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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Gari, Giuliana

(Bra CN 13 maggio 1931 – Marina di Carrara 24 agosto 2009)

Nata a Bra, crebbe con le sorelle Bianca e Paola a Sarzana, dove la famiglia si era trasferita per la nomina del padre a segretario generale del Comune, e qui il primo marzo 1958, vincitrice di concorso, iniziò a lavorare come direttrice della Biblioteca civica di via Landinelli. Grazie alla sua capacità di intessere relazioni e a una particolare sensibilità a cogliere interessi ed esigenze del pubblico, la Biblioteca divenne ben presto e per tutta la durata della sua permanenza a Sarzana punto di riferimento e appuntamento per la cultura non solo locale e luogo vivace di incontri con scrittori quali Cassola, Sciascia, Cases, Jemolo. Iscritta all'Associazione italiana biblioteche almeno dal 1960, prese parte all'Assemblea di Chianciano (ottobre 1960) e poi ad alcuni congressi nazionali.
Nel gennaio del 1966 assunse la direzione della Biblioteca civica di Carrara, succedendo – prima come supplente e poi titolare della direzione messa a concorso – a Maria Gloria Dini, che l'aveva diretta dall'apertura nel 1960. Fino a quell'anno, a Carrara, la Biblioteca dell'Accademia di belle arti svolgeva funzione di biblioteca pubblica; decretata la sua chiusura al pubblico, l'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Leo Gestri, volle dare alla città una biblioteca aperta a tutti i cittadini, impegnando la spesa iniziale di cinque milioni di lire per creare il primo nucleo librario (a Gestri è stata intitolata il 19 aprile 2013 la Sala conferenze della Biblioteca, dove si svolgono anche matrimoni civili).
La prima sede della Biblioteca civica fu nel settecentesco palazzo dei Conti Del Medico. Le sale ricche di stucchi e di marmi policromi, i volumi collocati a scaffale aperto, un'area riservata ai ragazzi: la Biblioteca attirò da subito il pubblico vario di studiosi e lettori, di studenti, di operai e casalinghe, sviluppando la sua vocazione democratica e proponendosi come buon esempio di biblioteca pubblica moderna, così da essere una delle Cento biblioteche italiane nel bel libro edito dai Fratelli Palombi nel 1964.

