCM (ad esempio gestione prenotazioni, iscrizione al prestito, ecc.). [9]

Per quest'anno, i dati sulle utenze multiculturali nelle Biblioteche Comunali di Milano si limitano, quando disponibili, al solo servizio di prestito (fatta eccezione per la Biblioteca Centrale Sormani) e non sono cronologicamente e tipologicamente omogenei. Tuttavia, sono sufficienti per evidenziare un'incidenza della popolazione straniera sui servizi bibliotecari in linea con le percentuali di stranieri registrati nelle singole zone della città, ed in continuo aumento.

I dati della Biblioteca Centrale confermano quanto già riscontrato in altre realtà bibliotecarie italiane ed estere: l'interesse predominante, almeno inizialmente, per servizi non specificamente legati alla lettura, come la musica, gli audiovisivi ed internet: oggi più del 40% degli utenti del Centro Audiovideo e più del 25% di quelli del Punto Web di Palazzo Sormani sono di origine straniera. Anche per le BCM, insomma, l'approccio al servizio multietnico passa attraverso le funzioni della mediateca, prima di raggiungere la biblioteca intesa nell'accezione tradizionale (dove si registra il successo di alcune tipologie di materiali, come i periodici in lingua e corsi di lingua).

Per quanto concerne le nazionalità più rappresentate in biblioteca si nota, per ovvie ragioni di compatibilità linguistiche, una netta predominanza dei cittadini di origine latinoamericana, ma in alcune zone è consistente anche la presenza di cittadini africani ed asiatici (soprattutto cinesi). Alcune etnie per contro, risultano assolutamente poco rappresentate tra la nostra utenza, [10] sia per il ruolo di riferimento culturale e informativo svolto da altre istituzioni (ad esempio le istituzioni religiose o i centri culturali stranieri), sia per la mancanza di campagne promozionali specifiche sui servizi erogati dalle biblioteche, oltre che di dotazioni documentarie in lingua.

Accanto ai risultati quantitativi, un'indagine qualitativa sui bisogni informativi e soprattutto linguistici degli utenti attuali delle BCM e delle comunità potenzialmente destinatarie di servizi mirati rientra senz'altro negli obiettivi del prossimo anno, ma è ancora tutta da sviluppare eventualmente con il ricorso a rilevazioni a campione.

Naturalmente, andranno distribuiti fogli informativi plurilingue che spieghino e rassicurino l'utenza sullo scopo della rilevazione: cioè l'acquisizione di risorse e lo sviluppo di servizi il più possibile adeguati alle esigenze espresse.

Mappatura delle risorse già disponibili e nuove acquisizioni

Fin dai primi incontri, i referenti multiculturali delle singole biblioteche si sono mostrati unanimi nella decisione di posporre la riflessione sull'apertura di servizi in lingua rivolti a minoranze specifiche ad un ampliamento complessivo e sostanziale dell'offerta attuale di materiali propedeutici all'accoglienza in tutti i punti del sistema, unitamente ad un rafforzamento delle sezioni di lingue e turismo per l'utenza italiana.

Quindi, previa mappatura dei materiali già disponibili, per il 2002 gli sforzi, anche finanziari, si sono concentrati nel potenziare le dotazioni di base delle 23 biblioteche di zona.

La definizione tipologica delle dotazioni di base ha tenuto conto naturalmente delle lacune principali segnalate dalle singole biblioteche, individuate in base a richieste ricorrenti di un'utenza, anche italiana, che manifesta crescenti esigenze culturali non esclusivamente italofone.

Per tutte le biblioteche ci si è concentrati quindi sull'espansione dell'offerta attuale di:
- dizionari e corsi di lingue cartacei e audiovisivi (di italiano per stranieri e altre lingue);
- guide turistiche e narrativa di viaggio;
- classici della letteratura e bestseller in lingua originale (in inglese, francese o spagnolo a seconda delle lingue più richieste tra gli utenti delle singole biblioteche);
- DVD (che consentono la visione di film sottotitolati in più lingue).
È prevista inoltre la progressiva acquisizione di altri materiali per favorire l'apprendimento linguistico, come testi bilingui, libri facilitati e audiolibri (in collaborazione con il Progetto Ipovedenti delle BCM).

