Figlia di Vincenzo e Giovanna Galiano, ebbe tre fratelli tra cui Modestino (Avellino 27 settembre 1878-Roma 20 settembre 1960), funzionario del Ministero della pubblica istruzione dal 1902, collaboratore e amico di Vittorio Emanuele Orlando, che dopo la liberazione di Roma venne nominato direttore generale delle antichità e belle arti e poi nel 1945 consigliere del Consiglio di Stato.
Trasferitasi a Roma, conseguì la laurea in lettere all'Università di Roma nel giugno 1915 con una tesi di letteratura francese, sotto la guida di Cesare De Lollis, e poi insegnò come supplente nelle scuole medie nell'anno scolastico 1915/16 e nuovamente dal 1917 al 1926.
Durante la guerra era stata assunta come avventizia alla Biblioteca nazionale centrale di Roma, dal 16 luglio 1916 fino al 31 ottobre 1917, e ottenne perciò di passare nei ruoli delle biblioteche governative dal 1º luglio 1926, come bibliotecaria aggiunta, destinata sempre alla Nazionale di Roma.
Nel 1929 partecipò al primo Congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia e l'anno successivo aderì all'Associazione italiana biblioteche, prendendo parte nel 1931 al suo primo Congresso nazionale, tenuto a Roma.
Nel luglio 1932, per anzianità congiunta al merito, venne promossa alla qualifica di bibliotecario. Nel novembre 1933 venne trasferita alla Biblioteca Angelica e nel 1936 alla Biblioteca di archeologia e storia dell'arte, tornando dall'aprile 1939 alla Nazionale. Nell'agosto 1938 era stata promossa bibliotecario capo, ma non aspirò mai alla direzione di una biblioteca. Fu collocata a riposo, su sua richiesta, dal 1º gennaio 1950.
Pubblicò tre raccolte di versi, di impronta malinconica e intimistica: Umili voci (1921), Varia (1923) e Commemorando la mia mamma (1938).

Enrico Pio Ardolino