[AIB] AIB notizie 18 (2006), n. 2
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Die Lernende Bibliothek = La biblioteca apprende
un convegno italo-tedesco in Baviera

Sergio Trevisan

“Bando alla falsa modestia, come bibliotecari dovremmo sentirci orgogliosi di praticare una professione importante per il futuro della società della conoscenza”. L’esortazione è venuta da Robert Barth, docente alla HTW, il politecnico di Coira, durante la seconda conferenza internazionale “Die Lernende Bibliothek = La biblioteca apprende”, tenutasi all`Universitaetsbibliothek di Augsburg in Baviera, dal 4 al 6 ottobre 2005.
La conferenza è stata promossa da sette associazioni professionali operanti in Austria, Germania, Italia e Svizzera, tra cui l’AIB. Un’occasione stimolante per confrontare l’offerta formativa e gli sbocchi occupazionali nelle biblioteche delle diverse regioni rappresentate, soprattutto dopo le riforme che tendono a uniformare ed equiparare i percorsi universitari europei.

In questo quadro, l’orgoglio professionale propugnato dal professor Barth trova giustificazione anche nelle prospettive lavorative che in Svizzera si aprono per bibliotecari, archivisti e documentalisti formati dalla HTW, i quali generalmente hanno trovato occupazione ancor prima di conseguire il diploma universitario, magari in settori e inquadramenti non pienamente corrispondenti ai desideri. In Svizzera solo grazie alla riforma del 1998 è stata istituita una formazione universitaria specifica per i bibliotecari.
Due le sedi dei corsi: Ginevra, con lingua d’insegnamento francese e un approccio tradizionale alla biblioteconomia, e Coira, che privilegia invece un approfondimento dell’informatica applicata al management dell’informazione e utilizza come lingua d’insegnamento il tedesco. Le associazioni bibliotecarie svizzere hanno salutato con favore l’istituzione dei corsi universitari di biblioteconomia, considerandola un riconoscimento ufficiale della professione.
Il professor Barth denuncia però una certa diffidenza verso la formazione impartita in questi corsi universitari, che secondo molti bibliotecari sarebbe poco orientata alla prassi e poco attenta ai programmi di automazione adottati in Svizzera. In effetti la formazione dei futuri bibliotecari va orientata alla prassi, per evitare quello che Barth definisce efficacemente come “praxisshock”, il duro impatto che per esempio i laureati in pedagogia affrontano quando esordiscono come insegnanti in classe.

Sull’esperienza austriaca di studio combinato col praticantato ha relazionato Heidi Zotter-Straka, dell’Universitaetsbibliothek Graz. La riforma universitaria del 2002 ha istituito il profilo professionale di "Archiv-, Bibliotheks- und Informationsassistentin", per il quale viene offerta una formazione triennale secondo il collaudato “duales system”, che integra strettamente formazione teorica e praticantato, quest’ultimo svolto in biblioteche strutturate per assolvere, tra gli altri, anche questo compito.
Del resto la stessa Oesterreichische Nationalbibliothek svolge storicamente un ruolo da protagonista nella formazione dei bibliotecari destinati alle istituzioni accademiche e scientifiche, un ruolo che poche altre biblioteche nazionali possono vantare. Ne ha riferito ad Augsburg Gabriele Pum, responsabile per la biblioteca nazionale austriaca dei programmi formativi conseguenti alla riforma del 2002. Uno sviluppo coordinato con le principali biblioteche universitarie del paese e con l’Università di Vienna, dove nel 2004 è stato avviato il master in "Library and information studies”.
I contributi dall’Italia sono stati portati da Anna Maria Tammaro, dell’Università di Parma, che ha affrontato la questione della qualità della formazione in Europa, e Luciana Sacchetti che ha relazionato sul processo di certificazione di qualità nella Biblioteca universitaria di Bologna. Inoltre, le diverse strategie di sviluppo qualitatitivo nelle biblioteche dell’Alto Adige sono state illustrate da Patrizia Caleffi, dell’ufficio provinciale biblioteche di lingua italiana, da Volker Klotz, dell’ufficio biblioteche di lingua tedesca e ladina e da Johannes Andresen, del Bibliotheksverband Suedtirol. Purtroppo, per impegni concomitanti, ad Augsburg non c’era una rappresentanza ufficiale dell’AIB.

Recentissima anche la riorganizzazione universitaria in Germania, illustrata da Ute Krauss-Leichert, della Hochschule fuer angewandten Wissenschaften di Amburgo. Le Hochschulen, che prima conferivano un diploma in biblioteconomia, ora offrono un percorso articolato su baccalaureato e master, garantendo standardizzazione qualitativa e aprendo le porte alle necessità di formazione permanente del personale in servizio. Personale che va pienamente coinvolto da chi è responsabile del management dell’innovazione, come ha ribadito nella sua relazione Klaus Kempf, sulla scorta della sua esperienza alla Bayerische Staatsbibliothek di Monaco.
Sul tema dell’organizzazione del personale era incentrata la relazione di Ulrich Hochoff, direttore della stessa Universitaetsbibliothek di Augsburg, che ha efficacemente curato l’organizzazione della conferenza. La sua biblioteca, istituita contemporaneamente all’università nel 1970, dispone di un patrimonio di 2 milioni di media.
L’edificio squadrato della sede centrale domina da una collinetta la cittadella universitaria, mentre altre tre biblioteche di facoltà sono inserite nel verde del campus. Il direttore ha sottolineato come le carenza nella pianificazione del fabbisogno di personale affligga non solo la sua biblioteca, ma in generale la pubblica amministrazione. Le associazioni professionali dovrebbero elaborare criteri guida per programmare il fabbisogno di risorse umane nelle biblioteche pubbliche e in quelle scientifiche, promuovendo una comparazione a livello internazionale. Un tema questo, che potrebbe essere affrontato nella prossima edizione della conferenza Die Lernende Bibliothek = La biblioteca apprende.

La conferenza è stata arricchita da altri interventi e da un vivace dibattito. Alcune delle relazioni verranno pubblicate su riviste di settore, altre verranno raccolte in volume. Con l’occasione si ricorda che una selezione degli interventi della prima conferenza italo-tedesca tenutasi a Bolzano nel 2003 è pubblicata in Lernort Bibliothek = La biblioteca apprende, edito dall’editrice berlinese Bibspider.
La prossima edizione del convegno "Die Lernende Bibliothek = La biblioteca apprende" è programmata tra fine settembre/inizio ottobre a Innsbruck e l'organizzazione sarà coordinata dall'associazione professionale austriaca VOeB.

TrevisanSergio@comune.rovereto.tn.it


TREVISAN, Sergio. Die Lernende Bibliothek = La biblioteca apprende: un convegno italo-tedesco in Baviera «AIB notizie», 18 (2006), n. 2, p. 19.

Copyright AIB 2006-05, ultimo aggiornamento 2006-05-12 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n18/0219.htm3

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