Per quanto riguarda i periodici in lingua straniera, alcune testate nelle lingue delle minoranze etniche maggiormente presenti sul territorio sono già in abbonamento nelle biblioteche. Queste ultime comunque si ripromettono un ripensamento generale ed una pianificazione territoriale dell'espansione del servizio, che preveda anche una migliore informazione d'insieme all'utenza.

La maggior parte dei materiali sopra menzionati figurano già nelle collezioni di Palazzo Sormani, centro del prestito di sistema. Inoltre, la saggistica interculturale e la narrativa straniera in traduzione italiana sono ben rappresentate nelle raccolte della Biblioteca Centrale, che acquisisce già da alcuni anni più del 70% delle edizioni pubblicate in questo segmento editoriale. Le tradizionali acquisizioni della Biblioteca di narrativa in lingua francese, sono state arricchite negli ultimi anni da bestseller e premi letterari in lingua inglese, spagnola e tedesca; è inoltre in corso un ampliamento delle collezioni di classici delle principali letterature.

Sviluppi del servizio

Obiettivo per il 2003 è quello di completare le acquisizioni di base per tutte le BCM, che secondo le previsioni dovrebbero ultimare, nel frattempo, l'estensione dei servizi Internet al pubblico in ogni sede e (stanziamenti permettendo) l'attivazione di postazioni per la consultazione di DVD.

Iniziative di promozione alla lettura e le manifestazioni a sostegno della multicultura, pensate dal 2003 anche a livello di sistema, oltre che locale, sono in questi giorni in corso di programmazione: considerati i notevoli tagli in bilancio, probabilmente saranno soprattutto rivolte ai ragazzi e alle scuole.

Per tutte le biblioteche saranno inoltre predisposti volantini in lingua che illustrino i servizi bibliotecari e andranno pensati strumenti utili a raccogliere il feedback e ad organizzare l'ascolto del pubblico straniero, con il ricorso eventuale ad agenti di intermediazione linguistica.

Inoltre, si conta di iniziare a dotare qualche biblioteca (scelta in funzione del numero di stranieri raggiunti e dell'utenza potenziale, oltre che per ragioni di opportunità logistica) di fondi più consistenti di carattere interculturale.

Per la scelta dei materiale, oltre alle segnalazioni delle biblioteche, si intende trarre spunto soprattutto da strumenti bibliografici già esistenti (ad esempio il citato Scaffale multiculturale: una guida bibliografica per favorire l'integrazione multietnica [11] ), naturalmente integrati ed aggiornati con le nuove offerte del mercato editoriale e con le produzioni in materia di enti ed associazioni.

D'accordo con il Gruppo Ragazzi delle BCM, una buona percentuale delle acquisizioni sarà rivolta ai bambini delle minoranze etniche e linguistiche, utili tramiti per la diffusione della conoscenza dei servizi bibliotecari al mondo degli adulti.

È auspicabile che questo gruppo di biblioteche possa inoltre sperimentare, primo nel sistema, postazioni per la fruizione di programmi educativo /informativi erogati dai canali satellitari.

Il futuro è naturalmente quello di sviluppare raccolte che privilegino i documenti nelle lingue d'origine delle minoranze, scritte in alfabeti non latini o non alfabetiche. Per cominciare, se possibile a partire dal 2003 si attiveranno campagne di scambi e raccolte di materiale proveniente dai vari paesi [12] e si cercheranno di stimolare donazioni da parte di enti ed utenti.

È ancora presto per avanzare ipotesi riguardo alla allocazione dei materiali eventualmente raccolti o circa l'opportunità o meno di specializzare le biblioteche per area geografica o linguistica di riferimento, in modo che risulti più facile indirizzare l'utenza. Presumibilmente si renderanno necessari finanziamenti adeguati e studi di zona più dettagliati a cura del Settore Statistica, unitamente ad una intensificazione dei contatti con le comunità locali dei quartieri prescelti. Al momento sembra tuttavia strategicamente sconsigliabile l'incremento delle raccolte in lingue non alfabetiche presso la Biblioteca Centrale Sormani, considerata l'esiguità degli spazi a scaffale aperto e la saturazione dei depositi, senza contare le limitazioni attualmente in vigore sul prestito.

