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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Nisticò, Renato

(Catanzaro 1º marzo 1960 – Pisa 22 febbraio 2019)

Laureato in lettere, e successivamente dottore di ricerca in scienze letterarie e tecniche dell'interpretazione presso l'Università della Calabria, nel libro L'arcavacànte (storia di anarchici lupi e ragazze) (Faenza: Mobydick, 2006) ha raccontato la sua formazione universitaria attraverso l'esperienza del campus di Arcavacata.
È stato bibliotecario presso la Biblioteca della Scuola normale superiore di Pisa dal gennaio 1989 fino al marzo 2010.
Nella Biblioteca si occupò della collezione di filosofia, lavorando soprattutto alle opere dei classici con l'obiettivo di fornire un ordinamento che insieme riflettesse la complessità del corpus di questi autori e offrisse agli utenti un criterio di orientamento in una biblioteca a scaffale aperto in cui la classificazione ha anche valore di collocazione.
Diresse il suo principale impegno verso la collezione di letteratura con lavori di analisi e di ricerca che si sono tradotti sia nell'impulso all'aggiornamento della collezione stessa che nella testimonianza dei suoi punti di forza. Il principale esempio di questo lavoro, condotto sempre con grande passione, è lo studio del fondo Alessandro Torri, pubblicato sul sito della Biblioteca.
Contribuì al passaggio della Biblioteca all'automazione, con l'adozione dello standard UNIMARC, e collaborò alla realizzazione dell'authority file.
Intese sempre la propria professionalità anche come partecipazione attiva alla vita della Biblioteca, rivestendo ruoli di responsabilità e di rappresentanza negli organi di governo della Biblioteca stessa e della Scuola normale.
Aderì all'Associazione italiana biblioteche nel 1988, quando viveva ancora in Calabria, ma in seguito compare saltuariamente fra i soci.

Continuando a coltivare i suoi interessi letterari nel corso degli anni, non pose mai cesure fra la sua attività di bibliotecario e quella di scrittore; testimonianze di questo atteggiamento sono l'articolo Perché leggere, se leggere fa male? L'utopia della lettura da don Chisciotte al bookcrossing («Biblioteche oggi», giugno 2004) e il volume La biblioteca per la collana «Alfabeto letterario» di Laterza (1999).
Di fronte alla malattia che lo colpì mantenne la stessa fermezza con la quale si era sempre presentato al mondo, continuando a lavorare in Biblioteca finché poté e pubblicando poi la raccolta di poesie Attenti caduta metafore (Roma: Donzelli, 2017).
Autore di una monografia su Vittorio Sereni (1998) e curatore di varie opere di Mario La Cava, collaborò a «Il ponte» e altre riviste e a una storia di Catanzaro (1994) e redasse l'inventario dei manoscritti dello storico Cesare Sinopoli conservati nella Biblioteca comunale di Catanzaro (1990).

Stefania Manzi - Enrico Martellini



Copyright AIB 2021-03-17, ultimo aggiornamento 2022-10-08, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/nistico.htm

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