Lo sviluppo rapido del servizio impose il trasferimento della Biblioteca in una sede più ampia, il palazzo di via Plebiscito, antica sede dell'Accademia di belle arti. Qui il lavoro di Giuliana Gari si impose subito per modernità di scelte e capacità di anticipare una nuova immagine della Biblioteca, luogo di confronto delle idee in grado di accogliere e soddisfare anche istanze sociali. La Biblioteca ospitò incontri e dibattiti su temi quali la scuola materna, l'adolescenza, la sessualità, la salute, l'emarginazione. Cominciarono anche i contatti con personaggi di spicco del panorama culturale italiano e Giuliana Gari invitò a Carrara Mario Lodi per parlare del libro di testo nelle scuole elementari.
Alla fine del 1970 la Soprintendenza bibliografica per la Liguria e la Lunigiana, considerato «l'ottimo funzionamento della Biblioteca Civica di Carrara», come si legge nella lettera del 5 dicembre 1970 inviata dalla soprintendente bibliografica per la Liguria e la Lunigiana, Letizia Vergnano Pecorella, al Sindaco di Carrara, le conferì l'incarico di direzione tecnica del Sistema bibliotecario della Provincia di Massa Carrara, inserito nel Servizio nazionale di lettura istituito dal Ministero della pubblica istruzione. Il Sistema prevedeva che ogni Comune della provincia fosse provvisto di una biblioteca di cui lo Stato si assumeva l'onere finanziario. Con il solo rimborso spese, e senza alcun compenso aggiuntivo, Giuliana Gari prese contatti con le amministrazioni locali, compì sopralluoghi, tenne rapporti costanti e amichevoli con la soprintendente Pecorella, fino all'istituzione delle biblioteche nei comuni di Fivizzano, Fosdinovo, Zeri, Tresana, Mulazzo, Casola, Licciana Nardi, Filattiera e Comano. Provvide alle dotazioni librarie e curò l'istruzione del personale che le amministrazioni comunali avevano destinato alle nuove biblioteche.
Il Centro Rete del Sistema aveva sede a Carrara in piazza dell'Accademia, al piano terra del palazzo della Biblioteca civica, con funzioni di coordinamento e di prestito dei libri che venivano richiesti dalle biblioteche della Lunigiana. Con arredo moderno e funzionale, dotato delle attrezzature per l'ascolto della musica, il Centro Rete diventò dalla sua apertura luogo di attrazione di nuovo pubblico, soprattutto giovane. Qui Giuliana Garì organizzava incontri pubblici, registrava, ciclostilava, raccoglieva e diffondeva le relazioni per dare a tutti la possibilità di informarsi e riflettere sulle tematiche affrontate. Con le poche risorse a disposizione avviò nuovi contatti e riuscì in più occasioni a ospitare a Carrara padre Ernesto Balducci, Adriana Zarri, Hélder Camara.
Credeva profondamente nella teologia della liberazione e pensava che solo lavorando sul territorio e ascoltando i bisogni delle persone si potesse contribuire alla crescita culturale di una comunità; fu sempre pronta, con un rigore etico che la portava a compiere scelte coraggiose, a mettersi in discussione, a provocare per capire, a dare tutto di sé per aiutare.
Proprio il consolidamento del servizio bibliotecario nella città, con la crescita costante del pubblico di frequentatori, a fronte dell'espansione urbanistica verso Marina di Carrara e del trasferimento delle scuole superiori dal centro cittadino verso l'area interessata dall'edilizia popolare, delineava un istituto che sembrava favorire la comunità del centro cittadino privando della fruizione culturale le frazioni e le borgate più distanti. Giuliana Gari propose così all'Amministrazione il progetto del decentramento: «non più i cittadini verso la Biblioteca ma la Biblioteca verso i cittadini; non più proposte culturali programmate dall'alto ma iniziative degli utenti tradotte e realizzate dalle strutture bibliotecarie secondo istanze comuni... [Il decentramento è] la democratica risposta alle richieste di chi usa il servizio che gli appartiene» (Relazione del 9 luglio 1982 al presidente e ai componenti della Commissione consiliare Pubblica istruzione). Nel 1976 nacque la prima sede decentrata a Marina di Carrara. L'allestimento fu curato dagli allievi dei corsi di Interior design e di Tecnica e metodo della progettazione dell'Accademia di belle arti, con una particolare attenzione alla flessibilità dello spazio, che ben si adattava ad aumentare i posti a sedere in caso di incontri: così veniva realizzata nella raggiunta collaborazione tra amministrazione pubblica e scuola una concreta visibilità nella città dell'importante istituto accademico. Seguì l'istituzione di sedi decentrate nei paesi a monte, Bergiola e Gragnana, a Battilana vicino a Marina di Carrara, autogestite, ma con la consulenza tecnica della Biblioteca di Carrara, e infine ad Avenza in un'area tra Carrara e il mare in forte sviluppo residenziale.
La mancanza di risorse non ha garantito sostegno alle piccole sedi montane e di Battilana, che alla cessazione del servizio comunale furono cedute alle scuole alle quali erano aggregate, ma le Biblioteche di Avenza e di Marina di Carrara sono tuttora realtà vivaci radicate nel territorio.
Giuliana Gari ha promosso e realizzato anche un importante progetto di catalogazione delle biblioteche di tutti gli istituti medi superiori della città, formando alla biblioteconomia e introducendo al lavoro un gruppo di giovani, a cui ha insegnato ad amare la biblioteca.
Cessata l'attività di bibliotecaria nel 1986, dedicò gli ultimi anni alla cura del volume dedicato a suo marito: Aldo Pisani architetto nel ricordo degli amici, pubblicato nel 2006 da Bandecchi e Vivaldi di Pontedera per cura della Fondazione Cassa di risparmio di Carrara.
La Biblioteca civica le ha dedicato l'8 ottobre 2010 un incontro dal titolo "Giuliana Gari Pisani bibliotecaria. Una memoria per il futuro" e ha intitolato al suo nome la Sezione ragazzi.

Anna Pennisi

La cultura in lutto. «Il Tirreno», 25 agosto 2009, p. 6 (Cronaca di Massa).

Pino Meneghini. Fra sabato e ieri mattina sono morti Gina Gemmi, l'avvocato Vinicio Boni e l'animatrice della biblioteca Giuliana Gari. «Il secolo XIX», 25 agosto 2009, p. 25.



Copyright AIB 2014-03-06, ultimo aggiornamento 2020-05-01, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/gari.htm

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