Bozza, Tommaso

(Mantignana, Corciano PG 26 dicembre 1903 – Roma 21 febbraio 2004)

Dopo il servizio militare (1930-1932) come allievo ufficiale di fanteria, durante il quale strinse una duratura amicizia con Amintore Fanfani, e la laurea in giurisprudenza, conseguita a Milano all'Università cattolica nel dicembre 1933, entrò nelle biblioteche governative come bibliotecario aggiunto il 1º luglio 1934. Lavorò prima alla Biblioteca nazionale Braidense di Milano, poi dall'agosto 1937 alla Biblioteca universitaria Alessandrina di Roma e dal novembre 1942 alla Casanatense (anche se il suo foglio matricolare indica invece un trasferimento all'Angelica). Nel marzo 1942 venne promosso bibliotecario capo.
Collaboratore di «Emporium» e di altri periodici di letteratura e filosofia, fu dal 1940 al 1943 redattore di «Primato», la rivista di Bottai. Attivo durante l'occupazione tedesca di Roma negli ambienti cattolici antifascisti della città (gli fu poi riconosciuta la qualifica di partigiano), ebbe nel dopoguerra un ruolo significativo tra gli intellettuali legati alla Democrazia cristiana, di cui diresse l'Ufficio cultura dal 1957 al 1959.
Nel gennaio 1949 venne promosso direttore di biblioteca di 3ª classe e in luglio nominato soprintendente bibliografico per l'Abruzzo e il Molise.
Nell'aprile 1952 venne trasferito a dirigere la Soprintendenza bibliografica per il Lazio e l'Umbria. Sostenne in particolare lo sviluppo e la modernizzazione delle biblioteche umbre e dell'alto Lazio. Promosso direttore di 2ª classe nel 1955 e di 1ª classe nel 1960, venne collocato a riposo alla fine di ottobre del 1968.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche almeno dal 1936, partecipò alla sua ricostituzione nel 1948, nella Sezione di Roma; tenne una relazione al Congresso di Asti del 1949 e fu spesso presente in quelli degli anni Cinquanta e Sessanta.
Conseguita nel 1951 la libera docenza, insegnò Bibliografia negli anni Sessanta e Settanta come professore incaricato nella Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Perugia e poi alla Scuola speciale per archivisti e bibliotecari di Roma, fino alla fine dell'anno accademico 1973/74.