Di formazione autodidatta, entrò nella carriera delle biblioteche statali dal 1º dicembre 1968, destinato alla Biblioteca nazionale di Torino, dove si svolse tutta la sua breve carriera, fino alla sua improvvisa scomparsa.
Nel settembre 1971 fu promosso bibliotecario principale e poi, con la riforma del 1972, direttore aggiunto di biblioteca.
Conoscitore delle lingue classiche e amante degli studi filosofici, fu addetto alla catalogazione e all'allestimento delle cinque sale di consultazione della Biblioteca, ricche di oltre 70.000 volumi, di cui curò la classificazione, l'aggiornamento e gli acquisti, prestando anche assistenza agli studiosi.

Simonetta Buttò