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Scognamiglio, Gioacchino
(Napoli 7 marzo 1916 – Pesaro 28 agosto 1990)
Laureato in lettere all'Università di Napoli nel 1940, dal luglio 1941 prestò servizio militare, da ultimo come sottotenente presso il 72º Reggimento di fanteria a Vittorio Veneto. Dopo l'armistizio e una grave malattia, fu assunto presso il Comune di Trieste il 20 settembre 1943 e assegnato alla Biblioteca civica come schedatore. Dal novembre 1944 al maggio 1945 fece parte della Brigata Pisoni del Corpo volontari della libertà a Trieste. Per la sua partecipazione alla Resistenza, nel 1946 gli fu riconosciuta la qualifica di partigiano combattente e nel 1949 quella di patriota.
Lasciato l'impiego presso la Civica di Trieste nel marzo 1945, il 1º luglio 1946 entrò come avventizio di prima categoria nelle biblioteche governative, in base alle norme per l'assunzione dei reduci nelle pubbliche amministrazioni (D.l.lgt. 26 marzo 1946, n. 138), per passare poi nel ruolo speciale transitorio dal 1º luglio 1948.
Lavorò fino al 31 luglio 1946 presso la Biblioteca nazionale di Napoli, poi a Roma, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, e dal 1º gennaio 1953 presso la Biblioteca Angelica. Frequentò le lezioni della Scuola vaticana di paleografia negli anni 1946/47 e 1947/48. Dal 1º luglio 1956 fu inquadrato nella carriera direttiva del personale del ruolo aggiunto delle biblioteche governative con la qualifica di bibliotecario di 2ª classe.
Specialista di letterature classiche, dotato di ottima cultura storica, aveva particolari attitudini per l'attività di catalogazione. In una relazione di Virginia Carini Dainotti, allora direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea (28 luglio 1951), si legge: «Metodico, esatto, curante del particolare, è divenuto in cinque anni di avventiziato un bibliotecario tecnicamente esperto e culturalmente ben basato. [...] Ha spiccate attitudini ad esercitare funzioni direttive. Ha un'ottima formazione morale e civile e sarà un buon funzionario».
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