Relazioni esterne e progetti sul territorio. Conclusioni

Nell'ipotetica scala che va dall'accoglienza all'utenza straniera fino all'offerta di servizi informativi completi per le minoranze, le BCM si posizionano solo ad un livello iniziale, ma con una strategia di espansione dei servizi che fa dei contatti e dei segnali provenienti dal territorio una forza propulsiva.

L'esperienza delle BCM testimonia quanto sia utile la disponibilità di informazioni e la possibilità di confrontarsi su soluzioni tecniche e politiche dei servizi già avviate con successo in altre realtà bibliotecarie italiane. Altrettanto importante è che l'Associazione Italiana Biblioteche si impegni in campagne nazionali ed istituzionali di informazione sul ruolo della biblioteca pubblica come luogo di confronto e di dialogo, come attore della lotta all'esclusione.

Da anni i servizi di reference della Biblioteca Centrale Sormani mantengono contatti con tutte le realtà bibliotecarie del territorio che eroghino servizi pubblici e realizzano la guida Biblioteche e centri di documentazione a Milano. Per la nuova edizione, che sarà realizzata on-line, particolare attenzione verrà posta nel descrivere fondi e servizi e nell'individuare referenti nelle biblioteche che conservino materiale in lingua, o che siano legate a culture straniere.

Mai come per le tematiche legate alla multicultura infatti occorre che la biblioteca estenda la propria azione al di fuori dei propri spazi per avviare progetti cooperativi con altri servizi del Comune e con altre istituzioni cittadine impegnate in questo settore. [13]

Con questo spirito nelle BCM è attualmente in fase di studio un progetto di collaborazione con il Centro Orientamento Studi Africani (COSA, www.cosafrica.it) di Milano. Imprescindibili saranno inoltre i contatti con i consolati ed i centri culturali stranieri.

Infine sull'esempio avviato dal Settore Relazioni Internazionali del Comune di Milano con il Progetto Belgrado, [14] è ipotizzabile l'avvio di partnership con biblioteche estere, a cominciare magari da quelle di città gemellate, [15] come si sta cercando di concretizzare con la biblioteca di Shanghai. [16]

In conclusione, se in generale per le BCM sono consigliabili riflessioni su scala territoriale, è ipotizzabile una ridefinizione del ruolo biblioteconomico metropolitano della biblioteca centro sistema, con una vocazione internazionalistica da riconsiderare, specialmente se, come ad alterne vicende pare, il futuro della pubblica lettura a Milano si concretizzerà nella BEIC (Biblioteca Europea di Informazione e Cultura). [17]

NOTE

[1] La manifestazione L'arbre du Ténéré svoltasi nel maggio 2001 nelle Biblioteche Rionali Gallaratese, Cassina Anna e Baggio è stata particolarmente apprezzata per la modalità suggestiva e coinvolgente di rappresentare ed invitare alla riflessione sulla complessità delle culture. Concepita principalmente come attività interculturale per le scuole elementari e medie, ma con incontri ad hoc rivolti anche agli adulti, prevedeva l'installazione di una tenda Tuareg in biblioteca e l'esposizione di oggetti della cultura materiale delle popolazioni del deserto. Gli incontri sotto la tenda, animati da un viaggiatore e conoscitore della cultura Tuareg e accompagnati da musica ed immagini, si sono concentrati soprattutto sui temi del paesaggio, della poesia e dei toponimi della geografia sahariana.
[2] Narrativa Nascente viene creata alla fine del 1993 alla Biblioteca Dergano-Bovisa su sollecitazione della Associazione Culturale Multietnica La Tenda, con l'idea di presentare le prime esperienze letterarie di autori stranieri in lingua italiana. L'iniziativa suscita da subito grande interesse come momento di confronto e dialogo tra cittadini italiani e stranieri, e apre alla scoperta di un genere di letteratura di métissage ancora sconosciuto nel nostro Paese. La partecipazione incoraggia inoltre la produzione di testi scritti da parte del pubblico, rivelando in qualche caso autori in erba che diventano protagonisti di successive presentazioni. Nel corso di questa esperienza sono stati prodotti e raccolti a cura della biblioteca dei fascicoli dei testi ancora inediti, che insieme alle opere edite presentate costituiscono un piccolo fondo speciale. Interrottasi nel 1999, la manifestazione riprenderà quest'anno con un altro ciclo di incontri.
[3] La guida è raggiungibile online a partire dalla home page della AIB Lombardia, all'indirizzo: <http://ospiti.cilea.it/scaffale_multiculturale/>.
[4] Il sito del Gruppo di lavoro è <https://www.aib.it/aib/commiss/cnbp/mc/mc.htm>.
[5] Tra le altre particolarmente significative va menzionato inoltre il seminario Lo scaffale multiculturale nelle biblioteche pubbliche organizzato nel febbraio 2002 ad Olgiate Comasco dall'AIB e dal Soroptimist Club della Lombardia.
[6] L'ottica del knowledge management, della valorizzazione delle competenze individuali e dell'esperienza professionale che superi la rigida divisione di ruolo, oggi rappresenta tutto sommato ancora un punto di arrivo per molti enti pubblici, Comune di Milano incluso.
[7] Si rimanda in particolare al caso delle Biblioteche Civiche Torinesi, esposto da Cecilia Cognigni nel suo intervento alla tavola rotonda La biblioteca per tutti: altre culture, nuovi scenari di servizio, organizzata dall' AIB Piemonte dal Centro Interculturale della Città di Torino nell'ambito dell'iniziativa Identità Differenza 2002.
[8] Il Settore Statistica del Comune di Milano pubblica semestralmente il quaderno Milano dati: serie stranieri, che riporta dati quantitativi sulla nazionalità, età e sesso dei cittadini stranieri iscritti in anagrafe (i.e. detentori del permesso di soggiorno che chiedono la residenza in città).
[9] Per le biblioteche SBN ADABAS del Polo Regionale Lombardo, è già prevista dalla Regione Lombardia una modifica alla maschera di immissione dati del lettore con l'introduzione opzionale dei codici di paese UNI ISO 3166, già in utilizzati per la catalogazione (e da cui andranno tratte le opportune tabelle di conversione con codici di paese ISTAT).
[10] Eclatante è ad esempio il caso della comunità filippina, di gran lunga la più numerosa in città con oltre ventimila presenze.
[11] Cfr. nota 3.
[12] Ad esempio, si sta contemplando di lanciare anche a Milano la raccolta di testi Vai in vacanza all'estero che consiste nell'offrire all'utenza guide turistiche in prestito in cambio (facoltativo) di libri in lingua per bambini: la campagna, promossa negli anni scorsi dalla biblioteca di Arese (che aderisce al Consorzio Sistema Bibliotecario Nord - Ovest), è stata ripresa successivamente anche da altre realtà bibliotecarie dell'hinterland milanese.
[13] A titolo esemplificativo, sul territorio milanese sono attive oltre a più Facoltà di Lingue e Letterature Straniere; la Civica Scuola di Lingue Orientali; il Centro Stranieri del Comune; il Centro Come della Provincia e numerose fondazioni, ONG e associazioni che si dedicano specificamente agli stranieri.
[14] All'interno dell'azione City to City promossa dall'UNOPS, United Nations Office for Project Services, il Progetto Belgrado coordinato dal Settore Relazioni Internazionali del Comune di Milano impegna alcuni settori dell'ente, tra cui le Biblioteche, nella ricerca di possibili collaborazioni con la città serba per la riorganizzazione dei servizi e lo scambio dei materiali. Gli incontri preliminari si sono svolti a Belgrado nel luglio 2002.
[15] Undici città sono attualmente gemellate con Milano: Betlemme, Birmigham, Chicago, Dakar, Francoforte, Lione, Osaka, San Paolo, San Pietroburgo, Shanghai, Tel Aviv.
[16] Resoconto della visita di una delegazione di bibliotecari di Shanghai alla Biblioteca Centrale Sormani disponibile sul sito del Giornale del Comune di Milano, <http://servizi.comune.milano.it/quotidiano/CULTURA/BIBLIOSHANGHAI.ASP>.
[17] Informazioni aggiornate sulla BEIC sono disponibili sul sito <http://www.beic.it/>.


Copyright AIB 2003-02-18, ultimo aggiornamento 2003-02-18 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: https://www.aib.it/aib/congr/c49/faggiolo.htm


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